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jueves, 28 de marzo de 2024 ..:: Milano Hi Fidelity 2017 - Parte Prima ::..   Entrar
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 Milano Hi Fidelity 2017 - Edizione Primaverile - Parte Prima Minimizar


 

 

 

Non può che ricevere un plauso una mostra che resiste agli anni, grazie alla perseveranza del suo creatore Stefano Zaini. La prima edizione della rassegna audio solo due canali, cui fu dato il nome di Milano Hi End, si svolse nel marzo 2000, precisamente nei giorni 4 e 5 del mese. La storia parla di un'iniziativa che una serie di ditte del settore prese nel 1999, dopo essersi riunita dietro un tavolo. Le idee erano chiare sin dall'inizio: solo Hi Fi stereofonica, niente televisori e Home Theater. Nel 2013 cambia nome in Milano Hi Fidelity, per comunicare con maggior immediatezza all'uomo della strada il suo orientamento, i contenuti rimanevano gli stessi ma si perdeva quell'aura di olimpicità, per alcuni d'incomprensibilità, data dall'altisonante appellativo. Nello stesso anno, edizione autunnale, ci fu un'altra importante svolta, la location smise di essere il Centro Congressi Jolly Hotel di Assago Milanofiori, diventando quel Centro Congressi Ata Hotel Quark che era stato per tanti anni teatro del Top Audio/Video. Il più grande audioshow italiano si concesse una pausa di riflessione, annunciò uno slittamento al 2014, dovuto alla difficile congiuntura economica e di mercato già in atto da alcuni anni nel settore. Questo almeno era quanto si poteva leggere in un comunicato ufficiale. Il TAV invece non si farà nemmeno l'anno dopo. Ne sono ormai passati quattro dal quel triste 2013 ma la gloriosa kermesse non ha più dato segni di vita. Ironia della sorte, la mostra di Zaini, ancora viva e vegeta, si appropria di quegli spazi che furono per tanti anni del Top Audio/Video.

 

Sembra allora un "miracolo" se il pavese di ferro sia riuscito a far sentire la sua voce, nonostante le nubi della congiuntura economica e di mercato non si fossero diradate, anzi... È una bella rivincita, lo può dire forte, visto l'ostracismo che lui stesso ha dovuto subire da parte del "dominus" delle mostre italiane. Sabato 2 e domenica 3 aprile 2016 si salutò una nuova stagione, dove l'immarcescibile Zaini superò di slancio una nuova avversità, l'Atahotels annunciava la chiusura di otto alberghi, di cui ben cinque nella capitale lombarda: l’Hotel Executive, il Residence De Angeli, il Residence Ripamonti, il Quark Hotel e il Residence Class. Scompaiono mostre e alberghi ma lui è sempre in piedi, con rinnovato entusiasmo prosegue imperterrito il suo percorso avviato diciassette anni fa. La nuova sede è lo splendido Hotel Meliá di Milano, a un tiro di schioppo da Piazzale Lotto, in una zona ben servita, con la metropolitana a due passi. Se al popolo degli appassionati nostalgici un po' dispiace aver lasciato il Quark, com'era dispiaciuto aver abbandonato il Jolly, bisogna ammettere che l'audioshow ha tanto guadagnato in termini di eleganza e decoro, lasciandosi alle spalle una struttura in via di fatiscenza. Sarà il "fruscio di scopa nova", sarà che nonostante i quasi sessant'anni che mi porto sulle spalle la mia passione non è arretrata di un centimetro, ma anche questo terzo appuntamento mi è parso memorabile. Si mette l'accento in alcune critiche, non certo benevole, che le rassegne audio troppo spesso sono uno sfoggio di lusso, l'esibizione d'impianti milionari preclusi ai più.

 

Mi spiace dirlo ma è una visione parziale, parecchio ristretta della realtà e farebbe bene chi formula questi giudizi a riflettere un po' di più. Gli consiglio di mettersi a cavallo di un drone per guardare le cose un po' più dall'alto. Dovrà allora prendere atto che in una mostra come il Milano Hi Fidelity, ad oggi la più grande e prestigiosa tra le nostrane, si è potuto vedere sia il "Chip Amplifier" da meno di cinquanta euro, per esempio lo Sure AA-AS32157 basato sul Tripath TA2024, che i monumentali diffusori MAAT della Extreme Audio da 157.000 euro. Due estremi che comprendono un mondo con "cinquanta sfumature di grigio", un'Hi Fi dalla scelta enorme quanto diversificata, accessibile alla pratica totalità delle tasche. È, in buona sostanza, l'evoluzione che ha subito nel tempo anche l'approvvigionamento dei contenuti musicali. Al netto del fenomeno, esecrabile quanto diffuso, del download illegale, oggi c'è il "trend" emergente dello streaming, il quale mette a disposizione dell'appassionato immense librerie musicali per delle cifre esigue, o addirittura gratis se ci si accontenta di una qualità così così. Vedi Spotify. Ma diamo campo libero ai contenuti, che anche in questa ventiduesima edizione sono stati ottimi e abbondanti. Sono tante le ragioni per cui ancora oggi è interessante visitare una mostra come questa. Da ormai dieci anni faccio reportage di audioshow, con particolare attenzione alla rassegna di Stefano Zaini. Sapete, ho iniziato proprio con questa nel 2007 e il primo amore non si scorda mai... Se anche questa volta riuscirò a rendere l'idea di un'esaustiva passeggiata tra spazi espositivi, sale e salette, informando il lettore con foto e didascalie, potrò ritenermi soddisfatto.

 

 

 

PIANO -1

SPAZI ESPOSITIVI

 

 

 

 

ABEAT

Secondo un sondaggio della rivista Jazzit, mirato a raccogliere le opinioni dei suoi lettori, l'etichetta Abeat si è classifica al primo posto. La stessa rivista si è impegnata in una selezione dei cento migliori CD Jazz dell'anno, individuati tra le etichette di tutto il mondo. Abeat è risultata la seconda con ben cinque produzioni del 2010, dietro solo alla ECM e a pari merito della tedesca ACT.

Per la gioia degli appassionati di Jazz c'è questo "Trio M/E/D", eletto disco dell'anno. Riunisce tre grandi musicisti della scena mondiale: la pianista Rita Marcotulli, il contrabbassista Palle Danielsson e il batterista Peter Erskine. Questo lavoro suggella una storia di collaborazione, approdata a questo "live in Genova".

Altri due album eccellenti, musicalmente e tecnicamente. Il primo è "Emanuele Cisi Featuring Eric Reed - Clear Days, Windy Nights"; Steppin' Out" del Roberto Olzer Trio il secondo, eletto miglior disco strumentale dell'anno 2013, anche in virtù dell'altissima qualità di registrazione.

 

 

AUDIO VIDEO TEAM

Rocco Patriarca, simpatico redattore di Audioreview, m'illustra le ultime novità della prestigiosa rivista. È stata resa disponibile al pubblico la nuova "release" del software Audio for Windows, si chiama LDS, acronimo di Loudspeakers Design System e rappresenta l'evoluzione del precedente Software. È liberamente scaricabile in versione "demo", quindi con qualche limitazione, dal sito della rivista. Seguirà il rilascio della versione completa, la quale integra una libreria di altoparlanti che Gian Piero Matarazzo e altri collaboratori stanno cercando di arricchire sempre più.

È importante sottolineare che la casa editrice è oggi attivissima con un "magazine" ricco di argomenti, prove, anche nel settore del "Car Audio". Secondo la tendenza del momento si parla molto dei servizi di "streaming musicale", sviscerando l'attualità audio e il mercato della musica. La nuova nata Audiogallery, costola di Audioreview diretta da Andrea Della Sala, era già stata presentata nella scorsa edizione del Milano Hi Fidelity. Si tratta di una rivista parallela ad AR e che con questa s'interseca dal punto di vista editoriale.

 

 

AXIOMEDIA

Axiomedia è da anni distributore di diversi marchi nel campo audio. Il suo "modus operandi" si basa su un'attenta analisi di mercato, viene così scelta la migliore componentistica. Ogni prodotto viene attentamente controllato, sia meccanicamente che elettricamente, in un rigoroso processo di "quality check". L'azienda nasce nel lontano 2003 grazie alle capacità imprenditoriali di Gioacchino Ballo. In questa edizione della kermesse milanese annuncia un'importante novità: la nascita di Axiolab. Ne parleremo più diffusamente quando visiteremo la sala a lei dedicata.

Due amplificatori Sure in classe D. A destra vediamo l'AA-AC11158, modello basato sul chip TDA7498. È dotato di un case in alluminio anodizzato nero, la regolazione del volume è digitale tramite encoder rotativo. Dispone d’ingresso Bluetooth, TOSLink e uscita per Subwoofer. Viene fornito al cliente incluso di telecomando e alimentatore Mean Well di alta qualità. A fianco c'è il più piccolo AA-AS32171, sempre un classe D ma di minor potenza (50 Watt per canale contro i 100 dell'AA-AC11158), basato sul chip TDA7492.

Connettori e punte coniche della Viablue

 

 

KONTE LP

Da lontano vedo un signore che parla allo smartphone, è Valter Conte De Simone, titolare della Dischiatutto, "dischi senza rischi".
Vende LP 45 giri e CD da collezione.

 

 

LITTLE HOUSE 66

La Little House 66 si occupa esclusivamente di analogico: componenti Hi Fi, giradischi e tape deck, nuovi e usati, dischi, nastri degli anni '70 - '80 - '90. Mette a disposizione del cliente anche testine nuove e usate per giradischi e relative puntine. Tratta anche accessori di elettronica.

Presentava le nuove testine AudioTechnica, serie VM, lanciate al CES di Las Vegas a gennaio. In totale sono nove nuovi modelli, ognuno utilizzante il design a doppio magnete, brevettato dalla società e a forma di "V". La VM è suddivisa in tre serie: nella "5" il corpo della testina è in materiale sintetico, nella "7" questo è in alluminio mentre la terza è dedicata ai dischi Mono, sia 33 che 78 giri. In tutti i modelli le puntine sono intercambiabili tra loro, sono quindi "upgradabili" alla serie successiva semplicemente cambiando lo stilo. Da sinistra, la VM520EB, VM540ML e VM530EN i modelli presenti sul banco.

L'operatore della Little House 66 mostra una conchiglia in magnesio con azimuth regolabile, venduta a un prezzo estremamente competitivo.

 

 

OMEGA AUDIO CONCEPTS

La Omega Audio Concepts di Renato Filippini era presente con uno spazio espositivo e una sala, entrambe al piano -1. Nel primo esponeva l'amplificatore integrato Timeless DNA e due bellissimi cavi di alimentazione e segnale della serie Element. L'azienda trevisana nel 2001 esordì proprio al Milano Hi End con il difusore Labor Limae Res Levis.

Cavo di alimentazione (a sinistra) e cavo di segnale RCA della serie Elements

 

 

PORTENTO AUDIO

Scopo preciso della Portento Audio, ditta di Venaria Reale (TO), è preservare il messaggio musicale nella sua totale interezza, comprese le più sottili nuance armoniche, insieme a una grande estensione di banda e dinamica. Solo così è possibile riprodurre un soundstage realistico e un timbro naturale. Nel catalogo figurano un buon numero di cavi, delle serie "Musica", "Reference", "Digital"e "Incanto", le multiprese, i distributori e filtri di rete della serie "Electronics", le cuffie MrSpeakers e le elettroniche SPL Pro-Fi.

Accessori e cablaggi di segnale, potenza e digitali della Portento Audio.

Novità nello spazio dedicato, ogni anno più ricco di oggetti in esposizione e ascolto, le Aeon, cuffie magneto-planari mid-level della MrSpeakers. Sono un modello chiuso e costano la metà delle Top di gamma. Appena lanciate sul mercato, vengono fornite con un cavo DUMMER (Distinctly Un-Magical) in dotazione, con jack integrati da 1/4" e 3,5 mm.

Appena uscito è pure il condizionatore/distributore di rete Powercond MKII, upgrade del precedente Powercond. Tecnicamente è un oggetto dotato di sei prese universali Vimar 250V/16A, all'interno c'è un trasformatore d’isolamento galvanico 1:1 e un filtro parallelo PAF (Portento Audiophile Filter).

Pier Paolo Prospero, patron della Portento Audio

 

 

RED RECORDS

Sergio Veschi seduto al banco della Red Records, prestigiosa etichetta milanese di jazz.
Ultimamente si è dichiarato molto contento del fatto che gli ultimi CD sono disponibili su iTunes. Così è avvenuto per il disco della giovane chitarrista israeliana Dida, per "Southern Blue", per "East Side" del barese Vito Di Modugno con l'italo americano Jerry Bergonzi e per "Balkan Bop", secondo album del pianista albanese Markelian Kapedani.

 

 

THE RECORDERMAN

The Recorderman è, inequivocabilmente, Fabio Liberatore, grande esperto di registratori "Reel-to-Reel". Un appassionato di musica e alta fedeltà che da oltre 35 anni opera nel settore dei registratori a bobine. Dal 1992 fa parte di Acustica Applicata, una ditta toscana che si occupa dello sviluppo, produzione e commercializzazione di dispositivi modulari per il trattamento acustico delle sale d’ascolto e della distribuzione per l’Italia dei diffusori Americani Avalon Acoustics.

Ma cosa fa "The Recorderman"? Reperisce in tutta Europa, acquista e trasporta personalmente presso la sua sede i registratori professionali che trova interessanti. Tali macchine vengono poi da lui completamente revisionate, anche se perfettamente efficienti al momento dell’acquisizione.
In foto vediamo, da destra, Studer A807, Studer B67 e Studer A810.

Da destra, Technics 1500, Otari MX-50 e Otari MX-55.
Un'esclusiva della ditta è la possibilità, unica in Europa, di ascoltare presso la sede di Varese il registratore a cui si è interessati, confrontandolo con quello di buona parte delle altre macchine.

Registratore Abe WG 31

Fabio Liberatore

 

 

ZECCHINI EDITORE

È sempre un piacere incontrare gli operatori della Zecchini, casa editrice tra le più importanti in ambito musicale.
Visitando lo stand, l'appassionato di musica classica può essere certo di trovare quello che cercava.

Il catalogo di Zecchini Editore è il più ricco oggi in Italia sulla musica classica, con libri di ogni tipo e adatti a ogni lettore, dai testi narrativi a quelli di divulgazione, da quelli più strettamente musicologici ai profili dei maggiori interpreti del Novecento. Insieme alla rivista Musica, la casa editrice collabora con le migliori penne della musicologia italiana, ma anche con autori meno noti, esplorando sia le strade principali che quelle più nascoste della storia della musica e dell’interpretazione musicale.

 

 

PIANO -1

SALE

 

 

AUDIOPLUS HI-END

Grosso punto d'interesse nella sala Turchese, ospitante la Audioplus Hi-End, erano i nuovi diffusori della Marten Design "Mingus Quintet". L'impianto in dimostrazione era composto da elettroniche Soulution Audio: preamplificatore 725 (Top di gamma), amplificatore finale di potenza stereo 711, lettore CD 541, DAC 760. Giradischi TechDAS Air Force III. Alla Soulution veniva alternata in sala l'amplificazione valvolare integrata Allnic Audio T2000.

Preamplificatore Phono MM/MC Allnic H-3000V.
È dotato di un'equalizzazione RIAA aggiustabile, tale da consentire un corretto ascolto delle vecchie registrazioni DGG, Decca, EMI e Columbia.

Amplificatore finale di potenza stereo Soulution Audio 711.
Eroga 150 Watt per canale su carico di 8 Ohm, 300 Watt su 4 Ohm e 600 Watt su 2 Ohm.

Diffusore Marten Design Mingus Quintet.
È costruito secondo la stessa tecnica della Coltrane 3 e Supreme. Diffusore decisamente tecnologico, è equipaggiato con un tweeter in diamante da 0,75", un midrange ceramico Accuton da 5" e tre woofer in sandwich di alluminio da 7", specificamente creati dalla Accuton per questo modello. Particolare la livrea, contraddistinta da un design elegante e affusolato, lo snello baffle frontale riduce i riflessi sonori.

L'originale membrana in sandwich di alluminio delle unità per i bassi, costituita da tante piccole celle pentagonali.

Il tweeter in diamante e il medio in ceramica sono protetti da una griglia metallica

In sala Turchese era presente il marchio tedesco Stein Music con il suo sistema armonizzatore. Molto facile da installare in qualsiasi punto della sala d'ascolto perché non si collega alla rete elettrica, ma l'alimentazione è fornita da quattro batterie alcaline interne. Il principio di funzionamento dell'H2 consisterebbe nello stimolare le molecole dell'ossigeno in modo da migliorare la loro viscosità e permettendogli quindi di agire con maggior efficacia nella trasmissione del suono.

Alfredo Di Pietro

 

Segue alla Parte Seconda...


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