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Decisamente orientato al test singolo, non affezionato alle comparative, a distanza di qualche annetto ho finalmente deciso di pubblicare una dopo l'altra cinque recensioni, relativamente brevi ma non telegrafiche e complete di misure, dedicate ad altrettante piccole elettroniche. Ognuna è basata su "chip", acronimo di "Consolidated Highly Integrated Processor" (Processore Consolidato Altamente Integrato), in buona sostanza dispositivi molto piccoli che assolvono a un gran numero di funzioni nell'ambito degli oggetti in cui vengono messi a lavorare. Le loro dimensioni sono nell'ordine di pochi millimetri. A titolo di esempio, il noto Tripath TA2024, cuore dell'amplificatore integrato stereo Sure Electronics AA-AS32157 come degli innumerevoli T-Amp in circolazione, misura 10,90 mm x 15,80 mm. Si tratta di un "insetto" che ha fatto parlare davvero tanto di se e ancora oggi sorprende chi lo ascolta. Ne parleremo, anche se Non solo audiofili ha già provato diversi amplificatori incentrati su questo IC e sapeva già in anticipo cosa avrebbe più o meno trovato nello Sure, al netto di quelle variazioni che ogni progetto porta con se. Queste elettroniche potrebbero, e in effetti lo sono, essere considerate dei simboli dell'Affordable Hi Fi, poiché con una spesa molto contenuta danno la possibilità di entrare a pieno diritto nel mondo dell'alta fedeltà. Naturalmente, in questo piccolo cappello introduttivo non mi esprimerò sulla loro singola personalità sonora, ma posso condensare in questa riflessione la loro ragione di esistere nel mercato.


Sono recensioni compendiose, non vanno in alcun modo considerate come facenti parte di uno "shootout", cioè una competizione con eliminazione diretta, quanto piuttosto come una rassegna di apparecchietti colti nella loro essenza, senza cavillose comparazioni. L'appassionato potrà poi trarre le sue deduzioni. Ognuno di loro può essere indicato per formare un impianto secondario a chi già è possessore di un principale più grande e costoso, ma anche in una prima catena non sfigurano affatto per le loro prestazioni, che io ho trovato generalmente apprezzabili, pur con delle ovvie differenze. Avvertenza: tre di questi oggetti non sono pronti per l'uso, ovverosia sono perfettamente funzionanti, ma venduti allo stato di scheda, come potrete vedere dalle foto, per cui sarà necessario inscatolarli in un cabinet, da comprare separatamente, di vostro gradimento. Non è un lavoro difficile, ma occorre un minimo di pratica da autocostruttore, tipo saperci fare con il saldatore, e un po' di attenzione. Diversamente, non credo che faticherete a trovare qualche buon amico che sarà disposto a fare questo lavoro per voi. In un mondo in rapido sviluppo come quello dell'elettronica, quattro anni sono un lasso di tempo notevole, all'interno del quale molte cose possono essere cambiate. È possibile comunque trovare e acquistare in rete tutte e cinque le elettroniche di cui vado a parlarvi. Un doveroso ringraziamento va a Gioacchino Ballo di Axiomedia per avermele concesse in prova. Dopo quattro anni avrà perso ogni speranza, ma Non solo audiofili è come una casa, nasconde ma non smarrisce.


Alfredo Di Pietro


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