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venerdì 17 maggio 2024 ..:: Milano Hi Fidelity 2017 - Parte Quinta ::..   Login
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 Milano Hi Fidelity 2017 - Edizione Primaverile - Parte Quinta Riduci

TEKTRON

Ne ha fatta di strada la Tektron del gentilissimo Attilio Caccamo. Nata nel 1990 come ditta che si occupava della revisione e vendita di radio vintage, si è costantemente evoluta nel tempo. Oggi annuncia di essere l'unico distributore per i tubi KR, condensatori Auricap, cavi Audience, del trattamento per CD Auric Illuminator, dei diffusori Audience nonché rivenditore autorizzato dei trasduttori Supravox in Italia.

La consueta vasta scelta di valvole sul banco della Tektron. All'avventore, Attilio Caccamo non manca mai di dispensare i suoi consigli.

Piedini e accessori.
L'Eichmann Express Power AC Enhancing Cable è un cavo di alimentazione basato sul controllo della risonanza meccanica per eliminare indesiderati contaminanti. L'alluminio estruso cablato nel percorso di alimentazione serve proprio a questo scopo, dissipando meccanicamente risonanze e indesiderati disturbi in alta frequenza.

 

 

PIANO +1

SALE

 

 

AUDIO GRAFFITI

Un impianto di sicuro fascino quello presentato dalla cremonese Audio Graffiti, anche quest'anno ospitata in Sala Acquamarina. La Viva Audio faceva la parte del leone, con il lettore CD Numerico, il preamplificatore New Linea, i finali di potenza monofonici New Aurora, i diffusori Allegro e Agile (ascoltati in alternanza) e il lettore digitale NADAC con meccanica di trasporto North Star Design Magnifico. Cablaggio MIT.

Il tweeter "ribbon" delle Viva Allegro, un sistema di notevoli dimensioni a tre vie dalla sensibilità di 97 dB/2,83 V/m. È equipaggiato con un woofer da 38 cm, un midrange caricato a tromba e un tweeter a nastro. Raffinato nei particolari costruttivi, ha un mobile costruito a mano in compensato di betulla baltica di alta qualità, atto a fornire fornire la giusta rigidità meccanica. I piedi sono in ottone massiccio con imbottitura in feltro naturale, utilizzati per favorire l'accoppiamento al pavimento. Le griglie sono parte integrante del sistema degli altoparlanti in quanto contengono i filtri acustici necessari.

Amplificatore finale di potenza Viva Audio Aurora.
Single Ended con triodi a riscaldamento diretto (una valvola 211 e tre 845), funzionamento in pura classe A senza controreazione per un'ineguagliabile purezza timbrica.

Diffusori Viva Audio Agile.
Sono il modello d'ingresso della gamma Viva, a seguire le Allegro e due grossi sistemi a tromba (monumentali le "Master Horn"). Si tratta di un sistema da stand due vie e mezzo delle dimensioni di 250×410×460 mm (300×460×1080 mm comprensivo di stand). Monta due woofer da 12 cm e un tweeter a cupola rovesciata. Frequenze di crossover 100 Hz e 2000 Hz, sensibilità dichiarata di 88 dB/2,83 V/m.

 

 

AUDIO REFERENCE

Nella sala della Audio Reference è stato possibile ascoltare uno dei suoni più lucidi, ricchi di particolari e trasparenti dell'intera mostra. Questo grazie a un setup di altissimo livello e alle fantastiche Rockport Atria 2.

Le elettroniche presenti in sala, che davano voce alle due Rockport Technologies, erano il finale di potenza Pass Labs X250.8, preamplificatore Takumi K-10 di Rober Koda, meccanica di trasporto digitale CD/SACD EMM Labs TX2 più convertitore DA2 (sempre EMM Labs), mediaplayer Aria della DigiBit. Sorgente analogica J.A Mitchell con braccio SME M29R e testina Soundsmith Zephyr MIMC Star. Il preamplificatore Phono era il Bryston MM/MC BP-2 con alimentazione separata PS3. Cablaggio The Gryphon. Un condizionatore di rete Isol-8 si occupava di fornire corrente pulita a cotanto impianto.

Diffusore Rockport Technologies Atria 2.
Evoluzione del modello Atria, ha una maggior sensibilità del suo predecessore grazie a una nuova guida d'onda che carica il tweeter. Promette anche una dispersione più uniforme e una miglior integrazione dei driver. Impressionante la sua prestazione in quanto ad accuratezza e spazialità. Davvero a un soffio dalla perfezione...

Un impianto collaterale faceva bella mostra di se con l'amplificatore integrato Gryphon Diablo 120, CD Player Bryston BCD-3, diffusori Audio Physic Avanti e cablaggio Kimber Cable (Monocle e KS).

 

 

EXTREME AUDIO - RIVIERA

Non me ne vogliano gli altri operatori, ma credo che la sala di maggior attrattiva dell'intera mostra era la Aurora Suite, per i monumentali diffusori Sigma Acoustics MAAT e per le nuove elettroniche "Riviera" di Luca Chiomenti. Costituenti della catena, oltre alle MAAT, il CD/SACD Player Accuphase DP-720, il prototipo operativo (definitivo sotto certi aspetti circuitali) del preamplificatore due telai che verrà presentato al prossimo Munich Hi-End e i bellissimi finali di potenza Riviera AFM-50.

Diffusori Sigma Acoustics MAAT Classica.
Sono nati nel 2016, dopo un tre anni di gestazione. Si è partiti dalla costruzione dei driver, ognuno sinergico con l'altro, per ottenere un target di 100 dB di sensibilità, necessari per avere un bell'impatto dinamico. Si è lavorato soprattutto sul parametro della musica vera come vibrazione percepita da tutto il nostro essere. Una direzione opposta rispetto alle cuffie, dove c'è un suono che arriva alle orecchie ma non delle vibrazioni che vengono percepite da tutto il corpo. Nella cuffia sembra mancare qualcosa che invece esiste nella musica reale, dove l'energia investe tutto il nostro fisico, coerentemente con la quantità di suono emesso.

Il dato dei 100 dB di sensibilità è stato cercato per avere microdinamica e macrodinamica. Secondo Aldo Zaninello, questo è il parametro fondamentale da ricostruire con una certa importanza nelle percussioni e nel pianoforte. Con l'odierna tecnologia, i piccoli driver possono fare "miracoli" però mai trasmettere quel senso di energia. Nella riproduzione di un qualunque gruppo musicale si può raggiungere un alto grado di veridicità timbrica, ma non sempre il coinvolgimento fisico. Le MAAT sono in grado di darlo. Il nostro corpo ha dei sensori che percepiscono la musica vera e la mettono in memoria, questa poi ci rimane come parametro ogni volta che andiamo a giudicare un brano riprodotto o un disco. Il costo di ua coppia di MAAT va dai 157.000 euro ai 220.000 euro, a seconda della finitura.

Il lavoro compiuto sulle MAAT è il frutto di quindici anni di ricerca tecnica. È prevista una produzione di quindici coppie, numero basato sulla quantità di driver costruiti, per quindici fortunati possessori che se le potranno permettere. Tecnicamente, questi imponenti sistemi sono un tre vie/nove altoparlanti, Bass Reflex, dalla sensibilità di 102 dB/2,83 V/m e un'impedenza lineare di 8 Ohm. Davvero notevoli le dimensioni e il peso: 58 x 205 x 90 cm (LxAxP) e 300 kg ognuna. Gli altoparlanti sono "custom", costruiti su specifiche, con tolleranze strettissime e non derivati da modelli di serie, solo in questo modo è stato possibile creare una perfetta sinergia tra loro. I due woofer da 42 cm, degli Scan Speak di ultima generazione serie Revelator, hanno la membrana in fibra di carbonio e vernice speciale per quel consolidamento strutturale neessario per abbattere le risonanze di Break-Up. Di grandi dimensioni è la bobina mobile, mossa da un doppio equipaggiamento magnetico.

Per la gamma medio-bassa e medio-alta, dai 500 Hz ai 2.000 Hz, le MAAT si affidano a un array di cinque midrange, quattro anteriori e uno posteriore, assicurando un'ottimale ambienza. La velocità di risposta ai transienti è estrema, come la precisione nella ricostruzione dei dettagli. I cinque midrange Accuton sono i partner ideali dei due tweeter AMT di Heil, che si spingono fino ai 30.000 Hz. Questi trasduttori sono montati su una struttura verticale mobile motorizzata, quindi controllabile tramite telecomando, in modo da adattare comodamente seduti e a orecchio la risposta temporale nel proprio ambiente d’ascolto. Si creerà così con un'emissione perfettamente coerente con i midrange. Il risultato è una scena acustica riprodotta in modo assolutamente omogeneo e priva di scalini. Inoltre, al variare del punto di ascolto, non corrisponde alcuno spostamento dell’immagine musicale, la quale rimane perfettamente centrata.

Non meno interessante la nuova gamma di elettroniche "Riviera", partorita dalle capacità progettuali di Luca Chiomenti.
È una nuova iniziativa, pensata e concepita in maniera diversa, meno artigianale e più "industriale", nel senso che i vari esemplari sono producibili in serie e non pezzi unici su misura. Si tratta di prodotti che hanno alcune caratteristiche fondamentali, che potremmo definire esclusive. Dice Luca Chiomenti. "Non mi risulta che sul mercato ci siano apparecchi che abbiano, contemporaneamente, una circuitazione ibrida con tutti e tre i dispositivi (Valvole, Transistor, MOSFET) e che funzioni in classe A con zero feedback". Il marchio Riviera nasce con cinque elettroniche, è opportuno citare prima le due dedicate alle cuffie perché è da quelle che è partita l'idea di questa nuova serie: L'AIC-10 e l'AFC-10. Il primo è un amplificatore integrato che eroga 10 Watt per canale in classe A, ha pure delle uscite per diffusori poiché in questa classe di funzionamento (purché sia "vera"), con quella potenza si possono pilotare un buon numero di diffusori in ambiente domestico. Un prodotto che non esisteva assolutamente in commercio è il finale di potenza AFC-10 che, come l'AIC-10, dispone di morsetti per il collegamento di diffusori. "Riviera vuole produrre oggetti di livello decisamente alto" afferma Silvio Delfino, collaboratore del marchio, "che andranno quasi sicuramente in un impianto di pari livello. È molto probabile che chi ascolta in cuffia non voglia rinunciare a sentire il suo giradischi, il suo preamplificatore e DAC di livello "top". Ecco allora che la soluzione più semplice è prelevare il segnale da inviare all'AFC-10 dal proprio preamplificatore, senza cambiare continuamente cavi per collegare le varie sorgenti". Il concetto insomma è usare il proprio sistema "bello". Gli altri tre apparecchi a catalogo sono il preamplificatore linea monotelaio APV-01, il finale di potenza monofonico da 50 Watt AFM-50 (suonante in sala con le MAAT) e l'amplificatore integrato stereo da 35 Watt per canale AIS-35. Tutti ibridi in classe A e senza controreazione.

Amplificatore finale di potenza monofonico Riviera AFM-50.
Eroga 50 Watt su carico di 8 Ohm, privo di sistemi di limitazione della corrente, non teme i carichi più complessi. Pensato anche per l'uso in sistemi multiamplificati, prevede all'ingresso dei filtri, disinseribili, per realizzare la multiamplificazione passiva assistita. Dispone di un ingresso bilanciato e uno sbilanciato. I tre dispositivi usati insieme, valvole, transistor e MOSFET, per gestire la potenza, sono usati in un modo non proprio usuale. Lo stadio finale, per esempio, non rincorre bassissimi valori d'impedenza d'uscita, ma ha 0,5 Ohm, come un valvolare. Tutta la gamma Riviera è stata presentata in anteprima alla manifestazione milanese, in attesa del lancio ufficiale in occasione della fiera di Monaco.

L'interno dell'AFM-50

Preamplificatore valvolare KIOM Special Audiophile VF3.
Presente al Milano Hi Fidelity in veste di prototipo operativo (non definitivo nell'aspetto estetico), verrà presentato all'imminente Munich Hi-End. Tutti i prodotti Riviera, afferma con orgoglio Luca Chiomenti "sono pensati, concepiti, progettati, realizzati dall'inizio alla fine in Italia da aziende italiane".

L'unità di alimentazione del VF3

Per terminare la visita in questa fantastica sala, ammiriamo (in sola esposizione statica) questo sistema della Sigma Acoustics by Extreme Audio: l'Orchestra 2.3.

 

 

THE SOUND OF THE VALVE - OUDIMMO

Le atmosfere "dark" sono le predilette dall'organizzatore della mostra Stefano Zaini. Nella Sala Ambra era rappresentata la sua azienda "The Sound Of The Valve", dove suonavano degli inediti diffusori a dipolo.

Diffusore The Sound Of The Valve Quasar.
È un dipolo, equipaggiato con quattro woofer da 38 cm. Il medio, velocissimo, è un Lowther con magnete in AlNiCo 3, il tweeter è a nastro. La sua sensibilità è di oltre 100 dB/2,83 V/m.

Dispositivi passivi di ottimizzazione acustica del marchio Oudimmo.

Due vecchie glorie in vendita: i sistemi Bose 901.

 

 

PIANO +1

SUITE

 

 

ARCHÈSOUND

Archèsound è distributore per l'Italia di Goldmund Intl. Nasce dall'incontro di tre amici, appassionati da sempre di musica e audio. Persone con le idee molto chiare, visto che hanno scelto di distribuire nel nostro paese un marchio d'eccellenza. L'impianto presentato era tutto Goldmund per la parte elettronica: Universal Player Eidos 17, preamplificatore con trasmettitore Wireless incorporato Mimesis 11, i poderosi amplificatori finali di potenza Telos 360. I diffusori erano invece gli ATC 20 Super Linear Magnet System.

Diffusori ATC 20 Super Linear Magnet System

 

 

AUDEUS

Nella suite Audes, non solo elettroacustiche ma anche elettroniche ATC. A pilotare - egregiamente - una coppia di SCM 19 c'erano il preamplificatore/CD Player CDA2, finale di potenza P1 e il preamplificatore CA2 MK 2. Il giradischi era un Souline Dostoyevsky DCX. L'ultimo album di Adele è stato monitorato proprio con diffusori ATC.

 

 

AUDIOPLASMA

Audioplasma di Diego Andreoli presentava un diffusore che, dismessi i grossi sistemi a tromba e alta efficienza, rientrava nella più accessibile categoria dei monitor da stand: l'Acapella Fidelio 2 MKII. La sua sensibilità è di 87 dB/2,83 V/m, impedenza nominale di 8 Ohm. Monta due mid-woofer in configurazione D'Appolito con un tweeter (MTM). Gli altri elementi della catena erano il giradischi Dr. Feickert Blackbird con braccio Reed 3P, preamplificatore Music Culture 611 Reference con pre Phono MC, finale di potenza Music Culture 812. Cavi e supporti erano marchiati BlackAudio.

Preamplificatore Music Culture 611 Reference.
Si distingue per i valori di distorsione estremamente bassi, intorno allo 0,0003%. Nel pannello posteriore sono alloggiati i connettori per un buon numero d'ingressi e uscite. Sei ingressi linea sbilanciati RCA, uno sbilanciato e uno bilanciato XLR per il Phono MC. Sei anche sono le uscite, quattro sbilanciate e due bilanciate.

Amplificatore finale di potenza stereo Music Culture 812

La bella standista di Audioplasma

 

 

CLEF AND NOTE

Clef and Note è il marchio dell'associazione MOB per quanto riguarda l'intrattenimento musicale. Attraverso il suo sito mette a disposizione degli iscritti diversi servizi che vanno dalla semplice informazione su come risolvere problematiche dell'impianto, fino alla realizzazione di registrazioni di eventi musicali, passando dalla realizzazione di master e di rimasterizzazioni di album. La Clef and Note è in grado di effettuare registrazioni interamente analogiche e/o completamente digitali.

La sua filosofia di base sta nel prediligere la registrazione analogica, per questa impiega registratori a bobine, console audio per la realizzazione di nastri ed LP. Tra i servizi forniti ci sono quelli di creazione vinili personalizzati, trasferimento musica su bobine, trasferimento musica su musicassetta e digitalizzazione di bobine, musicassette o LP a CD o file audio.

 

 

DOLCEVITA

Dolcevita, azienda salernitana di Scafati, si dedica alla progettazione e produzione di sistemi d'altoparlanti dall'aspetto un po' naïf. Cardini della sua filosofia sono la buona sensibilità e l'utilizzo di driver largabanda, aiutati in alto e in basso da tweeter a tromba e speciali unità per bassi. Suo emblema è proprio il modello Dolcevita, costituito da un driver a banda larga, single o dual cone, non filtrato e un H-tweeter per le frequenze oltre i 6000 Hz, con risposta estesa in banda ultrasonica, dotato di controllo di livello, di varie opzioni e tecnologie, sostituibile dall'utente. A completare il tutto abbiamo un'unità specializzata per la riproduzione delle frequenze al di sotto dei 150 Hz (non un subwoofer). La potenza di pilotaggio necessaria è 10 Watt, 90 dB/1 W/1 m la sensibilità minima.

Il modello "Volare" (la coppia visibile in foto sui supporti) offre ben ottanta combinazioni possibili. Utilizza un altoparlante a banda larga da 8", opzione single o dual cone con controllo di livello per le frequenze medio-acute. Tre sono le tecnologie di H-tweeter implementate e quattro le colorazioni disponibili, anche in combinazione bicolore. In sala era pilotato dal nuovo amplificatore per cuffia/diffusori Riviera AIC-10 di Luca Chiomenti e il lettore Blu-ray Philips BDP9700/12 Fidelio.

Diffusore Dolcevita Susi.
Ogni coppia è diversa da tutte le altre, disponibile su richiesta con colorazione su specifica del cliente. La Main Unit è un trasduttore a banda larga dual cone di origine PRO da 12", dotato di controllo di livello sulle medio-acute. Anche in questo caso ci sono molte opzioni di H-tweeter disponibili, sempre con controllo di livello. La sua tipologia è "Open Baffle", come quella implementata dalla corposa unità bassi, dotata di ben 8 Woofer da 10". Esclusivo è il suo sistema a "W" in quattro camere separate, che promette una risposta estesa fino a 16 Hz. La taratura delle Susi è fatta su specifiche e ambiente d'ascolto del cliente.

Diffusore Dolcevita Single.
Un sistemino davvero minimale con un altoparlante a banda larga da 6", caricato con un esclusivo accordo RJ. Tre le tecnologie di H-tweeter opzionali disponibili, con controllo di livello, e quattro le colorazioni disponibili.

 

 

FLETCHER & MUNSON LOUDSPEAKERS

Fletcher & Munson Loudspeakers, un nome che richiama alla mente le curve isofoniche ma che è invece quello di un produttore di diffusori. Il suo motto è "Take your time. Take your experiences". La denominazione non è casuale, ma è emblematica dell'attenta modellazione della risposta in frequenza, in accordo alle curve isofoniche sintetizzate nel 1933 da Harvey Fletcher e Wilden Munson, poi aggiornate dagli studiosi Davidson e Robinson.

Presentava il diffusore da pavimento Model "T", della serie Orator, una torre a due vie con topologia Linkwitz-Riley ad azione progressiva del crossover. La cella dedicata al tweeter è del quarto ordine, a circuitazione interamente bilanciata, separata da quella del woofer. Questo sistema viene tarato a coppie dalla ditta e implementa la compensazione dell'impedenza per un miglior adattamento del carico visto dall'amplificatore.

I driver impiegati in questo sistema Bass Reflex sono un woofer da 8" con membrana in polpa di cellulosa e sospensione in gomma, in abbinamento con un tweeter da 1,1" con cupola in seta trattata, suporto e bobina mobile in alluminio. Il magnete è in Neodimio. La risposta in frequenza dichiarata è leggermente diversa per la versione Studio Monitor: 26 Hz - 20.000 Hz, contro i 24 Hz - 20.000 Hz di quella "Home". 89 dB/2,83 V/m la sensibilità media.

 

Alfredo Di Pietro

 

Segue alla Parte Sesta...


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