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 Presentazione Diffusore Pylon Audio Amber MKII Minimizar


 

 

Mercoledì 29 luglio 2020. In una Milano torrida, teatro dell'evento è sempre la sala d'ascolto "Dark", quella che si trova subito a sinistra dopo aver varcato la soglia del negozio milanese Hi Fi Club di Marinella Malerba. È bello sapere di essere tra amici, delle persone care con cui poter scambiare in tutta cordialità delle impressioni, dei giudizi, al riparo dalle arene telematiche. Dal giorno della mia prima visita, il 15 dicembre 2018, una discreta quantità di acqua è passata sotto i ponti e in altre occasioni mi sono fatto vedere in questo magnifico tempio dell'Hi Fi, vuoi per un veloce saluto, vuoi in occasione di appuntamenti importanti in cui venivano presentate delle ghiotte novità nel campo dei diffusori, di provenienza del marchio polacco Pylon Audio. È ormai da tempo che quest'azienda si sta affermando nelle cerchie "audiophile" con una serie di prodotti, tutti campioni nel rapporto qualità/prezzo, e le sue ultime novità non sconfessano certo questa benevola disposizione verso il cliente. Cliente e sincero audiofilo, non dimentichiamolo, poiché per apprezzare questi diffusori occorre avere un orecchio raffinato, comunque in grado di riconoscere quei parametri che rendono credibile (e soprattutto serio) un sistema di altoparlanti. In evoluzione continua, con una gamma diversificata di modelli a coprire ogni eventualità di costo, la Pylon a un certo punto ha deciso di alzare l'asticella con l'eccellente sistema Jasper 25, non solo un bel mobile curvilineo ma un progetto sano, fatto da gente che "ci sente bene", come dice l'amico Angelo Jasparro, un floorstanding impreziosito dall'utilizzo degli eccellenti driver della Scan Speak.

 



Le Jasper 25 sembravano una sorta di approdo per un brand che riserva eguale attenzione ai modelli d'ingresso come ai più pretenziosi (me ne sto accorgendo proprio in questi giorni con le piccole Opal Monitor) ed ecco spuntare dal cilindro magico un diffusore che forse pochi si sarebbero aspettati da un'azienda principalmente votata ai sistemi "Home" di sensibilità tipicamente media o medio-bassa. È evidente che quest'azienda non ama sedersi sugli allori, ma concepisce la sua produzione come un qualcosa in continuo movimento ed espansione. Per noi che siamo sempre sul pezzo, è una soddisfazione constatare che il mercato dell'alta fedeltà è ancora vivo e vitale, innovato da nuovi marchi che non si lasciano scoraggiare dall'eccesso di offerta ma cercano di creare e proporre qualcosa di originale, esattamente come da qualche annetto a questa parte fa la Pylon Audio di Jarocin. È di questi giorni quindi il lancio del nuovo diffusore Amber MKII, con cui l'iperattivo marchio entra alla grande nel settore dei diffusori ad alta efficienza. Lo fa, la seduta d'ascolto lo confermerà, con un prodotto imponente e massimamente competitivo, soprattutto se messo in relazione a quanto è possibile reperire sul mercato al medesimo prezzo di vendita. Ma andiamo con ordine. Si tratta di un sistema a 2 vie, equipaggiato da 2 woofer con diametro di 30 cm, per la riproduzione della gamma bassa e mediobassa, e di un driver professionale a compressione prodotto dalla tedesca BMS, dedicato alle frequenze superiori e caricato con una corta tromba a profilo Tractrix.
Queste le caratteristiche preliminari dichiarate dal produttore:

​Impedenza: 4 Ohm
Risposta in frequenza: 32 Hz - 20.000 Hz
Sensibilità: 97 dB/2,83 V/1 m
Dimensioni: (L x A x P) 500 x 1241 x 430 mm
Peso: 60 kg cadauna
Punte e griglie magnetiche in dotazione
Garanzia: 3 anni
Finitura: impiallacciatura legno colore natural


PYLON AUDIO AMBER MKII
UN ASCOLTO AL CALOR BIANCO

 




IMPIANTO

Giradischi Technics SL-1000R
Preamplificatore Phono RIAA Lector Fonix
Network/Super Audio CD Player Technics SL-G700
Amplificatore integrato stereo Audionet SAM G2
Preamplificatore con Network Player Cambridge Edge NQ
Amplificatore finale di potenza stereo Cambridge Edge W


BRANI ASCOLTATI

The Clayton Brothers - Back in the swing of things - Round Midnight
Patricia Barber - Live: A Fortnight In France - Whiteworld
Malia & Boris Blank - Convergence - Turner's Ship
Jeff Buckley - Grace - Lilac Wine
RCO Live - Koninklijk - Concertgebouworkest - Igor Stravinsky - L'uccello di fuoco - Mariss Jansons
Vanguard Classics - The Stokowski Collection: Vol. 3 - Virgil Thompson - Igor Stravinsky - Leopold Stokowski (Conductor)
San Francisco Choral Artists - Star of Wonder: Music for the Season - Ralph Hooper (Director) - Reference Recordings
Yellowjackets - Live Wires - Wildlife
Chie Ayado - Good Life - When The World Turns Blue (96 kHz - 24 bit HD)
Vienna Philharmonic - Carlos Kleiber - Beethoven Symphony N. 5
Keith Jarrett - The Koln Concert - Part I

 



Le credenziali parlano chiaro: oggi incontro le virtù di un diffusore importante, grazie alle quali posso considerarmi avvantaggiato su pressoché ogni parametro d'ascolto. Devo dire che non sempre i sistemi ad alta efficienza mi hanno lasciato soddisfatto su tutti i fronti: se praticamente mai ho avuto di che lamentarmi sulla SPL prodotta e sulla dinamica, non di rado ho trovato delle basse frequenze si autorevoli ma non estese sino agli inferi, insieme a una scena dalla profondità e capacità di scansione dei piani sonori perfettibili. Difetti (o limiti) che non ho invece riscontrato nelle Amber MKII, le quali sembrano realmente scendere sino ai promessi 32 Hz, mentre la scena è credibile, nient'affatto appiattita o innaturalmente proiettata in avanti. Della larghezza del palcoscenico non ne parlo nemmeno perché è semplicemente fantastica! Ma il comparto basso si lascia ammirare non tanto e non solo per l'estensione, quanto per la sua reattività ai transienti, per la precisione, l'articolazione e l'assenza di qualsiasi lentezza. Me ne accorgo ben presto ascoltando il contrabbasso di John Clayton in "Back in the swing of things", rugoso, materico e ricco di armonici. Ed è proprio la grande consistenza del suono, al pari della sua ottima focalizzazione, ad essere stata una costante in tutti i brani sentiti. Queste Pylon non producono un suono mai approssimativo o evanescente, ma da poter tagliare con il coltello, di una sana concretezza "analogica" su tutte le gamme, tanto che sono rimasto un po' dispiaciuto nel non aver potuto sentire qualche buon vinile su quel capolavoro assoluto che è il giradischi Technics SL-1000R. Non che la parte digitale dell'impianto fosse da meno (il Technics SL-G700 e il Cambridge Edge NQ si sono comportati in modo eccellente) ma credo che con l'analogico avremmo davvero toccato l'apogeo delle possibilità di queste casse.

 



Per un paio d'orette ho avuto dinanzi due diffusori grandi e pesanti (500 x 1241 x 430 mm per 60 kg cadauno) che deviano dalla regola dei piccoli coni montati su torri snelle o mobili da stand, vale a dire inquadrati nei canoni medi dell'Hi Fi domestica, quella che predilige casse relativamente leggere e non molto sensibili. Parlavamo di credenziali... queste Pylon si affacciano sul mercato come sistemi ad alta efficienza e alta sensibilità (97 dB/1 W/1 m), utilizzanti due grandi coni da 30 cm e un driver a compressione di stampo professionale sulla via superiore, il tedesco BMS; il marchio polacco ha quindi felicemente ibridato le prerogative dei grandi sistemi professionali con l'Home Hi Fi, il tutto ingentilito da una livrea decisamente bella, che a mio parere si armonizza senza problemi con qualsiasi ambiente domestico, meglio se di buona cubatura. Molto belle a riguardo ho trovato le scanalature che decorrono sul mobile, a separare i tre altoparlanti, le quali fugano efficacemente l'effetto "monolito". Ma è il loro suono che in questa sede deve prevalentemente interessarci. Il ricamo percussionistico che precede Wildlife dei Yellowjackets è davvero elettrizzante, raramente ho ascoltato una tale vividezza dinamica e con essa un simile grado di veridicità timbrica. Sono cose che aiutano a entrare a piè pari nell'ascolto nudo e puro di una registrazione dal vivo come questa. Se il vero scopo dell'alta fedeltà è quello di approssimare il più possibile la qualità e le potenzialità di una registrazione, senza restrizioni di sorta, ci accorgeremo che un sistema come l'Amber MKII, con la sua emancipazione (in questo caso dinamica) è in grado di trasportarci su un livello di realismo, e quindi anche emozionale, molto alto. Disporre di un suono grande, che riesce a esprimersi superando certe costrizioni insite nella tipologia "Home", un suono che, come ha detto Angelo: "Vola libero nell'aria senza legacci di alcun tipo", altro non è che un valore aggiunto alla riproduzione della nostra amata musica.

 



Ecco che la Sinfonia N. 5 di L.v. Beethoven diretta da Carlos Kleiber, e ancor più l'ottima registrazione RCO Live de "L'uccello di fuoco" di Igor Stravinsky, diretta dal compianto Mariss Jansons, assumono rimarchevole efficacia drammatica; non una riproduzione in sedicesimo, ma sfarzosa, foriera di un'alta tensione nel suo gioco tra forti contrasti sonori e improvvise impennate orchestrali. Cosa dire delle voci, riprodotte da un sistema che i più maligni potrebbero bollare come problematico in quanto costituito da due grossi woofer da 30 cm e un tweeter? Le medie frequenze come si comporteranno? Le Pylon Amber MKII sono la perfetta dimostrazione di quanto in elettroacustica conti il "manico" di un progettista che sa quello che fa. La qualità al di sopra di ogni sospetto dei moderni trasduttori e un taglio crossover particolarmente indovinato, piuttosto basso e pari a 1200 Hz, fa sì che le medie siano quasi interamente affidate al driver BMS caricato in tromba Tractrix e solo la loro porzione più bassa ai due grandi woofer. Questa soluzione tende a mettere al riparo da indesiderati "gigantismi" di voci e strumenti, che nelle Pylon sono quasi assenti. Potremmo al limite riscontrare un certo comportamento monitor, nel senso di un sensibile - e piacevole - effetto presenza, di quelle frequenze che vanno da 316 Hz a 1264 Hz, in buona sostanza la parte inferiore delle "Medie" che, secondo l'autorevole studioso Leo Beranek, si estendono sino ai 2500 Hz, cioè in pieno dominio del tweeter a compressione. Non me la sento comunque di mettere un punto fermo su quest'effetto presenza, sono percezioni che vanno affinate con il tempo e non basta una seduta di un paio d'ore per averne ragionevole certezza.

 



Fatto sta che entrambe le voci di Patricia Barber e Chie Ayado appaiono ben proporzionate e soprattutto impregnate di un'intensa carnosità, come con certosina precisione è disegnato il contesto strumentale entro il quale si muovono. Delle voci che in nessun caso rimangono imprigionate nella dimensione fisica della cassa, ma liberamente si espandono nell'aere della sala d'ascolto. Intonsa è la fascinazione elettronica del brano "Turner's Ship", undicesima e ultima traccia dell'album Convergence di Malia & Boris Blank. Atmosfere di sintesi, scolpite dalla loro stessa potenza, giungono alle nostre orecchie; balza con rara efficacia la fresca formula elettronica di questo duo, con brani composti da Boris Blank, tastierista del gruppo musicale elettronico e techno degli Yello. La giustapposizione di suoni Future Jazz dalle fogge più variopinte, una mescolanza che a ogni modo non pregiudica la percezione individuale, non è che un'ennesima conferma della validità di questo sistema, potente e insieme raffinato, capace di cogliere con la stessa eloquenza il più sottile dei sussurri come il più devastante empito sonoro. Le Amber MKII possono indifferentemente accarezzare le nostre orecchie con il tintinnio di un triangolo o farci sobbalzare sulla sedia con un potente colpo di Bass Drum, dopo averne una frazione di secondo prima sentito l'impatto del battente, seguito dall'espandersi sonoro di una pelle ben tesa. Nel disco, infine, The Stokowski Collection Vol. 3, c'è la conferma della correttezza prospettica di queste Pylon, sane nella timbrica come, incisione permettendo, nella ricostruzione in larghezza e profondità dei piani sonori. Un sincero plauso va a chi ha saputo organizzare con tale perizia quest'emozionante seduta d'ascolto, mettendo a monte delle Amber MKII delle elettroniche di squisita fattura e molto, molto silenziose. E chi conosce i sistemi ad alta efficienza sa quanto questo particolare sia irrinunciabile.

 




Alfredo Di Pietro

Agosto 2020


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