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domenica 12 maggio 2024 ..:: Una serata con Angelo - Olen ::..   Login
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 Una serata con Angelo - Olen Riduci

Il gentile invito di Angelo a casa sua per una sessione di ascolti mai come in questo momento è stato per me provvidenziale. Profondamente amareggiato per la "questione cagliaritana" con i relativi strascichi sulla ML di TNT Audio ed anche su Videohifi desideravo davvero lasciarmi tutto alle spalle e girare definitivamente pagina. Ad onta di chi pensava che nessuno più mi avrebbe invitato a casa mai come in questo momento mi son sentito circondato dalla solidarietà di tanti amici e gli inviti, invece di diradarsi, si sono invece intensificati. Apro e chiudo questa breve parentesi scusandomi con Angelo e con voi per la digressione, ma era un rospo che non riuscivo a mandare giù e che stò lentamente e faticosamente inglobando nei miei suchi gastrici, diventati con l'esperienza sempre più potenti e ricchi di formidabili enzimi. La splendida cultura musicale di Angelo mi era apparsa in tutta la sua evidenza leggendo alcuni suoi interventi nella sezione musica di VHF, che io, sbagliando, frequento poco o nulla. Più specificatamente in un suo intervento su Erik Satie ho potuto saggiare la sua ricchezza culturale, fatta di citazioni ed addentellati storici che hanno la rara capacità di immergere chi legge in un preciso contesto spazio-temporale e, al contempo, rivelano un lussureggiante substrato emozionale-artistico trasmesso agli altri con semplicità ed efficacia. Vagliate queste premesse mi ero fatto un'idea piuttosto precisa dell'andamento della serata, su quali binari dialettici si sarebbe diretta come poi si è rivelato essere in realtà. Sono sempre stato persuaso che il musicofilo, l'audiofilo abbia un animo sensibile e gentile, in grado di percepire ogni più piccola nuances nella vita come nell'apprezzare le gioie che la nostra passione dispensa ed è con questa meravigliosa idea in testa che mi sono presentato una sera alla porta di casa di Angelo.

 

IL SETUP

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Preamplificatore EAR 912

Un grande pre phono più ingressi linea a tubi partorito dalla mente di Tim De Paravicini. L'esemplare di Angelo è stato rivalvolato con delle Telefunken PCC88S. Il 912 ha un selettore che permette di optare tra fonorivelatori MM ed MC, quest'ultimo utilizza dei traformatori di step up interni per aumentare il guadagno. Il selettore del carico propone i seguenti valori: 30 - 60 - 120 - 400 Ohm. Sempre sul pannello frontale è presente un'altra manopola che consente il settaggio di vari livelli di attenuazione: guadagno pieno / -6 dB / -12 dB, ogni opzione conduce ad una presa sui secondari dei trasformatori di accoppiamento interstadio. Inconsueti su un apparecchio moderno i due grandi Vmeter, di frequente utilizzazione su apparecchi anni 70 - 80, sembrano un po' demodé su un oggetto moderno di questo livello. Il genio di un progettista del calibro di De Paravicini consiste anche nell'andare controcorrente, in direzione contraria alle mode del momento quando l'effettiva validità della soluzione ne suggerisca l'adozione. Ben lungi dall'essere "ornamentali" i due occhi misurano la tensione (valore medio) e segnalano l'avvicinarsi dell'uscita del preamplificatore alla saturazione. Il loro uso, di concerto con il selettore dell'impedenza e regolazione del guadagno, aiuta a determinare i settaggi in modo da evitare qualunque forma di sovraccarico. Mentre ascoltavamo un vinile Angelo ruotava il selettore delle impedenze dandomi la dimostrazione di come possa variare il suono di un fonorivelatore MC cambiando il carico in Ohm, di come un accoppiamento elettrico sbagliato possa mortificare il risultato finale.  Sono tutte cose che ogni buon audiofilo sa, ma apprezzarle in diretta e con questa immediatezza è un'esperienza che ritengo di grande interesse. Un caricamento non corretto può influenzare il livello di rumore e la risposta in frequenza. Io ero lì comodamente seduto sullo "scranno" d'ascolto di Angelo e verificavo in presa diretta questi cambiamenti, drammatici...non sfumature, che il proprietario mi offriva semplicemente girando una manopolina.

 

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Preamplificatore EAR 912

 

Finali di potenza Jadis JA 30.

La potenza di questi deliziosi finali mono è di 30 watt in classe A su 8 Ohm. L'impedenza d'ingresso dichiarata è di 100 KOhm, il carico è selezionabile da 1 a 16 Ohm consentendo una notevole flessibilità in fase di interfacciamento con i diffusori. Le valvole utilizzate (6550) sono tutte NOS, General Electric di potenza, Telefunken e Mullard. Angelo tiene a dire che le valvole sono nuove, ancora in fase di rodaggio per cui le prestazioni soniche sono passibili di miglioramento ed anche l'acustica ambientale avrebbe bisogno di qualche cura in più. Nonostante queste doverose precisazioni sono rimasto affascinato dal suono complessivo dell'insieme, perfettibile certo, ma dai particolari caratteriali di grande interesse. Ritengo che la grande matericità, palpabilità del tessuto sonoro siano in gran parte merito dell'accoppiata termoionica EAR 912 e Jadis JA 30, altro pregio da evidenziare è la riproposizione di una scena tridimensionale molto stabile ed ampia. Ho sempre apprezzato queste elettroniche francesi per la magnificenza del suono e la solidità della presentazione, decisamente "esoteric oriented", in grado di immergere l'ascoltatore in un tessuto sonoro denso dove l'effetto presepe, la scatolarità sono completamente assenti. Ad onta di tutti i pregiudizi sui valvolari esibiscono una saldezza notevole ed un controllo esemplare nell'articolazione del registro basso.

 

Finali di potenza Jadis JA 30

 

Giradischi Basis 2001

Di sicuro impatto estetico questo pregevole front end analogico. A.J. Conti, il fondatore della Basis Audio, ha le idee molto chiare circa l'inquadramento delle sue creature nel mercato come evidenziato dalla dicitura presente sull'imballo "The most precise turntables in the world". La base ed il piatto sono in materiale acrilico trasparente dello spessore di 2,5 cm., il giradischi poggia su quattro grossi piedi riempiti di olio siliconico che hanno la duplice funzione di elementi smorzanti le vibrazioni e isolanti, si configura quindi come del tipo a telaio sospeso. Angelo tocca il piano innescando delle vistose oscillazioni che però si smorzano subito, mi fa inoltre notare come il perno del piatto sia molto lungo, indice questo della bontà del progetto. Il motore è separato e poggia anche questo su quattro morbidi piedi in gomma. Il braccio di lettura è un raffinato Graham Phantom, stabilizzato magneticamente, del tipo unipivot smorzato a fluido e rende visivamente ed al tatto l'impressione di una grande precisione e solidità costruttiva.

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Giradischi Basis 2001

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Il braccio Graham Phantom

 

Fonorivelatore Lyra Dorian.

L'autore del progetto del fonorivelatore giapponese è Jonathan Carr con la supervisione del mitico Yoshimori Mishima. E' la testina più"economica" della serie Lyra, il corpo è ricavato da un singolo pezzo di alluminio sagomato ed anodizzato. Sul piano costruttivo la Dorian utilizza il sistema puntina cantilever Namiki, il diamante  è un microridge line-contact di taglio iperellittico, il quale garantisce una grande accuratezza di tracciamento ed una minima usura del solco. Il cantilever è in boro studiato per connettersi direttamente al corpo della testina. Il sistema magnetico fa uso di bobine a tre strati in rame purissimo con nucleo di ferrite e di doppi dischi in somario-cobalto che creano un campo magnetico perfettamente simmetrico. L'impedenza complessiva è di 9,5 Ohm a fronte di una tensione d'uscita di 0,6 mV. La qualità costruttiva è di grande livello, la Dorian è stata pensata per essere un fonorivelatore di altissimo rango, i pin di uscita sono rodiati e non, come capita sovente, dorati, il peso è di 6,4 grammi. Si tratta di una massa contenuta che aiuta a ridurre l'inerzia del braccio migliorando la capacità di tracciamento. E' costruita a mano evitando accuratamente materiali magnetici e conduttivi nelle sovrastrutture che generino turbolenze nei pressi delle bobine. Le prestazioni sono di grande rilievo: il suono è dettagliato e veloce, molto rifinito negli armonici con alte frequenze mai esili o stridule, dalla notevole matericità . Il bilanciamento tonale è perfetto con un'emissione piena e naturale, la gamma bassa è solida ed estesa, dall'eccellente articolazione. Nella zona media dello spettro ritroviamo un emissione fluida, pulita, corretta ed analitica senza sconfinare nel radiografante fine a se stesso, la corposità del suono non viene mai meno neanche nella riproposizione delle alte frequenze che appaiono estese e corpose senza difettare in ariosità. Un piccolo miracolo di equilibrio sonoro insomma. Ottima anche la dinamica, il palcoscenico è grande, ampio e stabile. Completamente assenti aggressività e fatica d'ascolto.

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Fonorivelatore Lyra Dorian

 

CDP EAR Acute.

Un lettore di grande statura. Il suono ricorda molto da vicino un ottimo sistema analogico ed è privo della benchè minima asprezza. Nasce come unità Arcam, dotata di un ottimo DAC basato su un chip Wolfson. Tutta la circuitazione interna è costituita da prodotti custom EAR tra cui i filtri analogici, l'accoppiamento a trasformatore per ingressi e uscite, un alimentatore decisamente più robusto ed uno stadio di uscita a due valvole costruito attorno alle 7DJ8 o equivalenti. Il circuito è bilanciato con trasformatori e dispone di uscite single-ended bilanciate. Lo stadio di uscita è simile a quello del preamplificatore EAR 912 e permette il collegamento del lettore direttamente agli amplificatori finali di potenza. il sovracampionamento è a 24/192. Il setup del nostro amico Angelo mostra un grande equilibrio proprio nella minimizzazione delle differenze tra la parte analogica e quella digitale, le quali non mostrano gli scalini tipici da me riscontrati in altre soluzioni, ma sembrano molto vicine nel carattere del suono. Una quasi perfetta intercambiabilità delle sorgenti che rende il tutto magicamente omogeneo.

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CDP EAR Acute

 

Diffusori Audio Sonica Dragonfly

Sono diffusori dalle soluzioni tecniche molto interessanti e fanno uso di una componentistica di eccellente livello. I woofers (2 per diffusore) sono gli Eton 7-375/32 Hex di 17 cm. di diametro, sono installati su un mobile separato da quello della sezione medio alta e presentano un particolare sistema reflex a "vela", dotato di un deflettore frontale a sezione triangolare. Il tweeter è uno Scanspeak Revelator Premium Ring Radiator con magnete in neodimio. Fantastico! Già ascoltato in altre combinazioni su diffusori sempre di grande pregio, comprese le belle e buone Audiopax Ref. 150 di Mattia. La resa è ottima con una grande palpabilità della gamma alta, sempre corposa, dinamica. La scena e la ricostruzione del microdettaglio ambientale, complice anche una notevole dispersione in ambiente sono semplicemente eccellenti. Il midrange in carta è sempre di casa Scan speak è il 12M/4631G00. Midrange e Tweeter sono installati su un altro mobile più piccolo collegato al mobile inferiore e disaccopiato da piedini antivibrazioni. Questo diffusore davvero meriterebbe una recensione a parte per le sue interessanti caratteristiche tecniche e sonore.  Le creature del progettista Fabio Fiori hanno dimostrato i loro punti di forza nell'impianto di Angelo mostrando un'immagine ampia, svincolata dalla fisicità del diffusore. Il registro basso è ragguardevole per profondità, generosità ed articolazione, doti queste che non è facile ritrovare insieme in uno stesso driver. Mi rendo conto però che parlare di driver in questo caso è fortemente riduttivo considerata l'originale soluzione del caricamento a vela con deflettore. Il risultato è quello di una gamma bassa corposa e precisa che riempie benissimo l'ambiente d'ascolto. Le medie frequenze sono anch'esse generose, luminose, sempre in primo piano, molto presenti ed in bella evidenza, effetto che dona lustro a voci e strumenti che assumono un notevole rilievo nell'olografia sonora. L'acuto è sempre dolce, mai invadente, di notevole spessore e matericità, ben raccordato con la parte bassa della gamma alta, senza evidenti buchi o avvallamenti. Assolutamente spettacolare nella sua plasticità e nella ricostruzione di quel microdettaglio che tanto bene fà ad una coretta ricreazione dell'ambienza.

 

Cavi Acoustic Zen - Ciabatta con filtro di rete Black Noise Extreme

 

Musica ascoltata:

 

1) Musica Nuda: volume n° 2 - Aria di Handel (CD)

2) J.S.Bach: Ricercare a 6 - Hermann Scherchen (CD)

3) Anton Webern: J.S.Bach - Fuga ricercata a 6. The Cleveland Orchestra - Christoph Von Donhanyi (CD)

4) Charlie Mingus: Tisuana Moods - Dizzy moods (LP)

5) Georges Brassens: V - Le vieux Leon (LP)

6) Jacintha: Jacintha is her name - Willow weep for me - The think is gone (LP 180 grammi 45 giri)

7) J.S.Bach: Cantata "Actus tragicus" BWV 106 - The Amsterdam Baroque Orchestra & Choir - Ton Koopman (CD)

8) J.S.Bach: Cantata "Actus tragicus" BWV 106 - Orchestra Vienna State Opera - Hermann Scherchen (LP)

9) J.S.Bach: La Passione di San Matteo - Tolzen Knabenchor - La petite bande -Gustav Leonhardt (CD)

10) J.S.Bach: La Passione di San Matteo - Orchestra Concertgebouw Amsterdam - Wilelm Mengelberger (LP)

11) F.Mendelsshon Bartholdy: Salmi - Psalms 42 - Gulbenkian Choir & Orchestra - Michel Corboz (CD)

12) Johannes Hieronymus Kapsberger: Libro IV D'intavolatura di chitarone - Rolf Lislevand (CD)

13) J.S.Bach: Variazioni Goldberg BWV 988 - Glenn Gould (1982) (CD)

Confesso di essermi dilungato un po' troppo nella descrizione del setup, ma vi assicuro che ne valeva la pena trattandosi di oggetti dal grande valore e ben assemblati tra loro.  Adesso dimenticate tutto quello che ho detto sin'ora così come l'ho dimenticato io non appena l'impianto ha iniziato a suonare MUSICA. Una grande musica il cui ascolto è stato condito dal commento di Angelo. Ho ricevuto le stesse sensazioni del visitatore di un bellissimo museo che può disporre di una guida eccezionale; trasportate il tutto nell'ambito di un ascolto musicale ed il gioco è fatto! Una guida che decanta le meraviglie di ciò che l'orecchio può sentire arricchendole con addentellati storici, notazioni su compositori ed interpreti assolutamente calzanti. Trovo nell'amico una grande attenzione per le diverse letture che gli interpreti danno di una stessa opera, la cornice storico-sociale dell'evento musicale e di come questo rappresenti spesso, autenticamente, non l'atto solipsistico di un singolo ascoltatore, ma la partecipazione corale di un gran numero di persone in occasione per esempio di festività religiose che si trasformano in "evento". Un evento che si ripete annualmente nel calendario. Così è stato ascoltando brani dalla Passione di San Matteo di Johann Sebastian Bach interpretati prima da Gustav Leonhardt, la cui lettura lucida e corretta ha ceduto il passo all'interpretazione grondante lacrime e sangue, partecipativa e commossa di Wilelm Mengelberger. Come si può vedere dalla lista dei brani ascoltati abbiamo spaziato nei generi più diversi e sempre con grande soddisfazione terminando poi con le sublimi Variazioni Goldberg BWV 988 interpretate da Glenn Gould nel 1982, atto estremo del grande pianista, pochi mesi prima della morte e vero testamento spirituale dell'artista canadese. Da questa intepretazione trapela l'assoluto nella visione bachiana. Angelo ha affermato di credere, ed io daccordo con lui, nel valore del vinile come tradizione da tramandare ai nostri figli nella convinzione che questo mezzo rappresenti il compendio della nostra vita terrena, trascorsa in nome dell'arte suprema, quella dei suoni, riprodotta nel miglior modo possibile. Quando noi non ci saremo più, ci saranno sempre i nostri figli a mettere su il fascinoso disco nero ed a ricordarsi di noi sull'onda della musica. La bellissima serata è stata rinfrescata da una gradevolissima bottiglia di "Ciueppss" fredda e da un'ottima birra.

Un dovuto ringraziamento ad Angelo!

Alfredo Di Pietro

Luglio 2008


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