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venerdì 17 maggio 2024 ..:: Milano Hi Fidelity Autunno 2016 - Parte Prima ::..   Login
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 Milano Hi Fidelity Autunno 2016 - Parte Prima Riduci

 

 

Nella storia dell'Hi Fi nostrana, settore mostre, la figura di Stefano Zaini occupa un posto importante. Non voglio produrmi in un editoriale celebrativo, Stefano è persona pragmatica che guarda al futuro e non approverebbe, ma la voglia di guardarmi alle spalle è tanta. Questa d'altronde vuol essere un'introduzione leggera e veloce. Sono passati nove anni dal mio primo report del 2007 e in quell'occasione la mostra era proprio il Milano Hi End, precursore dell'attuale Milano Hi-Fidelity, svoltasi al Centro Congressi Milanofiori Jolly Hotel di Assago. Allora, al mio cappello introduttivo seguì subito l'intervista al "sciur" Zaini, pavese di ferro. Una persona speciale che con grande volontà e ammirevole costanza si è dedicato in questi anni allo sviluppo e soprattutto alla visibilità di quel complesso e controverso mondo che è l'audio. Anno Domini 2016, ad aprile si tiene l'edizione primaverile della kermesse milanese in una nuova, bellissima location, molto diversa dagli ambienti in via di fatiscenza del precedente ATA Hotel Quark di Via Lampedusa, ora chiuso. Il contorno in una mostra è importante e aggirarsi tra vecchie stanze con le porte segnate dal tempo e le moquette consunte è certamente poco piacevole, toglie fascino e freschezza al contenuto. Anche l'occhio, si sa, vuole la sua parte. Il Centro Congressi Melià Hotel 5 Stars di Milano è perfetto, elegante e funzionale. Si trova a due passi dalla fermata Lotto della Metropolitana, ben servito anche per la pausa pranzo o per cenare con qualche amico dopo che la manifestazione ha chiuso i battenti.

Insomma, Stefano Zaini ha fatto centro anche questa volta e i risultati non si sono fatti attendere: oggi possiamo parlare di un audioshow che prende la rincorsa per acciuffare l'estinto Top Audio/Video, se non nelle dimensioni certamente nella cura posta nell'allestimento di spazi espositivi e sale, composti in un insieme di notevole gradevolezza. Ho avuto occasione di dirlo tante volte, nelle mostre troppo grandi si fa fatica a vedere e soprattutto ascoltare tutto, il turbinio d’impianti può disorientare chi desidera individuare una scelta e la mostra di Zaini ha sempre conservato il pregio di essere a misura d'uomo, né troppo grande né troppo piccola. Tradotto in altri termini, si può agevolmente visitare, sentire un po' tutto nello spazio di una sola giornata, ripromettendoci di tornare magari alla domenica per approfondire l'ascolto di un qualcosa che ci ha particolarmente convinto. Sarà perché io vivo sul pianeta dell'ottimismo a oltranza, sarà per la mia spiccata attitudine a vedere tutto con gli occhi di un bambino, ma anche questa mostra ha suscitato il mio entusiasmo. Non credo sia inopportuno parlare di una fase di rifioritura del settore Hi Fi. Anche il nome è cambiato nel tempo da "Hi End" a "Hi Fidelity", segno di una maggior attenzione non solo per gli oggetti da sogno (che qui non sono mancati) ma anche per la più accessibile "Middle Class", compresa l'"Entry Level", la quale, forte delle nuove conquiste tecnologiche, ha dimostrato di essere più in forma che mai. In buona sostanza, i suoi ingredienti principali sono stati le presenze importanti, le sale e salette generalmente ben suonanti, ambienti allestiti con gusto a cura, tante novità. Tutto ha concorso a far crescere la creatura di Stefano Zaini, passata oggi dall'infanzia a una piena maturità.

Quali allora i suoi punti d'interesse? Molti, decisamente molti, a cominciare dalla presentazione della nuova rivista "Audiogallery", costola di Audioreview, le novità alla Portento Audio, il rinnovato incontro con quei campioni di bel suono che sono le Spendor SP200 Classic in sala DML Audio, già viste per la verità nell'edizione primaverile. L'impiantone McIntosh con le sontuose Sonus Faber "Il Cremonese" nella sala de "Il Tempio del Suono", avvolte in un'atmosfera "dark". E ancora le Tannoy GRF 90, dei capolavori di suono ed ebanisteria pilotate da un impianto Full Accuphase nella sala Madreperla della MPI Electronic (assolutamente fantastiche nella veridicità timbrica), le rinnovate Ubiq Audio Model One Special Edition, finalmente con una gamma medio-alta adeguata al loro censo. Il nuovo diffusore Soundwaves Micro XL della Omega Audio Concepts, dalla gamma bassa estesa sino a 25 Hz grazie all'aggiunta di un nuovo modulo (non esiterei un istante a giudicarlo il miglior ascolto della mostra...). Le ricchissime sale di OZ Sound e Il Centro della Musica/HiFight, dove i diffusori Diesis Audio Roma e Kef Muon hanno carpito la scena, ammaliando anche per il suono, da vere primedonne. Al Piano 0 spiccava la sala Jigger de "Il Tempio Esoterico", quasi una mostra nella mostra con due impianti in funzione e tanti oggetti in esposizione statica. Troneggiavano nell'ambiente principale le Egglestone Works Andra III Signature Special Edition, dal suono limpidissimo e dinamico, ma non da meno era la sala collaterale con le elettroniche Electrocompaniet e i diffusori Gamut.

Spostandosi, il visitatore poteva entrare in un vasto spazio, dove c'erano numerosi stand. Citiamo la straordinaria serie di cuffie ESL e amplificatori per cuffia King Sound presentate dalla Import Audio, le interessanti elettroniche valvolari della HDC, che non conoscevo. In sala Audiopoint suonavano le stupende Kharma Exquisite, sicuro richiamo per un folto stuolo di audiofili, l'immensa sala della Labteck con gli stimolanti prodotti della serba Auris Audio. Infine, al Piano +1 c'era davvero da perdersi. Rimarchevoli i diffusori Kiso Acoustics HB1, due Micro che hanno detto la loro da Audiograffiti, le belle è straordinariamente ben costruite elettroniche della Norma Audio (è sempre un piacere poter salutare l'affabile ingegner Enrico Rossi), le nuove Martin Logan ibride Renaissance ESL 15A, dotate di un avanzatissimo sistema per rendere davvero invisibile il passaggio di testimone tra il grosso woofer dinamico e il pannello elettrostatico. Passando alle Suite, non possiamo non citare la resa chirurgica e insieme musicale delle Proac Tablette 10, due pulci che sanno ruggire benissimo, le Acapella dalla Audioplasma. Il suono del carbonio con le Wilson Benesch A.C.T. One Evolution Geometry Series, per finire con due diffusori che fanno davvero ben sperare sulle sorti dell'audio "Affordable": un nuovo capitolo si apre in casa Elac con le sorprendenti, accurate e correttissime Uni-HiFi, rappresentate dal bookshelf UB5 e le altrettanto valide Hedd 05 e 07, due monitr attivi di matrice Pro davvero da ascoltare (Suite Te.De.S.), limpide e trasparenti come poche.

Ma vi ho già detto tutto? Niente affatto, la passeggiata comincia ora!

 

 

 

 

PIANO -1

SPAZI ESPOSITIVI

 

 

 

 

ABEAT RECORDS: PRODUZIONE CD AUDIOPHILE MUSICA JAZZ

Mario Caccia allo stand Abeat, nota etichetta discografica votata alla musica jazz.

Il nuovo disco "Kaze" dei Gaia Cuatro è la novità più rilevante presentata dalla Abeat. Il gruppo si è rivelato come autentico fenomeno musicale dell'ultimo decennio, in questo lavoro vanta la partecipazione di un grande musicista: Paolo Fresu, che suona insieme al quartetto d'archi Solis String Quartet. Un lavoro nato dall'incontro tra due culture, l'Argentina e la Giapponese. Il risultato è una musica intensa e godibile mentre il loro inconfondibile suono è diventato ormai un fenomeno "Cult" tra gli audiofili.

 

 

MUSIC AND MEDIA PUBLISHING: AUDIOPHILE SOUND

Per chi ancora non la conoscesse, Audiophile Sound è una rivista mensile in distribuzione nelle edicole italiane che dal 1999 si occupa di alta fedeltà e musica, direttore Pierre Bolduc, assidua presenza nelle mostre del settore.

Bolduc è un fine conoscitore delle tecniche di registrazione analogiche. Anche quest'anno al Milano Hi-Fidelity si è prodotto in una delle sue interessanti Demo.

Ogni numero della rivista mensile è venduto con CD allegato. È disponibile in edizione cartacea ed elettronica, la prima con possibilità di download dei file contenuti nel CD e la seconda senza.

 

 

AUDIOVIDEOTEAM:AUDIOREVIEW - AUDIOGUIDA - AUDIOGALLERY

Allo stand di AudioVideoTeam quest'anno tre presenze importanti: il direttore di Audioreview Mauro Neri, Rocco Patriarca, redattore di AR e Andrea Della Sala, direttore della nuova rivista AudioGallery.

Rocco Patriarca

Nell'editoriale del primo numero sono ben sintetizzate le ragioni che stanno alla base della creazione di questa nuova rivista. Composta di 64 pagine, nasce con l'intento di fissare su carta le sensazioni all’ascolto di quanto viene ritenuto meritevole di segnalazione al pubblico. Un gruppo di appassionati con grande esperienza d'ascolto, cresciuti nelle redazioni delle riviste specializzate più eterogenee, si sono dedicati alla selezione delle più importanti novità del settore. Non viene trascurata l'Hi Fi del passato. La rivista è pubblicata con cadenza bimestrale.

 

 

IRD INTERNATIONAL

IRD sta per International Record Distribution, nella sostanza raccoglie la produzione di un gran numero di etichette discografiche per proporle ai musicofili.

Tra le "news" più ghiotte citiamo il CD Shardana, debutto della giovane clarinettista e compositrice sarda Zoe Pia. La musicista ha sviluppato un progetto nato all’interno del Conservatorio Venezze di Rovigo, da lei frequentato dopo il diploma conseguito a Cagliari. Un lavoro che offre delle sonorità preziose e inaspettate.

 

 

JAZZIT: RIVISTA DI CULTURA JAZZ

Jazzit è una rivista che si muove nel campo dell'editoria musicale Jazz.

Nel corso degli anni Jazzit ha costantemente ampliato e diversificato la sua attività, adoperando i nuovi canali d’informazione, e oggi può vantare un'edizione cartacea bimestrale (con o senza CD allegato) e un'edizione digitale. Tra le varie attività menzioniamo Jazzit Records, etichetta discografica che edita i CD allegati a Jazzit, Jazzit Club e Jazzit Card: Fidelity Card attraverso la quale ottenere sconti presso tutte le realtà convenzionate su territorio nazionale (Jazz Club, festival, concerti, studi di registrazione, scuole di musica, negozi di musica e strumenti musicali).

 

 

PICK-UP SERVICE DI ROBERTO TORLAI

Pick-Up Service di Roberto Torlai è una presenza rassicurante in ogni manifestazione audio. Roberto è un grandissimo tecnico ed esperto di fonorivelatori, sempre disponibile a fare un controllo dello stato di salute delle nostre testine con l'aiuto del suo microscopio. Ha partecipato recentemente (maggio 2016) al Monaco Hi-End, presente come espositore presso il Marriot Hotel insieme alla Omega Audio Concepts. In occasione dell'importante manifestazione ha fatto suonare i suoi pick-up Turchese-Giada e il nuovo Armony 61. Il suo laboratorio è a Formigine, in provincia di Modena.

 

 

PORTENTO AUDIO

Numerose le novità presentate dalla Portento Audio di Pier Paolo Prospero: tre nuovi filtri di rete, estrapolati dal Powercond della serie Electronics. Su tutti e tre i modelli c'è un filtro parallelo. In uno è inglobato anche un filtro EMI e RFI serie e in un altro un trasformatore d'isolamento più potente, da 500 VA, la cui presenza è consentita dalla maggior disponibilità di spazio.

Tra le "news", anche un alimentatore USB stabilizzato, le nuove cuffie Ether Flow e Ether C Flow (rispettivamente aperte e chiuse), già disponibili dalla seconda metà di settembre 2016. Rappresentano un'evoluzione dei precedenti modelli.

In anteprima nazionale uno "Stack" di grande attrattiva: l'SPL, con il preamplificatore Phono RIAA "Phonos", il preamplificatore/DAC "Director", il preamplificatore/amplificatore per cuffie "Phonitor X" e il finale di potenza stereo "Performer s800".

 

 

RED RECORDS:PRODUZIONE CD AUDIOPHILEMUSICA JAZZ

Red Records è una casa discografica italiana indipendente nata nel 1976. Specializzata in jazz, ha prodotto dischi di musicisti italiani e stranieri tra i quali Joe Henderson, Robert "Bobby" Watson, Jerry Bergonzi, Billy Higgins, Roberto Gatto, Franco D'Andrea, Dave Liebman, Massimo Urbani e Cedar Walton.

Presente nello spazio espositivo il simpatico Sergio Veschi, sempre pronto a illustrare le ultime novità al visitatore. Tra queste ci sono il CD "Atmosphere" di Roberta Gambarini e l'Italian Vocal Ensemble ed "E venia da' Campi di Cerri Sentia" del Franco Cerri Quartet.

 

 

THE RECORDER MAN DI FABIO LIBERATORE

Fabio Liberatore e la sua "The Recorder Man" parlano il linguaggio dell'analogico più sopraffino, quello che vede come principale attore i registratori "reel-to-reel". La sua azienda vanta l'invidiabile primato della più grande disponibilità europea di registratori a bobine professionali.

Fabio è un appassionato di musica ed alta fedeltà che da più di 35 anni opera in questo settore. Dal 1992, assieme a un piccolo gruppo di amici audiofili, fa parte di Acustica Applicata, una ditta che si occupa dello sviluppo, produzione e commercializzazione di dispositivi modulari per il trattamento acustico delle sale d’ascolto e della distribuzione per l’Italia dei diffusori Americani Avalon Acoustics.

Studer Master Recorder A80

Otari MTR-10

Nagra T Audio TC

 

 

ZECCHINI EDITORE - RIVISTA MUSICA

La Zecchini Editore è una straordinaria risorsa per chi voglia formarsi una solida cultura musicale. Nasce nel lontano 1974 come «Linotipia Zecchini», fondata da Nicolino e Caterina Zecchini, poi diventato studio d'impaginazione libri e, infine, redazione specializzata in testi di musica. La sua linea editoriale si basa sulle pubblicazioni di musicologia, traduzioni di testi antichi e approcci divulgativi alla musica con una particolare attenzione alle discografie.

Dal 1999 pubblica "Musica", rivista di cultura musicale e discografica, fondata nel 1977 da Umberto Masini. Questa rivista ha rappresentato l'Italia nella giuria dei Midem Classical Awards a Cannes. Ora fa parte, sempre come rappresentante per l'Italia, degli ICMA (International Classical Music Awards), importanti e prestigiosi premi internazionali destinati alle etichette discografiche e ai personaggi della musica classica.

Tra i compiti di ogni reportage che si rispetti c'è quello d'illustrare le novità, nel caso della Zecchini due importanti testi che faranno la felicità di ogni bibliofilo: Il diario di Nannerl Mozart e Tutte le lettere di Mozart, epistolario completo della famiglia Mozart dal 1755 al 1791.

 

 

SALE

 

 

SALA ONICE - AUDIOGEARS

Audiogears è una nota realtà di Casalecchio di Reno che si occupa di audio a tutto tondo, con un ambito d'azione particolarmente vasto. In occasione della kermesse milanese, presenta per la prima volta la gamma completa di basi per bracci Micro Seiki della serie DDX DQX RX SX.

Nella sala non solo tanti accessori in esposizione e vendita, ma anche delle vecchie glorie. In vicinanza dell'ingresso era stato allestito un impianto dove suonavano due anziane Rogers LS3/5A da 15 Ohm accoppiate con il subwoofer dedicato.

Di fronte all'impianto due estimatori delle mitiche "scatole da scarpe", con i quali ho fatto una bella chiacchierata sulle doti di questi epici diffusori.

Riedizione di tutte le basi per bracci Micro Seiki della serie DDX-DQX-RX-SX. In alluminio satinato e anodizzato nero brillante da 20 mm di spessore, adatte a ogni tipo di braccio sino a 13".

Un giradischi Luxman vintage con due bracci di lettura.

Amplificatore finale di potenza ML-3 e preamplificatore ML-10 della Mark Levinson.

 

 

SALA TURCHESE - DML AUDIO

Nella sala Turchese di DML Audio un impianto importante ha servito la Demo di Pierre Bolduc, dedicata alla presentazione delle ultime novità in LP della collana "The Vinyl Collection" e al confronto LP- Master "reel to reel" realizzati dagli Abbey Road Studios.

A monte di due campioni di bel suono come le nuove Spendor SP200 Classic, già viste al Milano Hi-Fidelity di quest'anno nell'edizione primaverile, una catena di tutto rispetto con il giradischi Nottingham Analogue Studio Interspace Junior dotato di testina The Cartridge Man Music Maker MKIII, registratore a bobine Studer A810, DAC Be Yamamura, preamplificatore Phono Heed Audio Thesis PHI, preamplificatore linea Conrad Johnson GAT Serie 2 e finale di potenza Conrad Johnson ET-250 S ibrido da 250 Watt per canale su 8 Ohm. Il tutto passava sotto un filtro isolatore della Galactron.

Un tavolo con tante elettroniche. Partendo da sinistra: meccanica di trasporto CD Heed Obelisk DT, convertitore D/A Heed Obelisk DA, amplificatore Integrato Heed Elixir, amplificatore integrato Heed Obelisk SI, amplificatore integrato a valvole Puresound A10 e A30. A fianco una coppia di diffusori Triangle Comete EX 30th Anniversary LE.

Nell'attuale produzione del marchio francese Triangle ci sono degli interessanti bookshelf due vie connotati dall'inconfondibile sound di casa, dinamico e brillante. Da sinistra, sul tavolo sono disposte una coppia di Esprit Titus Ez, un'altra di Elara e il centrale Esprit Voce Ez.

Pierre Bolduc, direttore di Audiophile Sound, ripreso durante il corso della sua Demo.

Massimo La Vigna, titolare della DML Audio.

 

Alfredo Di Pietro

Segue alla Seconda Parte...


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