Search English (United States)  Italiano (Italia) Deutsch (Deutschland)  Español (España) Čeština (Česká Republika)
Thursday, April 18, 2024 ..:: Parte Quarta ::..   Login
Site Navigation

 Milano Hi Fidelity 2017 - Autunno - Parte Quarta Minimize

PIANO 0

SALE

 

 

LP AUDIO - AMETISTA

La sala Ametista della LP Audio, certamente una delle più interessanti dell'intera mostra, ospitava un impianto composto da elettroniche Audio Alchemy, un marchio storico dell'alta fedeltà che circa sei mesi fa è stato acquistato dalla Elac. I modelli in funzione erano il DDP-1 Digital Decoding Preamp/DAC/Headphone Amp con il suo alimentatore esterno PS-5 Power Supply Upgrade, il PPA-1 Ultra-Quiet Phono Stage, anch'esso con alimentatore esterno e i due amplificatori finali di potenza mono da 325 Watt su 8 Ohm DPA-1M Monoblock Hybrid Digital Power Amplifier. Sorgente analogica il nuovo Elac Miracord 90 Anniversary, riedizione dello storico giradischi del marchio tedesco, sorgente digitale la meccanica di trasporto Cambridge CXC, la quale lavorava abbinata al DDP-1. Tuttavia la vera grande novità della sala, presentata in anteprima europea, era la nuova serie di diffusori "Adante", formata dal floorstanding AF-61, lo stand mount AS-61, il centrale AC-61 e il subwoofer attivo ASW-121, tutti progettati da Andrew Jones. La sala era allestita in collaborazione con il rivenditore milanese Sound Machine.

Elac Adante AF-61 (a destra) e AS-61.
Il modello da pavimento è un tre vie e, come quello da stand, implementa la tecnologia proprietaria definita "Interport-Coupled Cavity". Comune ai due modelli è l'unità medio alti, un coassiale con un tweeter del diametro di 1" con cupola in seta morbida e un midrange da 5,25" con membrana in alluminio. Nell'AF-61 tre sono i woofer da 6,5" con cono sempre in alluminio, montati internamente, e altrettanti i radiatori passivi in alluminio da 8" presenti sul baffle frontale. Frequenze di taglio 200 Hz / 2000 Hz, risposta in frequenza da 39 a 35.000 Hz e sensibilità di 87dB/2.83V/1m. Nel modello più piccolo c'è invece un solo woofer e un solo passivo, la frequenza di crossover è la medesima del sistema da pavimento mentre la risposta in frequenza va da 41 a 35.000 Hz, leggermente inferiore, com'era lecito aspettarsi, la sensibilità, che qui è di 85dB/2,83V/1m.

Vista particolare dell'unità coassiale

L'esploso del concentrico in un'immagine presa dal sito ufficiale Elac

Molto interessante è il caricamento delle basse frequenze. Sul baffle frontale sono presenti i radiatori passivi mentre i trasduttori sono montati all'interno, in una configurazione a doppia camera che ricorda l'isobarico. A differenza di questo però, che ha il woofer caricato in sospensione pneumatica e ne ha un altro davanti, nelle Adante l'altoparlante interno è invece caricato in Bass-Reflex, con i tubi di accordo che sfociano in una seconda camera dov'è alloggiato il passivo emettente all'esterno. Qual è il vantaggio di questa scelta? La filtratura passa basso operata sul woofer non è solo elettrica ma anche meccanica. Viene così eliminato il tipico "soffio" delle porte reflex.

 

Le due sorgenti, digitale e analogica, della catena suonante: meccanica di trasporto CD Cambridge CXC e giradischi Elac Miracord 90 Anniversary.

Da destra, il preamplificatore/DAC/amplificatore per cuffia Elac DDP-1 e il preamplificatore Phono Elac PPA-1, entrambi alimentati dall'unità esterna PS-5.

Amplificatore finale di potenza ibrido mono Elac DPA-1M.
Eroga la notevole potenza di 325 Watt su carico di 8 Ohm e 400 Watt su 4 Ohm. Combina la classe A analogica nello stadio d'ingresso con l'alta efficienza della classe D (circa 80% contro il 30% della A/B) nello stadio d'uscita. Nel primo vengono utilizzati componenti discreti FET. Dispone d’ingressi RCA e XLR.

Elettroacustiche Elac.
Da sinistra, l'In-Wall IW-D61-W, In-Wall centrale IW-DC51-W, l'In-Ceiling IC-D61-W, In-Ceiling IC-DT61-W, On-Wall WS 1425 e i piccoli bookshelf BS 243.3, BS 312 e BS 403.

In ossequio alla Home Hi Fi meno invasiva possibile, due modelli di In-Wall (IW-D61-W e centrale IW-DC51-W) affiancati da due cosiddetti In-Ceiling (IC-D61-W e IC-DT61-W).

I quattro modelli già visti nell'immagine precedente, ma ripresi in condizioni di luce più favorevole.

Riunita in questo "cantuccio" della grande sala Ametista (71.87 mq) l'intera serie entry level "Debut" della Elac, uscita dal cappello magico di Andrew Jones. Alto rapporto qualità/prezzo per un suono di piena soddisfazione. In basso a sinistra vediamo il subwoofer S12EQ, a seguire i modelli da pavimento F6 ed F5, gli stand mount B6, B5, B4, il modulo Dolby Atmos A4 e il centrale C5.

I tre modelli da stand Elac B6, B5 e B4.
Non solo audiofili ha recensito nel maggio 2016 le B6.

Elac IC-D61-W.
Da installare a soffitto, questo sistema derivato dalla serie Debut integra un tweeter da 1" con cupola morbida e un woofer da 6,5" in fibra aramidica. Risponde da 45 a 20.000 Hz, frequenza di taglio 3000 Hz e sensibilità di 90dB/2,83V/1m.

Modelli da pavimento Elac.
In questa sezione della sala si passa a sistemi più importanti, dove fa il suo ingresso l'eccellente tweteer "Jet" a tecnologia AMT (Air Motion Transformer).
Da sinistra, i modelli FS 509 VX-JET, FS 507 VX-JET, FS 409, FS 407 e FS 247.3.

Particolare del tweeter AMT "Jet" delle Elac FS 509 VX-JET.
Caposaldo della produzione Elac, il tweeter JET 5 viene utilizzato in molti modelli del marchio tedesco. Eccelle in definizione, velocità e per l'ampia gamma dinamica, risultati raggiunti con minimi tassi di distorsione. È uno dei trasduttori più leggendari del settore e ha ricevuto lodi internazionali per la sua immagine sonora trasparente e priva di fatica d'ascolto.

Sulla parete sinistra della sala diversi oggetti Elac in sola esposizione statica: i tre diffusori della serie Uni-Fi (floorstanding UF5, bookshelf UB5 e centrale UC5), il subwoofer SUB 2030 della serie 2000, l'interessante amplificatore integrato EA101EQ-G, tre elettroniche Audio Alchemy (DDP-1 e due finali di potenza DPA-1M). Sul top del tavolino portaelettroniche il nuovo giradischi Miracord 90 Anniversary.

Giradischi Elac Miracord 90 Anniversary.
Definito la rinascita di un'icona Elac, è fornito completo di una testina MM dalle buone specifiche tecniche. Lo chassis, dal peso di 5,5 kg, è in MDF; 6,2 kg è quello del piatto in alluminio massiccio. Il motore esterno, disaccoppiato dal plinto, trasmette il moto al piatto tramite una cinghia. In fibra di carbonio è il braccio mentre i piedini sono fatti in silicone altamente elastico e provvedono a smorzare le interferenze esterne.

Amplificatore integrato stereo Elac EA Series EA101EQ-G.
Già visto e sentito all'edizione primaverile della kermesse milanese, è un ottimo integrato da 40 Watt per canale su 8 Ohm che segna il ritorno del marchio anche nel campo delle amplificazioni. Ha una completa connettività, con due ingressi analogici, tre ingressi digitali (due ottici e uno coassiale a 192kHz/24bit). Ingresso USB asincrono 192kHz/24bit, uscita subwoofer e cuffia, dispone di Bluetooth audio aptX, Dolby Digital e display OEL. Controllabile con App iOS e Android. Integra un utile sistema di correzione acustica ambientale. Un sistema quindi eccezionalmente completo che risolve due dei problemi più spinosi dell'audio a due canali: una corretta fusione di un subwoofer con i diffusori principali e la correzione acustica della stanza.

 

 

HOME VISION - MARANTZ ITALY - SALA JIGGER

 

Spinelli, negozio di riferimento a Milano dal 1948 per gli appassionati dell'audio e del video, ha allestito la grande Sala Jigger.
Molto curato è stato il trattamento acustico dell'ambiente, realizzato con elementi della Astri e teso a combattere gli echi fluttuanti, le prime riflessioni e le risonanze. Tra i diversi utilizzati in sala c'erano anche i nuovi pannelli trappola per bassi BQT. La Spinelli Home Entertainment mostra una particolare attenzione su questo punto, inutile mettersi in casa un impianto eccellente quando poi l'acustica del locale d'ascolto non è ottimale.

In dimostrazione le nuove splendide Harbeth 40.2, evoluzione delle 40.1. Un diffusore, ha affermato l'operatore, migliorato nella gamma bassa e di più facile pilotaggio: "non appena collegato all'amplificatore è andato subito bene". Come le elettroniche e il giradischi, anche il cablaggio era Rega, costituito da modelli dal costo economico ma dall'ottimo risultato sonoro: cavo di segnale Couple 2, potenza SC42 e Reference Mains Power Lead alimentazione.

Tutto inglese dunque l'impianto a monte delle 40.2, che prevedeva le due elettroniche di riferimento Rega, cioè l'amplificatore Osiris e il lettore CD/DAC Isis Valve Reference. Sorgente analogica il giradischi RP8, con a bordo la nuova testina MC Ania, costruita secondo i criteri della Apheta 2 MC, fonorivelatore di grande successo del marchio inglese. La Ania ha un prezzo più abbordabile della citata Apheta, 790 euro contro 1600. Preamplificatore Phono MM/MC Rega Aria.

Diffusore Harbeth Professional Monitor Loudspeaker 40.2.
Indubbiamente la regina della sala questo grosso monitor tre vie in Bass-Reflex con woofer da 300 mm, midrange Radial2 da 200 mm e tweeter da 25 mm a cupola morbida. Risponde da 35 Hz a 20 kHz (+/- 3 dB) e ha una sensibilità di 86dB/1W/1m. Notevoli le dimensioni: 750 x 432 x 388 mm. Eccellente la resa timbrica, equilibrata e con una straordinaria presenza di strumenti e voci.

Un piccolo impianto in sola esposizione statica, formato dai diffusori Harbeth 30.1 Cherry, il lettore CD/DAC Saturn-R (con il nuovo DAC Wolfson WM8742) e l'amplificatore integrato stereo Elicit-R da 105 Watt per canale su 8 Ohm.

Diffusore Harbeth Monitor 30.1 Domestic Cherry.
In perfetto British Style e British Sound, questo ottimo due vie è considerato come una versione evoluta del BBC LS5/9. Ha conquistato numerosi Award in tutto il mondo, è equipaggiato con un medio-basso Radial da 20 cm e un tweeter da 25 mm con cupola morbida. Risposta in frequenza 50 - 20.000 Hz (+/- 3 dB), impedenza nominale di 6 Ohm e potenza di pilotaggio minima suggerita di 25 Watt.

Un tris di giradischi Rega.
Da sinistra: Planar 1 - Planar 2 - Planar 3.

Non mancavo le cuffie in sala Jigger, rappresentate dalle ottime Ultrasone con quattro modelli in esposizione: le "Go" e le 480i, 580i, 780i della serie Professional.

Cuffie Ultrasone Professional 580i (a sinistra) e 780i.
Sono due modelli chiusi del tipo "over ear" di differenti caratteristiche. La 580i ha un'impedenza di 32 Ohm per un livello di pressione massimo di 101 dB, range di frequenza 10-22.000 Hz. La 780i invece ha un'impedenza di 35 Ohm, 10-26.000 Hz la risposta in frequenza, la sua membrana da 40 mm è in Mylar-Titanio. Entrambe implementano la tecnologia ULE  (Ultra Low Emission) e hanno un cavo della lunghezza di 2,5 m terminato jack 3,5 mm (viene però fornito anche un adattatore jack da 6,3 mm).

A sinistra una Ultrasone Go, affiancata dalla Professional 480i.
La prima è un modello dinamico chiuso sovra-aurale con trasduttore da 40 mm, impedenza 32 Ohm, range di frequenza 20-22.000 Hz e SPL massima di 96 dB. La seconda è il modello base della gamma Professional.

Astri BQt.
Pannello trappola per i bassi, è un correttore acustico ambientale da arredamento costituito da un pannello quadrato rivestito in tessuto.

Separati da un elemento di ottimizzazione acustica Astri, tre cavi di alimentazione Nordost "Red Dawn" (a sinistra) e cavi di segnale e alimentazione Rega.

Cavi Rega: Couple 2 Interconnect (segnale) e Mains Power (alimentazione).

Un'altro "impiantino" tutto Rega, costituito dall'amplificatore integrato stereo Elex-R da 72 Watt per canale su 8 Ohm, completo di stadio Phono e uscita preamplificatore, giradischi Planar 6 con base principale in schiuma a bassissimo peso, laminatura della base nel nuovo Polaris HPL (laminato ad alta pressione) e braccio RB330. Harbeth P3ESR i piccoli monitor due vie.

La Jigger Atelier del Melià Hotel è un'ampia sala da 120 mq, con in fondo un ambiente laterale di minori dimensioni cui si accede passando attraverso un arco. Qui era ospitato un secondo impianto suonante, formato dai diffusori scandinavi System Audio Pandion 20, l'accoppiata fresca di EISA: amplificatore integrato Marantz PM-10 e lettore Super Audio CD/DAC Marantz SA-10 insieme alla libreria musicale ad alta risoluzione/lettore di rete Melco N1A/2. Cablaggio in questo caso Nordost.

Diffusore System Audio Pandion 20.
È una torre snella a due vie in Bass-Reflex molto elegante, rifinita High Gloss Black. La forma del mobile è rastremata, un accorgimento che combatte l'insorgenza di onde stazionarie all'interno. Risponde da 30 a 25.000 Hz, frequenza di crossover 2100 Hz con taglio del quarto ordine elettrico (24 dB/ottava). Eccellente la componentistica adoperata, parliamo del woofer Scanspeak 15W/4531G10 Revelator da 5,5" e del tweeter D2905/990008 da 28 mm a cupola con guida d'onda. Difficile che un produttore indichi con tanta precisione i trasduttori che impiega, evidentemente nella ditta scandinava si punta sulla trasparenza, non soltanto del suono.

System Audio Pandion 5.
Modello da stand che ricalca l'impostazione estetico-funzionale dei modelli più grandi. Si tratta di un due vie che adopera i medesimi altoparlanti della Pandion 20, risponde da 35 a 25.000 Hz entro 1,5 dB e ha una sensibilità dichiarata di 87dB/2,83V/1m, la stessa del modello superiore.

Diffusori Attivi Bluetooth System Audio Saxo 5 Active.
Integrano un'amplificazione in classe D da 50 Watt. Connettività Bluetooth 4.0 lossless aptX, compatibile con i formati audio AAC (Apple), Wav, MP3 320 kbps. Dispone di due ingressi digitali ottici, uno jack stereo da 3,5 mm e uno stereo RCA, entrambi analogici. Non manca l'uscita per subwoofer.

Diffusore System Audio Pandion 2
Con questo sistemino finisce la rassegna dedicata all'interessante produttore scandinavo. Due vie Bass-Reflex dalle dimensioni di 19x34,5x26,5 cm (Larghezza-Altezza-Profondità), ha una risposta in frequenza dichiarata di 40 - 25.000 Hz e sensibilità di 87dB/2,83V/1m. Il taglio tra i trasduttori Scan Speak (woofer 15W/4531G08 Q113 e tweeter: D2905/990007 Q113) è stato stabilito a 2000 Hz ed è sempre di elevata pendenza: 24 dB/ottava.

A sala completamente piena, con tanta gente anche in piedi, sabato 7 si è svolto un interessante confronto tra musica reale e riprodotta, protagonisti l'impianto e una bellissima arpa. L'esperimento ha dato un risultato sorprendente, il quale testimonia della validità della soluzione proposta. Un invito anche per l'audiofilo medio che, pare, non sia un grande frequentatore di concerti dal vivo.

Alfredo Di Pietro

Segue alla Parte Quinta...


 Print   
Copyright (c) 2000-2006   Terms Of Use  Privacy Statement
DotNetNuke® is copyright 2002-2024 by DotNetNuke Corporation