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Thursday, March 28, 2024 ..:: Milano Hi-End 2011 - Quarta Parte ::..   Login
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 Milano Hi-End 2011 - Quarta Parte Minimize

Nell'altra sala di Audio Reference suonava un impianto "minore" la cui voce era affidata sempre a diffusori ProAc, in questo caso un piccolo modello da stand: il nuovo Tablette Anniversary.

In un bel tavolino portaelettroniche della Atacama erano alloggiati il Mystère ia21, integrato stereo a valvole da 50 watt per canale su 8 ohm con l'1% di THD e il CD Player Briston BCD 1.

ProAc Tablette Anniversary.
E' un modello creato per celebrare la nascita delle famose Tablette, lanciate sul mercato trent'anni fa con l’ambizione di ridefinire lo stato dell'arte nel settore dei piccoli monitor da stand. Si tratta di un due vie con midwoofer da 15 cm e dome tweeter da 20 mm. Il primo ha la membrana in Kevlar impregnata di polimero e rifasatore in acrilico nero, il secondo ha la cupola in seta e placca smorzatrice frontale. La griglia di protezione è in crimplene, materiale acusticamente trasparente. Sensibilità 86,5 dB/w/m. Dimensioni: altezza 270 mm, larghezza 150 mm e profondità 235 mm.

Vista ravvicinata delle Tablette Anniversary.

 

 

Nella saletta Audioplasma campeggiavano le sontuose Acapella Violon MK V. Grande riguardo, come sempre, è stato dato alla sorgente analogica, in questo caso un giradischi Dr Feickert Analogue Blackbird dotato di braccio Reed Tonearms. Pre phono MM/MC il Whest PS.30RDT SE (Dual Mono con circuito a transistor completamente in classe A e guadagno/carico selezionabili, rispettivamente da 53 a 72 dB e da 100 a 47.000 ohm a sei passi). Presente anche un CD Player Metronome Technologie CD 5.

Finale monofonico di potenza McIntosh MC 1201.
Un gigantesco pezzo da 90 nel campo delle amplificazioni, erogante ben 1200 watt su carichi di 2, 4 e 8 ohm.

Giradischi Dr Feickert Analogue Blackbird.

Due foto dello straordinario tweeter a ioni della Violon MK V, una scattata con il flash e l'altra in “notturna” per evidenziare la suggestione sprigionata dalla "fiammella" in azione. Questo componente è in grado di rispondere sino a oltre 40 KHz, dona estrema precisione e velocità alla riproduzione grazie all'accurata modulazione delle armoniche superiori di strumenti e voci.

 

 

DEA sta per Diffusori Elettrostatici Artigianali, dove il concetto di "artigianato" coincide con elevate prestazioni e grande qualità costruttiva. Gli statori in rame, per esempio, di elevato spessore con supporto in materiale isolante, sono sottoposti a una speciale tecnica di lavorazione dei fori e isolati con una vernice ad altissima rigidità dielettrica (90 KV), in modo da evitare l’effetto corona, cioè la scarica elettrica che si può produrre fra membrana e statore quando vengono applicate tensioni elevate. I trasformatori di Step Up sono surdimensionati e s’interfacciano direttamente con gli statori, senza l’interposizione di una rete cross-over o protezioni. La DEA è riuscita a mettere a punto un particolare pannello passivo la cui membrana, entrando in vibrazione con le onde sonore riflesse, riesce a migliorare l'estensione delle basse frequenze limitando nel contempo l’escursione della membrana del pannello attivo.

Il setup era per gran parte della stessa DEA: preamplificatore linea a valvole "The Preamp" con quattro E288CC, finale di potenza stereo a valvole TTT Nico da 30 watt RMS per canale con due KT88 push pull in configurazione a triodo per canale mentre la meccanica di lettura Metaxas Mas Phos lavorava di concerto con il TTT Aladin, convertitore D/A.

L'imponente CD Transport Metaxas Mas Phos.

In occasione del Milano Hi-End la DEA presentava un nuovo modello, più economico rispetto ai due (Magic Music e Reference) già in produzione, da ritenersi l'”entry level” di gamma. Ha la caratteristica di avere dei trasformatori con un'impedenza d'uscita molto alta che elevano la sensibilità del diffusore a 88 - 89 dB/w/m. Previsto il bi-wiring/bi-amping e notevole l'estensione sulle basse frequenze, quasi 20 Hz come dichiarato dall'operatore presente in sala. Il pilotaggio era affidato a due finali di cui quello a triodo (TTT Nico) lavorava a gamma intera mentre quello a stato solido interveniva sulla gamma medio-bassa.

I due poderosi trasformatori.

 

 

L'abbinamento tra le elettroniche Doma Audio e i diffusori GR Delta 4 R10/HD è apparso particolarmente calzante. La saletta ha offerto ai visitatori uno dei migliori suoni della mostra con una prestazione trasparente, molto ben bilanciata tonalmente e dalla scena notevolmente sviluppata nelle tre dimensioni. Timbrica molto naturale, senza alcun tipo di forzatura.

Il setup di elettroniche era tutto della Doma Audio tranne il music server, opera del progettista Roberto Vagli. Sul tavolo, da sinistra verso destra, vediamo il CD Player Doma Grido, il music server Giussani Research e l'amplificatore integrato Doma Grido 100. Più in avanti, sul tavolino portaelettroniche sinistro il preamplificatore Doma Grido e il finale Doma Grido sul destro.

Diffusore GR Delta 4 R10/HD.
Ennesima creazione dell'ingegner Renato Giussani, rappresenta il top di gamma della serie GR Delta 4/HD. Dice l'ingegnere: "Nelle ultime mostre a cui abbiamo partecipato è stato esposto il più compatto modello 4 R8/HD, dotato di woofer da 10", perché era quello più adatto alle dimensioni delle sale a nostra disposizione (una ventina di metri quadri). Qui al Milano Hi-End la sala invece misura circa 40 metri quadri e ci ha consentito di portare il modello più grande, le 4 R10/HD. Si tratta di un cinque vie elettriche/sei acustiche in cui i due woofer da 12", equivalenti a uno da 18", vengono alimentati con due filtri uguali ma avendo distanze diverse dal pavimento si interfacciano in maniera differente con l'ambiente. In pratica dal punto di vista acustico si comportano come se fossero due componenti diversi. Diciamo che equivalgono un po' alle sei vie del modello NPS 1000 che è il più grande che ho in produzione. La sezione dei medio-alti è interamente isodinamica planare per avere una maggior uniformità di funzionamento e timbrica tra le varie vie, gli altoparlanti utilizzati sono i Bohlender Grabner (2 medio-bassi planari Neo 10, 1 medio planare Neo 8 PDR e 1 tweeter planare Neo 3 PDR con magneti in neodimio e funzionamento "push-pull"). Ho scelto questi elementi perché li ho trovati molto validi. I due woofer da 12" sono dei GR "Rubber Surround". Come consigliato dal costruttore, i planari hanno un carico posteriore per poter sopportare più potenza e avere un'emissione monopolare invece che bipolare. In tal modo si ottiene una coerenza di emissione con i woofer eliminando la condizione che si verifica con i diffusori elettrostatici ibridi in cui il woofer ha un'emissione monopolare omnidirezionale mentre la parte superiore emette bipolarmente. In sistemi così configurati talvolta si avverte lo stacco tra le due porzioni rendendo critica l'ambientazione, che è invece più facile nei modelli integralmente monopolari come le 4 R10/HD. Il risultato sonoro è molto simile a quello di una cassa elettrostatica a banda intera ma con il vantaggio di emettere delle frequenze basse più "punchy" e robuste. Come in tutti i diffusori a forte sviluppo verticale c'è la differenziazione dello spettro emesso dalle diverse quote e quindi si crea una vera dimensione verticale già decisa a livello di progetto. L'ottenimento di una trasparenza molto buona è l'obiettivo sul quale abbiamo puntato di più perché è quella che si può apprezzare in misura maggiore, indipendentemente dall'ambiente. Tale risultato è stato conseguito con un'oculata scelta dei trasduttori, dal loro utilizzo, dal montaggio su un piccolo pannello di circa 16,6 cm smussato lateralmente. Ho un po’ ripreso le idee che John Dahlquist aveva messo a frutto con le mitiche DQ 10. Gli incroci tra i vari driver sono realizzati quasi tutti con filtri del secondo ordine (12 dB/ottava) che, secondo me, offrono il miglior compromesso tra la capacità di tagliare quello che non serve e l'ottenimento di una pendenza sufficientemente dolce da livellare eventuali variazioni dovute a tolleranze. Alle stesse motivazioni è dovuta la scelta di caricare i woofer in cassa chiusa in quanto si ottiene una pendenza di 12 dB/ottava, sufficiente per non sollecitare eccessivamente l'altoparlante alle frequenze più profonde e nello stesso tempo avere un'attenuazione graduale. Nel filtro crossover non sono utilizzati condensatori elettrolitici ma in poliestere, i quali assicurano una maggior costanza di prestazioni nel tempo.

Insieme alla Giussani Research esponeva la Doma Audio, azienda che ha messo in produzione dei nuovi modelli di elettroniche fra cui un pre con impedenza d'uscita molto bassa e un nuovo finale, presentato qui nella versione da laboratorio in un case unico, ma che in versione definitiva sarà realizzato in due cabinet differenti, cioè due mono separati dotati di alimentazione a batterie. Va messa in rilievo la capacità del finale di fornire dei picchi di corrente molto elevati per tempi più lunghi rispetto a chi si affida ai condensatori di filtro. In foto vediamo l'amplificatore integrato stereo Doma Grido 100.

Il Music Server Giussani Research progettato da Roberto Vagli.
E' una macchina molto complessa dalle interessanti feature, realizzata con un ottimo HW per l'ascolto della musica liquida. Entrando nello specifico è una DRC Ready 24bit/192kHz, sezione clock Digidesign HD192 - AES/EBU - ADat - HDMI - 5-1 Passtrought - Analog Output DC Coupled Bilanciato e Sbilanciato. Il range dinamico è di 122 dB - VST EQ Zero Latency - *SSD inside OCZ* - 1.5 Tb Storage - Blue Ray Disc - Ripping Easy e ASIO Support.
Dispone di due uscite stereo analogiche, una sbilanciata (Jack) e una bilanciata (Cannon). Full Transformer DC Coupled. Pregevole la sezione audio: Sample Rates: 44.1, 48, 88.2, 96, 176.4, 192 kHz; Zero-Latency Direct Hardware, No CPU Load, driver ASIO 2.0 Small Buffer Latency. Convertitore Cirrus Logic CS4398.

CD Player Doma Grido.
Tra le specifiche tecniche la possibilità di riprodurre i formati CD, CD-R, CD-RW, convertitore D/A Legato Link con sistema di conversione audio D/A: HiBit. Sovracampionamento: 8 x.

 

 

Nella vasta sala Fiori 2 erano esposti un gran numero di oggetti. Il setup principale era composto dagli eccentrici quanto ben suonanti diffusori Reference III della Gallo Acoustics, giradischi Funk Firm Saffire II, Onix Reference CD Player XCD-50, Onix Dual Mono Integrated Amplifier XIA-160, CD Player Neodio NR One, preamplificatore phono Audion e il Phonostage Sedley USB che consente la di effettuare la copia digitale dei nostri vinili su PC.

Gallo Acoustics Reference.
E' un diffusore da pavimento che fa delle forme originali e dei contenuti tecnici le sue armi vincenti. Nella configurazione D'Appolito MTM è presente una versione modificata del tweeter CTD, che qui arriva a un angolo di dispersione di 300°, il woofer laterale da 10" a doppia bobina e lunga escursione lavora in una camera di ridotte dimensioni e sfrutta la cavità della struttura come volume addizionale. La risposta in frequenza si estende dai 34 ai 50.000 Hz.

I due midrange da 4" in fibra di carbonio sono caricati da minuscoli volumi sferici, riempiti, come l'unità sub, di uno speciale materiale assorbente che incrementa il volume virtuale visto dagli altoparlanti. Infine una griglia ricopre tutta la struttura. I due moduli opzionali BAM (Bass Augmentation Module) da 240 watt ciascuno permettono di estendere la risposta fino a 22 Hz.

Onix Reference CD Player XCD-50.

Onix Dual Mono Integrated Amplifier XIA-160 da 160 watt RMS per canale su 8 ohm.

CD Player Neodio NR One.

Preamplificatore Phono Audion.

L'impianto più piccolo, posto di fronte ma a notevole distanza dal primo, vedeva protagonisti i due piccoli diffusori monitor PMC DB1e le elettroniche (tutte Onix): Digital To Analog Converter DAC25A, Onix CD Player CD 15, Onix Stereo Integrated Amplifier RA-125, Onix Stereo Integrated Amplifier A-65. Completa la scaletta il curioso giradischi senza braccio Funk Firm Vector 3.

Il giradischi Funk Firm Vector 3.

Le elettroniche Onix.

PMC DB 1.
Diffusore bookshelf con potenza di pilotaggio consigliata da 50 a 250 watt, due le vie con tweeter a cupola morbida Solonex da 27 mm e mid-woofer da 140 mm. Quattro le finiture disponibili: Cherry - Oak - Walnut - Black.

Il retro del DB 1 con la vaschetta portacontatti. Possibile il pilotaggio in bi-wiring/bi-amping.

Un brand di diffusori tutto italiano, la Aurum Cantus, dotato di un formidabile "Know How" nel campo degli altoparlanti (è tra i primi sul palcoscenico mondiale dell’audio come progettista di super tweeter). Ha riversato tutta la sua esperienza acquisita nella progettazione del due vie V2M, modello che monta un superlativo Ribbon tweeter G2N con membrana in puro alluminio e un mid-woofer AC130/50CK da 13 cm con telaio in alluminio e cono in fibra di carbonio. Frequenza di crossover 2500 Hz. La componentistica del filtro crossover è di eccellente qualità: condensatori Mundorf supreme MKP, induttori purificati OFC e resistenze in ossido di carbonio di standard militare.

Giradischi SRM Tech Arezzo.
Particolare il basamento in materiale acrilico su tre piani con tre punti d'appoggio.

Davanti a un diffrattore acustico della Astri vediamo un giradischi che monta un braccio "Dualpivot" della Holborne Swiss Audio Instruments. Questo interessante braccio da 10" unisce i vantaggi del sistema unipivot con la stabilità dei cuscinetti cardanici; il lungo e massiccio pilastro, costruito in acciaio di alta qualità, conferisce grande stabilità al basamento.

Un trittico di elettroniche Musica della serie 30 (Amplificatore integrato - Pre Phono - DAC USB), originali nella forma stretta e allungata.

Un impiantino Onix costituito dall'amplificatore integrato stereo A-55, lettore CD CD 10 e diffusori Music 1, un due vie caricato in bass reflex dalla sensibilità di 87 dB/w/m che utilizza altoparlanti Vifa (tweeter) e Atom (mid-woofer).

Terminiamo la ricca carrellata di prodotti con due coppie di diffusori "usati". La prima sono gli Acoustic Energy Veritas 2.3.

La seconda due vecchie glorie vintage della Acoustic Research, le 14.

 

 

Avendo lavorato come consulente e rappresentante della famosa azienda danese Brüel & Kjaer (per oltre 14 anni) e per la Ortofon (per oltre 12 anni), dopo più di 25 anni di ricerca László Sallay ha fondato due piccole compagnie: la Sonophil Ltd, attiva nel commercio delle registrazioni musicali e nella produzione di CD, e la Etalon Acoustics Ltd, produttrice di oggetti audio High End. Sin dal 1992 i prodotti Etalon hanno ricevuto il premio come migliori prodotti dell'anno dalla rivista "Diapason D'Or", per oltre sei anni, a Parigi. Nel 1998 la Etalon ha ricevuto il premio Oscar in Italia. Nella saletta della Etalon Acoustics Italia suonavano, in un’elegante e variopinta ambientazione, i nuovi diffusori Duosono insieme al lettore multiformato Supradisk e all'amplificatore stereo integrato Origo.

Il Supradisk e l'Origo, protagonisti, insieme a una coppia di Duosono, delle coinvolgenti prestazioni all'ascolto dimostrate. Il primo è un lettore digitale multiformato con uscite sbilanciate e bilanciate, il secondo un integrato stereo da 40 watt per canale su 4 ohm con quattro ingressi linea e scheda pre phono MM/MC opzionale.

Preamplificatore stereo Etalon Primo a circuitazione completamente bilanciata.

L'Etalon Suprampli è un piccolo amplificatore integrato stereo. Sia gli ingressi che il volume sono controllati da un telecomando a infrarossi, nella condizione di standby tutti gli ingressi sono commutati in "mute" e la regolazione del volume bloccata nella sua ultima posizione. Il telecomando consente l'utilizzo di tre unità in parallelo per applicazioni Home Theater. Eroga una potenza di 40 watt su 4 ohm.

Diffusore da pavimento Duosono.
E' un interessante sistema dotato di due largabanda a membrana metallica Jordan, costruiti su specifiche Etalon. Caricamento in bass reflex e sensibilità di 91 dB/w/m. Sono rimasto piacevolmente sorpreso dal suono limpidissimo e definito di queste elettroacustiche.

Particolare dei due largabanda Jordan.

Alfredo Di Pietro

Segue alla quinta parte...


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