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 Milano Hi-Fidelity Primavera 2019 - Parte Terza Riduci

SALA AURORA - IL TEMPIO ESOTERICO

Il Tempio Esoterico è una fonte imprescindibile da cui attingere, sicuri dell'attenta selezione fatta tra i migliori marchi del mercato. Presenza costante (e confortante) alla kermesse milanese, ha sede a Catania. L'ampia Sala Aurora, una delle più grandi del Melià Hotel con i suoi 150 mq, ha dato spazio a numerosi oggetti in esposizione statica mentre in una seconda sala comunicante era allestito l'impianto in dimostrazione.

Alcuni si saranno chiesti cosa ci faceva un magnifico pianoforte grancoda Fazioli tra degli oggetti Hi Fi. Forse non è scontato per tutti gli audiofili, ma tra le due tipologie c'è (o dovrebbe esistere) un forte nesso...

Iniziamo la succulenta rassegna con un giradischi DOC, l'Oracle Delphi MkVI.

Tre assi dell'amplificazione marchiati Balanced Audio Technology.

In foto vediamo impilati i preamplificatori VK-53 SE (in alto) e VK-23SE.

Accanto a essi c'era il poderoso amplificatore finale di potenza stereo VK-655SE, configurazione Dual Mono, accreditato di 600 Watt per canale su carico di 4 Ohm.

Direttamente dalla Grecia queste due interessanti elettroniche valvolari.
Si tratta di due amplificatori integrati stereo Tsakiridis, l'Aeolus Plus (a destra) e il Theseus.
Questi, come altri prodotti, sono ascoltabili presso la showroom della bresciana Consound, condotta dal buon Stefano Consoli.

Particolare dell'Aelous Plus.
Si distingue dall'Aeolus per i tubi finali di potenza, i 6550, mentre nell'altra versione troviamo un quartetto di EL 34. Può funzionare sia in configurazione a triodo che a pentodo.

Tre elettroniche EAR Yoshino.
Da sinistra, l'amplificatore integrato stereo 834, il preamplificatore linea (con ingresso Phono opzionale) 868 e l'amplificatore finale di potenza stereo 534.

Amplificatore finale di potenza stereo EAR Yoshino 534.
È un Push-Pull di 50 Watt per canale con otto EL 34 (quattro per canale), tale potenza viene erogata su 4, 8 e 16 Ohm. Dotato di autobias, dispone d'ingressi bilanciati e sbilanciati.

Non potevo certo esimermi dal fotografare le creature della inglese Sugden, marchio di cui sono un fan sfegatato.
Da sinistra, gli amplificatori integrati stereo A21 e A21SE, della serie Signature, seguiti dal più corposo Masterclass IA-4, ammiraglia degli integrati Sugden. Tutti lavorano in Classe A.

Una novità per me questo "impiantino" coordinato della Burmester. Si tratta del Phase 3 Loft Style (mi ricorda il lavoro zappiano Civilization Phase III). Considerato un'estensione delle tradizionali linee di prodotto del marchio, strizza l'occhio alle più recenti tendenze sullo stile di vita moderno ed è composto dall'All-in-One digitale 161 e i diffusori B15. Il 161 All-in-One è tecnologicamente basato sul 151 Music Center, ma offre un amplificatore di potenza integrato.

La morsettiera del diffusore Burmester B15.

Diffusore Vienna Acoustics "The Music" della serie Klimt, ennesima creatura di Peter Gansterer che fa uso del famoso concentrico da 18 cm.

Vista posteriore del The Music, con il meccanismo che permette la rotazione secondo l'asse verticale del modulo ospitante il concentrico.

Passiamo alla Electrocompaniet, brand norvegese che conta un buon numero di estimatori in tutto il mondo.
Sulla destra vediamo l'amplificatore integrato stereo ECL 6 High Performance, accanto un'elettronica Lumin.

Ancora oggetti Burmester, questa volta dalle luccicanti cromature, una vera gioia per la vista, oltre che per l'udito.
Da sinistra, l'amplificatore integrato stereo 032, CD Player 061 e lo stupendo amplificatore finale di potenza stereo 956 MK2. Tutti della Classic Line.

Amplificatore finale di potenza stereo Burmester 956 MK2 Classic Line.
Offre un fattore di smorzamento molto alto e un tempo di salita estremamente breve per erogare correnti elevate. Il cablaggio interno, per alimentare gli stadi d'uscita e trasferire i segnali ai morsetti di collegamento degli altoparlanti, è costituito da un filo di rame ad alta purezza da 10 mm. Maniacale è la cura messa nel costruire quest'elettronica.

Vista posteriore del Burmester 032.

Diffusori Burmester B18.
Sono sistemi che vedo per la prima volta. Esteticamente molto curato, il B18 è un Bass Reflex a 2 vie e mezzo. La riproduzione delle alte frequenze beneficia di un tweeter "Ring Radiator" realizzato appositamente per Burmester, mentre i driver per le medio-basse sono derivati dall'altoparlante compatto B10.

Si cambia marchio e look con le originali Egglestone Works Camilla Signature Special Edition.

Diffusori Burmester BA71.
Un'altra pregevole elettroacustica della Burmester è questa torre piuttosto alta e piena di driver, ben otto, così distribuiti: quattro woofer identici caricati in Bass Reflex, due per la gamma medio-bassa caricati in un volume sigillato, un nuovo tweeter Air Motion Transformer (AMT) e un altro aggiuntivo sul pannello posteriore che può essere regolato per adattare il suono ai gusti individuali o all'acustica della sala d'ascolto.

Il preamplificatore Burmester 808 MK5 con la sua unità di alimentazione.

Un altro pezzo da 90 Burmester, si tratta dell'amplificatore finale di potenza 911. Derivato dal 909 è noto tra gli audiofili per la sua prestanza e per l'eccellente risoluzione spaziale.

Una coppia di diffusori di sicura originalità, i GoldenEar Technology Triton Reference, elettroacustiche dalla ricercata concezione. I nuovi driver attivi ellittici a bassa frequenza da 62"x10" sono il cuore del subwoofer amplificato incorporato. Hanno il 40% di area in più rispetto agli attivi utilizzati nei Triton, oltre a una bobina mobile di diametro maggiore e una struttura magnetica ancor più massiccia che utilizza anche la tecnologia proprietaria Focused Field.

Facciamo un piccolo passo indietro e diamo un'occhiata al nutrito parco connessioni del Burmester 808 MK5.

Due modelli di diffusore più "umani" sono gli Acoustic Energy AE309 e i più piccoli AE109.

Un tavolo apparecchiato per i palati più fini, costituito da due portate di alta cucina: il preamplificatore Phono MM/MC Manley Steelhead RC e le "scatole da scarpe" Falcon Acoustic LS3/5a Monitor.

Il correntoso amplificatore finale di potenza Plinius SA-103.

Tra tanti oggetti in esposizione statica non poteva mancare un impianto fatto e finito ma soprattutto (ben) suonante. Me l'ha gentilmente illustrato il buon Tony Pedalino: giradischi Kuzma Stabi S, il nuovo convertitore D/A Lumin D2, preamplificatore due telai Cary Audio SPL-05, preamplificatore Phono Manley Steelhead (con alimentazione separata), amplificatori finali di potenza Manley Neo-Classic Design Tube Monoblock 250, diffusori Vienna Acoustics "The Kiss". Lo Stabi S era completo di due bracci, uno da 12" (Stogi S 12) con testina Benz Wood e l'altro uno Stogi cardanico con fonorivelatore Benz Silver. Cablaggio interamente Straight Wire.

Sorgenti ed elettroniche.

Amplificatore finale di potenza Manley Neo-Classic Design Tube Monoblock 250.

Quest'anno l'importatore catanese ha voluto arricchire il suo setup con una vecchia gloria, foriera d'intense (e malinconiche) suggestioni analogiche, il registratore "Reel-to-Reel" due tracce Teac A-7300RX.

 

 

SALA AMBRA 2 - THE SOUND OF THE VALVE

(ORGANIZER MILAN & ROME HI-FIDELITY)

Cavallo vincente non si cambia. Anche in quest'edizione Stefano Zaini ha voluto esporre la stessa catena dell'anno scorso, con qualche piccola variazione. Il motivo è tutto sommato intuibile: è una di quelle che meglio incarna la sua filosofia di riproduzione sonora. Presenti quindi il preamplificatore linea due telai Notorius, lo stadio Phono MM/MC Hibernaculum, amplificatori finali di potenza mono Magnificent 808 (con valvole finali 808 RCA), amplificatori finali di potenza a stato solido "Why not" 125 FA/250 FA e diffusori a dipolo Quasar, gestiti dal Samson S-3-way, un crossover attivo Stereo/Mono.

Elettroniche e sorgenti.

Diversamente dalla scorsa edizione mancava però il giradischi Air Bearing Reference Turntable, sostituito dal lettore CD a tubi AH! Njoe Tjoeb 4000. Presente anche una vecchia gloria, il registratore a bobine Revox PR 99.

Diffusori dipolari The Sound Of The Valve Quasar.

 

 

SUITE

 

 

ARCHÈSOUND - FABER'S CABLE - SOUND BY HARI

SUITE 115

Tre diverse realtà abitavano la Suite 115, unite in nome del buon suono con oggetti realmente High-End.
Archèsound, distributore per l'Italia di Goldmund Intl., era presente con l'Hub Mimesis 11, preamplificatore Phono Mimesis PH3.8 Nextgen e le straordinarie casse Satya. Sound by Hari portava l'eccellente giradischi Vertere The Record Player RG-1 Reference Groove, dotato di testina Top Wing (in esposizione anche un giradischi Thorens TD 2035). La Faber's Cable, infine, si occupava del cablaggio.

Giradischi Vertere The Record Player RG-1 Reference Groove.
Un fuoriclasse tra i giradischi analogici, nel contesto dell'impianto ha mostrato eccellenti doti dinamiche e di lucidità sonora.

 

 

AUDIO ANALOGUE - ESSE QUADRO

SUITE 117

Un altro felice gemellaggio nella Suite 117 tra due nomi dell'Hi Fi nostrana, parliamo di Audio Analogue, con i suoi bellissimi oggetti, e la Esse Quadro diffusori. L'impianto in dimostrazione al momento del mio ingresso era costituito dal preamplificatore Bellini Anniversary, due amplificatori finali di potenza stereo Audio Analogue Donizetti Anniversary messi a ponte, eroganti la bellezza di 1000 Watt cadauno su 8 Ohm, il "vecchio" lettore CD/ DAC Maestro 192-24 SE, diffusori Esse Quadro 223. Cablaggio Airtech, sempre di produzione del marchio toscano.

Le elettroniche Audio Analogue, dal sicuro fascino Hi-Tech.

Lo dicevo nell'editoriale introduttivo: la mostra di Zaini è un'importante vetrina di oggetti noti ma anche di rimarchevoli novità, come questo AADAC, presentato in anteprima mondiale dalla Audio Analogue. Sarà disponibile per l'acquisto tra un mese circa.

Diffusore Esse Quadro 223.
New entry al Milano Hi-Fidelity la Esse Quadro, giovane azienda fondata a Trieste nel 2015 da Salvatore Spatafora che sviluppa internamente tutte le fasi dei suoi progetti, dallo studio del design e della linea, alla costruzione del mobile; dalla scelta e assemblaggio dei componenti alla progettazione del filtro.

Particolare del medio a cupola, tipologia di altoparlante oggi molto poco adottata nei diffusori.
Si tratta di un sistema a 3 vie 3 altoparlanti caricato in Bass Reflex anteriore. 88 dB/2.83V/1m la sua sensibilità.

Impedenza nominale 8 Ohm (minima dichiarata 5,90 Ohm). Risponde in frequenza da 31 Hz a 25 kHz (+/- 3 dB). È equipaggiato con un tweeter da 28 mm in seta, midrange da 76 mm a cupola e woofer da 235 mm (8,5") con membrana in fibre naturali.
Presenti sulla placca portacontatti due controlli di livello per medi e alti.

In esposizione statica su un tavolino laterale le piccole Esse Quadro L'Una 146, poste ai lati dell'amplificatore intergrato Audio Analogue Puccini Anniversary. Al ripiano inferiore c'è il preamplificatore Phono MM/MC AAphono, ultimo nato della linea PureAA. Ai lati vediamo il modello intermedio della gamma Esse Quadro, il L'Una 177.

Diffusore Esse Quadro L'Una 177.

 

Vista interna del Puccini Anniversary.

 

Alfredo Di Pietro

 

Segue alla Parte Quarta...


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