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 Milano Hi Fidelity 2017 - Autunno - Parte Seconda Minimize

PIANO -1

SALE

 

 

AUDIOPLUS HI END - SALA TURCHESE

Iniziamo alla grande la panoramica sugli impianti con quello presente nella sala Audioplus-Hi End, dove suonava l'amplificazione valvolare Allnic Audio: preamplificatore L-8000 DHT, finale di potenza A2000 25th Anniversary, sorgenti il lettore digitale Soulution Audio 541, il nuovo streamer di rete Lindemann Audio Musicbook 25 DSD e il giradischi TechDAS Air Force Three. A questa soluzione se ne alternava una seconda, che prevedeva il preamplificatore Soulution 725 e il finale di potenza stereo Soulution 711 da 150 Watt per canale su 8 Ohm. Un'ulteriore proposta amplificativa proveniva dal marchio SteinMusic, vera sorpresa della sala, con l'amplificatore integrato HighLine Amp1. Rilevante la presenza del marchio tedesco anche nel settore dei diffusori, con il Top Line "Bob" L e il più piccolo HighLine S. Affiancato a questi c'era il Marten Heritage Bird 2. A completamento il supertweeter ENIGMAcoustics Sopranino.

Le elettroniche

Il tris di elettroacustiche che ha catturato l'attenzione degli astanti: da sinistra, Marten Heritage Bird 2, SteinMusic Top Line "Bob" L e SteinMusic HighLine S. Il "Bob" L è un sistema importante, da me scambiato sulle prime con un Avantgarde a causa della grande tromba sferica. Questo sistema è la risultante del caricamento a tromba sulle medio-alte e l'"open baffle" sulle basse. Ogni diffusore integra un subwoofer con amplificazione interna di ben 900 Watt, controllata da un DSP per un perfetto adattamento di questa critica parte della banda audio all'ambiente. Il resto dei trasduttori, da 60 Hz in su, è invece passivo e va pilotato con un amplificatore esterno.
Di più piccolo cabotaggio l'HighLine S, sistema che utilizza le stesse trombe della gamma "L" e "XL".

La grande tromba sferica da 75 cm delle SteinMusic Top Line L

Supertweeter ENIGMAcoustics Sopranino.
Molto interessante questo trasduttore dedicato alle altissime frequenze. Particolare nella tecnologia implementata, la SBESL (Self-Biased Electrostatic), assicura tutte le qualità degli elettrostatici come la trasparenza estrema, l'accuratezza e la velocità nel rispondere ai transienti, senza però l'"inconveniente" di un'alimentazione di polarizzazione esterna, che è nel suo caso derivata dallo stesso segnale mediante un procedimento proprietario. Impedenza nominale di 4 Ohm, sensibilità 90dB/2,83V/m e risposta in frequenza sino a 40 kHz.

Un tavolo dedicato a prodotti SteinMusic.
Sono visibili, da sinistra, il preamplificatore Phono Stateline Phono 2, il preamplificatore HighLine Sym, il distributore di rete Powerbar 6/10 e il cavo di segnale HighLine Power.

Preamplificatore SteinMusic HighLine Sym

Al centro di questo tavolo campeggiava l'amplificatore integrato stereo Allnic T-1500 MK2, un Single Ended basato sui tubi 300B nella sezione di potenza e due 6SN7 come driver. Eroga 10 Watt per canale. Alla sua sinistra il cavo ZL-3000, alla destra il minuscolo trasformatore di Step-Up per testine MC AUT-2000 e un altro cavo con una raffinata schermatura in Mu-metal: l'Mu-7R.

Un altro tavolo in quest'affollata e piacevole Sala Turchese. Ospitava cablaggi, elettroniche Lindemann, una cuffia (ENIGMacoustics Dharma D 1000) e il suo relativo amplificatore (ENIGMacoustics Athena A1).

 

 

EPSON ITALIA - AV MAGAZINE - SALA GIADA

La manifestazione di Stefano Zaini, partita interessandosi del solo audio due canali, si è aperta all'A/V multicanale a causa dell'importanza che questo riveste nel mercato. Una sensibilità ad accogliere tutte le istanze del complesso mondo Audio/Video che si è espressa nella sala Giada. Ospitava la Epson Italia e la rivista AV Magazine, diretta dall'ottimo Emidio Frattaroli, il quale con grande gentilezza si è soffermato per illustrarmi l'impianto in dimostrazione.
La "star" della sala era sicuramente il proiettore Epson EH-TW9300, funzionante in un impianto A/V che prevedeva come sorgente il lettore Blu-ray Oppo UDP-203EU, preamplificatore Yamaha 11.2 canali CX-A5100, amplificatore finale di potenza Yamaha MX-A5000. Il suono era fornito da un eccellente sistema 5.1.2 Blumenhofer, costituito dai frontali Genuin FS 1 MK2, centrale Center 20, surround Tempesta 17, subwoofer Sub 15 e atmos Mini. Per i più curiosi può essere interessante sapere che buona parte del cablaggio era Cammino serie 2. Si segnala anche la presenza di un "armonizzatore" di rete H3.1 MK2 per alimentare le elettroniche audio e video. Il modello MA 1 D era dedicato al videoproiettore e appositamente studiato per le apparecchiature digitali. Lo schermo era uno Screenint Canaletto con rapporto d'aspetto in 16:9 e tela "Ultra HD". I mobili, infine, erano i Solidsteel serie 3 e 4. What else?

Utilizzati ancora i tavolini portaelettroniche Solidsteel serie 3 e 4 per questo quintetto di elettroniche multicanale Yamaha Natura Sound.
A sinistra (dall'alto) vediamo un ricevitore AV RX-A1070, RX-A870, sul tavolino bianco centrale c'è un RX-A2070 mentre a sinistra un RX-A3070 e un RX-A670.

Videoproiettori Epson EH-TW6800 (a sinistra) e EH-TW7300.
Come dicevamo, il protagonista della serata era il proiettore Epson EH-TW9300, con lampada LCD, del costo di circa 3000 euro. Si tratta di un buon compromesso, Full HD ma non nativo 4K, dotato di un sistema chiamato "e-shift", grazie al quale in un'unità di tempo vengono riprodotti due fotogrammi in HD sfalsati di mezzo pixel in diagonale, per una riproduzione risultante di 4 megapixel. Siamo quindi a metà strada tra gli 8 megapixel del 4K e i 2 del Full HD. Tra le numerose possibilità citiamo la compatibilità con l'HDR, le ottiche con le memorie motorizzate, accorgimenti che consentono un'ottima visione del Full HD. In sala, Emidio Frattaroli aveva messo a punto una taratura che prevedeva la lampada in modalità ECO, diaframma chiuso per una luminosità di 45 candele. Diversa dalla configurazione HDR, che teneva il diaframma completamente aperto per una luminosità massima di 100 candele, esattamente come da specifica Dolby.

 

 

GC TECHNOLOGY - SALA MADREPERLA

Volta a una concezione nostalgica (ma sempre valida) dell'alta fedeltà è la GC Technology, non solo nell'estetica ma anche nella concezione tecnica, fedele alle valvole e ai diffusori ad alta efficienza. A lei era riservata la grande Sala Madreperla, dove suonava un impianto con il giradischi "Rivelator" e delle sorgenti digitali anch'esse abbastanza vintage: il DVD Video Player Denon DVD-5000 e il CD Player Philips CDD882. D'annata come quelle presenti nell'impianto collaterale, che erano i CD Player Pioneer PD-S802 e Philips CD830. Tutte GC Technology invece le elettroniche e i diffusori: preamplificatore PF-01, amplificatori finali di potenza monofonici OTL AF-100 e casse acustiche CA-250, sottoposte a un sostanziale upgrade circa un anno fa. L'azienda ha preannunciato che alla prossima kermesse verrà lanciato il preamplificatore completo di stadio Phono.

Giradischi GC Technology Rivelator.
Una novità. Si tratta del primo pezzo del modello di futura uscita, qui allo stadio di prototipo.

Amplificatore integrato stereofonico GC Technology Dell.
Lavora in classe A erogando 50 Watt per canale.

Diffusore GC Technology CA-250.
Tre vie da pavimento di buone dimensioni, Bass-Reflex, notevole la sensibilità dichiarata di 98dB/2,83V/m.

Addossato a una parete laterale c'era un impianto che rappresentava un po' la storia del marchio. Accanto ai due citati CD Player (Pioneer PD-S802 e Philips CD830) c'era l'integrato Dell e due coppie di diffusori, esternamente i vecchi prototipi delle CA-250 e all'interno le "Antiqua", due casse da stand di precedente produzione.

Diffusore GC Technology Antiqua

Due prototipi di amplificazioni valvolari GC Technology allo stadio "grezzo"

 

 

GRANDINOTE - SALA CRISTALLO 1

Salutare i vecchi amici è una di quelle cose che fanno più piacere quando si visita una rassegna. Nella sala Grandinote ho rincontrato con gioia Massimiliano Magri della Grandinote, ditta d'eccellenza nel panorama nostrano dell'Hi End.

Si fa presto a descrivere l'impianto presentato dalla ditta Pavese: amplificatore integrato stereo Shinai da 37 watt, basato sulla tecnologia proprietaria "Magnetosolid" e il Volta, Streamer DAC controllabile in remoto da tablet, smartphone e personal computer, in grado di leggere file audio e audio-video da dischi Ethernet (NAS) e USB. Anche questo implementa la Magnetosolid e, cosa pregevole, non utilizza la retroazione e ha accoppiamenti interstadio diretti, vale a dire senza condensatori. Una delle cose in cui la Grandinote si distingue da altri produttori è proprio la potenza e immanenza della gamma bassa profonda.

Diffusore Grandinote Mach4.
Stesso sistema presentato all'edizione primaverile del Milano Hi Fidelity, come d'altronde le elettroniche, è una slanciata torre snella equipaggiata con quattro trasduttori per i medio-bassi (da cui il nome di "Mach4") e uno per le alte frequenze. Ragguardevole la sensibilità raggiunta: secondo il costruttore di 95dB/2,83V/1 m. 8 Ohm è l'impedenza nominale e 22x24x130 cm (Larghezza, profondità e altezza) le dimensioni. Un diffusore che sorprende per la straordinaria articolazione, pulizia e trasparenza del range medio e basso, sul mio cartellino di marcia uno dei migliori dell'intera mostra. Il violoncello riprodotto al momento del mio ingresso in sala mi ha lasciato stupefatto per il suo realismo. Lo dico da assiduo frequentatore di concerti. L'idea di base di questo progetto è la stessa delle elettroniche, togliere cioè tutto l'inessenziale per concentrarsi sulla purezza del suono. Eliminato quindi il filtro crossover, abbandonata la configurazione Bass-Reflex, che secondo il progettista ha dei limiti dimensionali legati all'estensione e compromette la velocità e articolazione del suono. Si è quindi deciso di adottare una linea semirisonante, non la classica linea di trasmissione, la quale ha anche lei i suoi problemi, ma un "tubo" parzialmente risonante. "In un volume di 48 litri, siamo riusciti a ottenere una sensibilità di 95dB/2,83V/1m" afferma soddisfatto Max.

I quattro amici incontrati nella Sala Cristallo 1.
Da destra: Camillo, Max, Fritz e Matteo.

 

 

IL TEMPIO ESOTERICO - SALA QUARZO

Parlavamo giusto di amici, e nella Sala de "Il Tempio Esoterico" ho trovato il simpatico Tony Pedalino. L'azienda catanese ha abituato gli appassionati ad ascolti sempre di alto livello, un'ottima abitudine non tradita nemmeno in quest'occasione. Partendo dall'anello terminale della catena, suonavano i diffusori Egglestone Works Nine Signature SE, affiancati dalle sorprendenti Falcon Acoustics LS3/5a da 15 Ohm, l'amplificatore integrato stereo Pure Audio One, amplificatore integrato stereo Burmester 032, network audio player Lumin A1 e il network audio player Cary Audio DMS 500. CD Player un Electrocompaniet EMC 1 MKIV.

Amplificatore integrato stereo Burmester 032

Amplificatore integrato stereo Pure Audio One.
È dotato di quattro ingressi di livello linea, con un suono definito neutrale e leggermente "tube like", in grado di pilotare facilmente carichi impegnativi. Tra le specifiche segnaliamo la potenza di 100 Watt continui per canale su carico di 8 Ohm, una risposta in frequenza estesa da 3 Hz a 80 kHz; la distorsione è molto bassa per un amplificatore, tipicamente inferiore allo 0,01% e il dato di Hum & Noise è dichiarato "inaudibile".

Egglestone Works Nine Signature SE (a destra) e Falcon Acoustics LS3/5a.
Due sistemi agli antipodi per caratteristiche, dimensioni, tecnologia, eppure entrambi molto ben suonanti. Le Egglestone sono un prodotto moderno, tecnicamente evoluto, nuovo nei trasduttori per i medi e i bassi, nella rete crossover, con il cabinet modificato strutturalmente ed esteticamente. È equipaggiato con un tweeter a cupola da 1", due midrange da 6" con cono in fibra e un woofer da 8" in carta. 88dB/2,83V/1m è la sensibilità dichiarata.

Tony Pedalino (a destra) con un amico

Io con Tony Pedalino

 

 

MUSICA & VIDEO - SALA CRISTALLO 2

 

C'è davvero l'imbarazzo della scelta alla Musica & Video di Maurizio Vecchi. Vinili, CD, SACD, XRCD, nastri magnetici registrati, Hi Fi, una vasta gamma di accessori, registratori a bobina professionali e consumer, accessori e nastri vergini per "Reel-to Reel", trappole per bassi e risonatori acustici, supporti per diffusori, tavoli e mobili per elettroniche e un mercatino dell'usato. Qui c'è davvero il mondo audio, compresi i due accessori che tra un po' vedremo, preziosi per lo "scientifico" allineamento della nostra testina.

Acoustical Systems SMARTractor.
Circa il funzionamento di quest'accessorio si trovano su YouTube degli interessanti tutorial video.
Se dovessimo elencarne esaurientemente le caratteristiche ci vorrebbe un intero articolo. Didascalicamente, si tratta dell'attrezzo più versatile e universale per l'allineamento dei fonorivelatori mai introdotto nell'audio di fascia alta, forse più indicato, data la sua complessità, a utenti professionali.

La strumentazione incorpora una vera e propria lente d'ingrandimento in vetro, dotata di cornice alluminio, con messa a fuoco automatica per una visione ingrandita e d'ineguagliabile precisione durante l'allineamento.

Nel totale di cinque opzioni tangenziali sono compresi anche i vecchi standard stabiliti da Loefgren e Baerwald alla fine degli anni '30 e '40, in entrambe le norme IEC e DIN.

Acoustical Systems UNI-Protractor.
Altro sistema di precisione per l'allineamento della testina.

Analogis Roller DeDuster 3345.
Si basa sullo stesso principio del noto Roller Nagaoka CL-1000, promettendo la rimozione della polvere in profondità, in modo definitivo e sicuro, dei nostri LP in vinile.

Liquidi per macchine lavadischi, per la pulizia dello stilo e dei dischetti digitali.

 

 

OMEGA AUDIO CONCEPTS - SALA CRISTALLO 3

Una bella novità nella pittoresca sala della Omega Audio Concepts. In mezzo a un setup identico a quello della passata edizione, compreso il giradischi Goldmund Studietto e il preamplificatore Phono Genesis, faceva bella mostra di sé il nuovo lettore CD della ditta trevisana "The Stream". Sempre emozionante l'ascolto dei Soundwaves Micro XL, un sistema unico nel suo genere, tra le tante superfetazioni elettroacustiche che gremiscono il settore dell'Hi Fi.

CD Player Omega Audio Concepts "The Stream".
Renato Filippini si è dimostrato con la sua produzione uno strenuo combattente delle vibrazioni, nemiche del suono e mascheranti la sua purezza, mettendo in atto tutte quelle soluzione (anche estreme) per combatterlo alla radice. Questa meritoria filosofia è alla base anche di questa nuova creazione. Il cabinet ha una forma semisferica, è in alluminio ricavato dal pieno con macchine a controllo numerico (CNC). Si avvale di tre alimentazioni indipendenti, a partire dal trasformatore a basso rumore con regolatori lineari per il controllo del motore, circuiti analogici e digitali e logica di controllo. La meccanica di lettura è una pregevole Philips CD-Pro2 LF, con soluzioni d'irrigidimento struttura, clamp amagnetico in alluminio scavato dal pieno e fondo piatto dell'unità di lettura. Il sistema di connessioni interne ed esterne è realizzato con conduttori Elements della serie top Nano Extra, brevettati Omega Audio Concepts, mentre il cavo digitale, sempre serie Nano Extra, è dato in dotazione con la macchina.

La struttura prevede una netta differenziazione tra unità di lettura e di conversione, alloggiata anche quest'ultima in un cabinet della stessa fattura del primo. Le alimentazioni sono a basso rumore, con sei regolatori ad alta velocità per ricevitore, circuito di conversione, uscita analogica canale destro, uscita analogica canale sinistro, oscillatore TCXO e ricevitore USB. La componentistica SMD è con tolleranza allo 0,1% per le resistenze e i condensatori nello stadio analogico. Nessun condensatore è messo in serie sullo stadio analogico di uscita. Il chip convertitore è il Sigma-Delta AK 4384.

Di grande complessità è l'unità di alimentazione, formata da sette trasformatori toroidali da 10VA. Alimentazioni separate per controllo motore, circuiti digitali e logica di controllo della meccanica, come separate sono quelle dedicate ai circuiti digitali, analogici e quelli d'interfaccia.

Il diffusore Soundwaves Micro XL visto di lato

Cavo di segnale della serie Elements

Alfredo Di Pietro

Segue alla Parte Terza...


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