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martedì 23 aprile 2024 ..:: Preamplificatore Linea Grandinote Proemio ::..   Login
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 Preamplificatore Linea Grandinote Proemio Riduci


 

 

INTRO

Per principio ogni recensore dovrebbe essere il più possibile neutrale parlando di un oggetto Hi Fi, anche se questo appartiene alla schiera dei cosiddetti Hi End, termine che definisce il livello estremo di qualità oltre il quale non è possibile andare. Se poi tutto ciò che viene definito tale sia davvero un "non plus ultra”, è in realtà tutto da vedere. Chi un pochino conosce il variegato mondo dell'audio sa che quest’appellativo viene a volte usato con troppa disinvoltura, attribuito ad apparecchiature che forse non lo meritano ma se lo trovano appiccicato addosso per mere logiche di marketing. La neutralità può rivelarsi tuttavia virtù limitante, non si può rimanere perfettamente indifferenti di fronte alle nostre sensazioni e i nostri amati "scatolotti" ci portano la musica, cioè tutto un mondo di emozioni che arricchiscono la nostra vita, diventano colonna sonora del nostro vissuto. Se poi queste si moltiplicano, grazie al suono di un oggetto in grado di disegnare alla perfezione la delicatezza di un brano per liuto o sprigionare la forza esplosiva di una band Heavy Metal, è davvero difficile rimanere distaccati sino in fondo. Molto più facile esserlo se si sta invece testando un frullatore piuttosto che un rasoio elettrico. Quale dev'essere allora la giusta misura? Test razionalmente freddo o emozionale? Non esiste una giusta misura per tutti ma un compromesso che ogni tester deve trovare dentro se. Ferma restando l'oggettività, che dev'essere preferibilmente sempre presente, perché non lasciarsi andare in un trasporto anche un po' veemente se ciò che abbiamo davanti lo merita? Questo è il motivo per cui accanto ai "ricami letterari" inanellati nelle sedute d'ascolto, Non solo audiofili da tempo cerca di oggettivare le prestazioni con le misure. Ai posteri l'ardua sentenza se l'esperimento sia convincente o meno...

Quando il preamplificatore Grandinote Proemio concessomi in prova ha iniziato a emettere i primi vagiti, ho subito avvertito l'inconfondibile "feeling" di casa, tante volte apprezzato alle mostre ma anche in casa mia, dove ho potuto ascoltare per bene lo Shinai e il pre Phono Celio. La pavese Grandinote è un marchio ben noto agli appassionati più esigenti, alfiere di una concezione tecnica particolare, la Magnetosolid. Nel dicembre 2010 Massimiliano Magri venne da me con un "presente" che si è rivelato essere molto gradito, l'amplificatore integrato Shinai appunto, che mi ha insegnato come i dati di targa relativi alla potenza erogata possano essere molto relativi, talvolta fuorvianti. In quell'occasione Max, come lo chiamano gli amici, mi spiego in cosa consiste questa sua genialata del Magnetosolid, una delucidazione piana e semplice, a misura di audiofilo non tecnico. È una tecnologia che si basa fondamentalmente sull'interazione di componenti a stato solido e dispositivi ferromagnetici, l'unione dei due termini "magnetico" e "solido" sta all'origine della definizione. In buona sostanza possiamo pensare a un amplificatore valvolare cui siano stati rimossi i tubi e sostituiti con componenti a stato solido, quindi transistor dove servono i transistor, JFET dove servono gli JFET e MOSFET dove servono i MOSFET. Praticamente tutta la sua produzione s'ispira a questo principio. Dodici oggetti tra preamplificatori, amplificatori integrati, finali di potenza e la sorgente Streamer/DAC Volta, tutti di livello sonico/costruttivo molto elevato che hanno saputo imporsi sia sul mercato nazionale che, grazie a fiere di settore in giro per l’Europa e oltre oceano, su quello internazionale.


IL PREAMPLIFICATORE PROEMIO
COME SI PRESENTA


Specifiche Tecniche Dichiarate

Preamplificatore linea
Tre ingressi sbilanciati RCA
Tre ingressi bilanciati XLR (Full-Balanced)
Ingressi bilanciati XLR convertibili in sbilanciati
Un'uscita sbilanciata RCA
Un'uscita bilanciata XLR (Full-Balanced)
Risposta in frequenza da 1,5 Hz a 350 kHz
Guadagno: 10 dB
Classe "A"
Nessuna retroazione
Accoppiamenti interstadio diretti: senza condensatori
Full "Dual Mono"
Assorbimento 15 Watt
Peso 15 Kg
Larghezza 318 x Altezza 196 x Profondità 408 (mm)
Garanzia Grandinote di 5 anni


La qualità si vede anche dai particolari, compreso il robusto imballo di cartone dalle pareti molto spesse in cui è contenuto il Proemio. Mai visto del cartone così solido... Una finezza: all'apertura si nota un bel panno rosso che copre l'apparecchio, un tocco di classe che non guasta e predispone bene il cliente. Lo estraggo annotando il notevole peso, a naso i quindici Kg dichiarati devono esserci tutti, prendo la bilancia e rilevo esattamente quanto notificato nelle specifiche tecniche. L'estetica è quella "notturna" e fascinosa dei Grandinote. In accordo con le qualità di questo preamplificatore, si presenta solida, priva di fronzoli e molto corporea. Sul pannello frontale spicca la cornice cromata che racchiude al centro il display a sette segmenti (anch'esso circondato da una fascetta cromata) e i pulsanti ai lati, sul destro ci sono i tre che comandano volume e "Mute", a sinistra troviamo gli altri tre destinati alla selezione degli ingressi e alla programmazione, che vedremo più in là cosa consente di gestire. Più sotto troviamo un grande pulsante nero di accensione. Lo charme estetico del Proemio si crea proprio sul gioco tra il nero dello chassis e il cromato delle cornici, dei solidi piedoni arrotondati e della lastra superiore. Intrigante l'effetto di quest'ultima, che è formata da tre settori di diciassette fessure di aerazione ciascuno, non copre interamente il top ma è incastonata tra due fasce laterali nere, prolungamento dei pannelli laterali.

Non ci sono spigoli vivi in nessuna parte del robustissimo cabinet. L'aspetto complessivo rende alla vista e al tatto un grande senso di consistenza, un "appeal" che potremmo definire sobrio ma non disadorno, a metà strada tra la grande concretezza del Pro e l'eleganza di un oggetto Home. Notevole lo sviluppo in profondità: oltre 40 cm. Il lato B presenta il parco connessioni, montate su un'unica lastra cromata e lucidata a specchio. Anche qui ci sono, in prossimità di tre dei quattro angoli (uno è occupato dalla vaschetta IEC dell'alimentazione) tre sezioni con cinque fessure di aerazione ciascuna. Sotto la dicitura "Grandinote Magnetosolid Amplifiers" troviamo in tutto sedici connettori, dodici d'ingresso (sei RCA e sei XLR per la connessione in sbilanciato/bilanciato) e quattro di uscita, anch'essi RCA e XLR. L'unica immagine che posso offrirvi dell'interno è una vista di lato che sicuramente non rende giustizia a un'esaustiva "visual inspection". Sarebbe stato troppo complesso (e per me rischioso) smontare le PCB e i relativi cablaggi per rendere perfettamente visibile l'architettura circuitale. A corredo del Proemio viene fornito un telecomando per la sua gestione in remoto. Un apparecchio fatto per durare una vita, alla faccia dell'obsolescenza programmata!




CONFIGURAZIONE E FUNZIONALITÁ

Poche note per mettere a fuoco la filosofia tecnica del preamplificatore linea Proemio, progettato avendo in mente ben chiaro quello che si voleva ottenere. Classe "A" senza nessuna retroazione, accoppiamenti interstadio diretti, senza condensatori (vedremo poi cosa significa in termini di risposta in frequenza) e configurazione completamente "Dual Mono" sono i suoi capisaldi. Per utilizzare il nostro preamplificatore dobbiamo dotarci di un buon cavo di alimentazione, non fornito a corredo, e aspettare i cento secondi di tempo necessari affinché diventi operativo. È una particolarità che non ho mai incontrato prima, uno stand-by di sicurezza a ulteriore conferma della sua affidabilità di funzionamento. Un altro dettaglio che certamente aiuterà il possessore a dormire sonni tranquilli è la gestione del volume, il quale viene resettato a zero nel momento della commutazione da un ingresso all'altro, un'ottima idea per assicurare l'incolumità delle apparecchiature a valle, soprattutto i diffusori, che potrebbero subire eccessive sollecitazioni da una brusca variazione del voltaggio d'uscita. Nel manuale utente, oltre a delle note pratiche riguardanti il miglior posizionamento in ambiente, atto a evitare la diretta esposizione del Proemio alla radiazione sonora degli altoparlanti, si raccomanda di non spegnerlo e riaccenderlo troppo repentinamente. Un'attenta lettura del manuale utente ci metterà al corrente delle numerose "utilities" offerte, tra cui l'inibizione o attivazione della ricezione del telecomando, selezionando le modalità "Tele ON/Tele OFF", e il raddoppio degli ingressi. Si può incrementare, infatti, il numero d’ingressi sbilanciati RCA trasformando i tre bilanciati XLR in sbilanciati, per un totale disponibile di sei ingressi sbilanciati. Ovviamente per questa operazione, oltre al settaggio è necessario servirsi di opportuni adattatori XLR/RCA.

Il patrimonio di opzioni personalizzabili del Grandinote non finisce qui, non meno importante è il capitolo riservato alla programmazione. Due le abbiamo già esaminate, rimangono quelle relative al volume dei vari ingressi, spegnimento display e Balance. Per accedere alla modalità "programmazione" e relativo menù, sarà necessario digitare il tasto "PRG", il tastino centrale dei tre a sinistra del frontale. Secondo una sequenza prestabilita, le prime sei regolazioni consentono d'impostare il volume relativo a ciascun ingresso. Dopo averne stabilito uno personalizzato su ognuno, per esempio più alto su quello destinato a un preamplificatore Phono e più basso sull'entrata del CD Player, si raggiungerà gradatamente il livello programmato. La funzione di spegnimento display consente di farlo automaticamente dopo qualche secondo di mancata interazione da parte dell'utente, il display a sette segmenti si riaccenderà non appena viene premuto un tasto. In realtà non si spegne del tutto, ma rimane visibile il solo segmento centrale. La programmazione del Balance consente di regolare distintamente i livelli del volume dei due canali. Nell'azienda pavese si è pensato bene che fosse utile una specie di password per evitare variazioni indesiderate d'impostazione. Ecco perché per confermare un valore diverso rispetto a un altro precedente, è richiesto un apposito codice di sicurezza. Solo digitandolo il settaggio verrà accettato, diversamente, la nuova programmazione verrà rifiutata. Vi rimando al manuale utente per i particolari operativi.


GRANDINOTE - GRANDINUMERI
LE MISURE



SETUP

Dummy Load & Differential Front End Lym Audio
Scheda Audio Creative Professional E-MU Pre Tracker USB 2.0
Multimetro digitale PCE UT-61E
Cavi schermati autocostruiti più vari

GUADAGNO: 7,65 dB

DIFFERENZA CANALE DS/SN: 0,04 dB

IMPEDENZA D'INGRESSO (In sbilanciato):
Ingresso 1=2700 Ohm
Ingresso 2=209 Ohm
Ingresso 3=216 Ohm

IMPEDENZA D'USCITA (In sbilanciato): 28 Ohm



Estesissima e linearissima appare la risposta in frequenza. Il limite di misura della mia Pre Tracker è 96 kHz, adeguatissimo per testare l'ambito della banda udibile umana ma non per il Proemio, che viene accreditato nelle specifiche di una risposta da 1,5 Hz a 350 kHz. Soltanto dopo i 30.000 Hz si verifica un irrisorio sottoslivellamento pari a 0,01 dB, sino al limite superiore di misura. Molto buono il bilanciamento dei due canali, contenuto in uno 0,04 dB a favore del sinistro. In un grafico separato possiamo apprezzare il vantaggio degli accoppiamenti interstadio diretti, privi di condensatori: il Roll-Off sul passa alto si verifica a frequenze bassissime, inizia molto gradatamente a partire dai 2,9 Hz, raggiunge i -0,12 dB a 2 Hz e a 1,5 dB siamo ad appena 0,17 dB di attenuazione rispetto al centro banda.



Forse qualche lettore troverà annoiante la lunga sequela di grafici di THD/THD+N e IMD, ma ho voluto verificare i livelli distorsivi a voltaggi crescenti, spingendomi anche su quote di tensione che molto difficilmente saranno utilizzate. Mi riferisco ai 5,225 Volt, dove troviamo ancora tassi di distorsione decisamente bassi, mentre alle tensioni di più comune utilizzo (sino a circa 2 Volt) questi sono irrisori. Ho voluto graficare la THD/THD+N sia in modalità "Log" che "Linear" per evidenziare meglio il comportamento delle spettrali sotto il kHz. Si nota con piacere che la frequenza di rete (50 Hz) è praticamente invisibile mentre a 100, 200 e 300 Hz compaiono tre spurie, di livello però molto basso, quindi innocue. Volendo esprimerci in cifre, nelle rilevazioni a 0,5 Volt parliamo di un livello rispettivo di -124, -115 e -118 dB, a fronte di una magnitudo della fondamentale (1000 Hz) di -7,33 dB. Le conclusioni sono facili: il progettista del Proemio ha compiuto un efficace lavoro di "insonorizzazione" rendendo questo preamplificatore linea libero da ronzii di rete e complessivamente molto silenzioso, senza parlare poi della dinamica strepitosa, rivelata anche dall'ascolto. Una rapida occhiata ai tassi ci dice che la THD/THD+N alla tensione test più bassa (0,5 Volt) si attesta sullo 0,0047% e 0,016%. A 1 Volt si passa a un contenutissimo 0,014% di THD mentre praticamente appaiata è la THD+N: 0,015%. Sui voltaggi più alti, 2 e 5,225 Volt, si rimane entro il limite di valori del tutto confortanti. In particolare, alla tensione più alta la THD/THD+N è appena dello 0,45% e 0,44%. Altrettanto rassicuranti le distorsioni da intermodulazione, rilevate con i soliti doppi toni a 13/14 kHz, 19/20 kHz e 250/8000 Hz. In tutti i grafici emerge una grande pulizia delle spettrali, con poche spurie concentrate nella regione dei doppi toni, senza sostanzialmente trovarne altre in regioni distanti, laddove è possibile vedere solo il nudo e crudo "Noise Floor".



I grafici relativi alle distorsioni armoniche (totale, seconda e terza) sono stati condotti evitando la tensione più alta, su un ambito che va quindi da 0,5 a 2 Volt. Anche qui la pulizia e regolarità regnano sovrane, non si verifica sulle alte frequenze alcun consistente aumento dei tassi ma solo un incremento davvero modesto, tra l'altro estremamente graduale nel suo decorso. Prendendo a riferimento i 1000 e 10000 Hz, a 0,5 Volt si passa dallo 0,0046% allo 0,0066%, a 1 Volt siamo sullo 0,013% e 0,016%. 0,048% e 0,051% sono i valori rilevati a 2 Volt. Per quanto riguarda le distorsioni di seconda e terza armonica, si assiste a una condotta da manuale di elettronica, con uno sviluppo praticamente appaiato, dove in sostanza l'una prevale di un soffio sull'altra. Per esempio, riferendoci al livello di 1 Volt, seconda e terza a 1000 Hz sono rispettivamente dello 0,0078% e 0,01%, andamento che si mantiene tale sino alle frequenze più alte. Nei grafici non voluto mostrare quarta, quinta e sesta armonica, sulle quali le distorsioni sprofondano verso valori oscillanti tra lo 0,000... e 0,0000...%



Di solito nelle misure sui preamplificatori, a differenza dei finali di potenza o amplificatori integrati, non viene rilevato l'andamento delle distorsioni a seconda dell'ampiezza. Io sono andato in controtendenza e l'ho fatto, non tanto per confermare gli ottimi valori già visti, quanto per evidenziare il tipo di andamento, molto progressivo e regolare anche in quest’ambito. Non c'è alcuna discontinuità né improvvise impennate, ma un comportamento decisamente "tubey", a testimonianza che la teconologia Magnetosolid paga e non è semplicemente l'ennesima trovata escogitata dall'ufficio marketing. Nelle CCIF IMD 13/14 e 19/20 kHz si apprezza una perfetta sovrapponibilità dei valori. Parimenti, aiutandoci anche con un'occhiata retrospettiva alla distorsione Vs frequenza, non possiamo non sottolineare la grande omogeneità di comportamento del Proemio su tutta la gamma audio.


IL RESPIRO DELLA MUSICA
L'ASCOLTO


SETUP

Personal Computer Lenovo G50 con player JRiver Media Center
Scheda Audio E-MU Creative Pre Tracker USB 2.0
M2Tech hiFace DAC 384/32
Giradischi Pro-Ject Debut II SE con testina Denon DL 160
Preamplificatore Phono Grandinote Celio
Finali di potenza EAM Lab PA 2150 - Rotel RB 1070
Cavi di segnale Supra Dual RCA e Kimber Hero
Cavi di potenza e alimentazione Labirinti Acustici Fluxus
Canton LE 109 - King Sound Queen II


ALBUM ASCOLTATI

Johann Sebastian Bach - Lute Music. Yasunori Imamura (CDA)
Johann Sebastian Bach - Six Suites for Solo Violoncello BWV 1007–1012 & Partita for Solo Flute BWV 1013. Winsome Evans (CDA)
Domenico Zipoli - Complete Suites and Partitas. Pianoforte Giovanni Nesi (CDA)
Mussorgsky - Pictures At An Exhibition And Other Piano Works. Pianoforte Maurizio Baglini (CDA)
Rachmaninov - Complete Works for Cello and Piano. Pianoforte Maurizio Baglini, violoncello Silvia Chiesa (CDA)
Gustav Mahler - 5. Symphonie - Kindertotenlieder. Christa Ludwig. Berliner Philharmoniker Herbert von Karajan (LP)
Anton Bruckner - Symphonie Nr. 7. Richard Wagner - Siegfried-Idyll. Berliner Philharmoniker Herbert von Karajan (LP)
Concerto a Venezia al tempo di Vivaldi - Vivaldi-Albinoni-Tartini: Concerti e Sinfonie. I Solisti Veneti Claudio Scimone (LP)
Bach - The Well-Tempered Clavier - Book 1 e 2 - Sviatoslav Richter. Box Set (LP)
Rossini - Le 6 Sonate per Archi - Variazioni per clarinetto e piccola orchestra. I Solisti Veneti Claudio Scimone (LP)
Galina Gorchakova - Italian Opera Arias (File HD 88,2 kHz/24 bit)
Friedhelm Flamme - Organ Works (SACD)
Dmitrij Šostakovič - Symphony N° 13 (SACD)
Weather Report - Procession (CDA)
Weather Report - Night Passage (LP)
Jean-Luc Ponty - A Taste For Passion (CDA)
Frank Zappa - Shut Up And Play Yer Guitar. Box Set (LP)
Frank Zappa - Jazz From Hell (CDA)
Lee Ritenour - The Very Best Of (CDA)
Premiata Forneria Marconi - Jet Lag (LP)
Premiata Forneria Marconi - Chocolate Kings (LP)
Jethro Tull - Songs From The Wood (LP)
Jethro Tull - Thick As A Brick (LP)
Genesis - Selling England by the Pound (File HD 88,2 kHz/24 bit)
Van Halen - Tokyo Dome In Concert (CDA)
Van Halen - Van Halen II (Remastered)
Enya - Watermark (File HD 88,2 kHz/24 bit)
Michel Petrucciani/ Steve Gadd/Anthony Jackson - Trio In Tokyo (CDA)
Keith Jarrett - Standards, Vol 1 & 2 - Gary Peacock, Jack DeJohnette (CDA)
Modern Jazz Quartet - Under The Jasmin Tree/Space (CDA)
Miles Davis - Kind Of Blue (LP 180 grammi)
David Grisman Quintet - Dawgnation (File HD 88,2 kHz/24 bit)
Diana Krall - The Girl In The Other Room (File HD 88,2 kHz/24 bit)
Ani Di Franco - Red Letter Year (File HD 88,2 kHz/24 bit)
Buena Vista Social Club - Buena Vista Social Club (SACD)
Christy Baron - Retrospective (SACD)
Dead Can Dance - Aion (SACD)


Può sembrare una frase fatta ma questa è una prova d'ascolto che si è scritta da sola, unica mia "incombenza" è essermi lasciato andare al fluire delle sensazioni descrivendole come meglio potevo. In realtà si tratta di un evento piuttosto raro, che si verifica quando il DUT (Device Under Test) non nasconde nulla, affrancando l'immaginazione da faticose interpolazioni sensoriali e mentali. Conviene allora partire dall'assunto iniziale e chiarire il mio pensiero su cosa debba essere un apparecchio veramente Hi-End. Semplicemente, una "reunion" di qualità che si coalizzano contro la mediocrità, che rendono libera la musica dalle limitazioni cui vanno incontro altri sistemi. A ben vedere tutto il percorso storico dell'Hi Fi tende a questa tesi: dagli albori nel 1936 sino alla fantascientifica tecnologia dei nostri giorni, si è consumato un percorso di lotta contro l'approssimazione, l'inadeguatezza di una riproduzione inesorabilmente vincolata alle possibilità tecnologiche della sua epoca. La Grandinote di Massimiliano Magri dà prova anche con questo Proemio di raccogliere, sintetizzandoli in un unico apparecchio, i principi più sani dell'Hi-End. Potremmo giustificare un comportamento così efficace usando il "tecnichese", così la grande linearità e larghezza di banda, l'estrema pulizia delle spettrali, le distorsioni armoniche e d'intermodulazione molto contenute sino a livelli già molto alti per un normale utilizzo, l'eccellente rapporto segnale rumore e la dinamica strepitosa, possibile anche grazie a un'alimentazione poderosa, emancipano quest'elettronica e la pongono su un piedistallo molto alto. La mia prova d'ascolto ha la pretesa di essere abbastanza completa nei generi musicali coinvolti. Sarebbe stato un errore imperdonabile valutare il Proemio su pochi dischi "Audiophile", dei quali, scusate l'espressione, non me ne potrebbe fregare di meno. Molto meglio contare su buone registrazioni, musica di ogni genere ma soprattutto di qualità, senza affidarsi a edizioni superblasonate ma di discutibile valore musicale. Viste le prestazioni dinamiche di cui è capace, sarebbe stato castrante trascurare la musica liquida in HD. Ho dato parecchio spazio anche al vinile, approfittando della presenza nel mio setup dell'ottimo preamplificatore Phono Celio, "consanguineo" del Proemio. Via allora alla musica!

Dobbiamo ammettere che il compito di un preamplificatore riveste particolare importanza nella resa timbrica complessiva di un impianto. Certo, l'ultima parola è affidata al diffusore, inteso come basilare anello finale della trasduzione elettro-meccano-acustica. L'esperienza però insegna che l'amplificazione svolge un ruolo tutt'altro che gregario, influenzando non poco la resa di un'elettroacustica. Consegnare un segnale di qualità al finale di potenza significa caratterizzare favorevolmente il risultato complessivo. Sono cose che ad alcuni potranno sembrare ovvie ma che è bene ribadire. Il liuto di Yasunori Imamura è d'inusitata dolcezza, un leggero riverbero conferisce notevole ambienza, come se lo strumento suonasse in una sala piuttosto grande. Il sublime flusso di note scorre come oro a 18 carati, nel bagaglio di possibilità timbriche del Proemio c'è il garbo e l'attenzione per i particolari. Il desiderio di rendere concreta la grande musicalità riposta nel linguaggio bachiano diventa reale, la vena più sognante e intimistica di questa musica trova un prezioso alleato nel liuto. Le composizioni di J.S. Bach hanno il dono dell'assolutezza, sono forse quelle che più di ogni altra si prestano a essere eseguite sui più diversi strumenti. Ha una sua ragione quindi la trascrizione per clavicembalo di Winsome Evans delle sei suite per violoncello solo. La registrazione della ABC Classics è particolarmente corposa, una microfonazione ravvicinata tende a carpire ogni più piccola sfumatura del suono. Si possono cogliere certe affinità elettive con il Proemio, nella "grandeur" del suono, la profondità, vastità della scena e l'estrema naturalezza di riproduzione.

Ho conosciuto il giovane pianista pratese Giovanni Nesi nel marzo 2016, rimanendo conquistato dalla sua sensibilità, equilibrio, sicurezza tecnica e una nobilissima cifra interpretativa che mi ha fatto amare subito la musica, non conosciutissima, di Domenico Zipoli. Nell'incisione dell'etichetta Heritage si riconosce un pianoforte dal timbro caldo, di eccellente spessore armonico, molto morbido, dai contrasti dinamici validi e molto ben calibrati. Il Grandinote ne esalta la fisicità senza calcare troppo la mano sugli effetti percussivi, il risultato è quello di un'impareggiabile musicalità. Un altro pianista che ammiro molto e seguo con attenzione da un paio d'anni è Maurizio Baglini, anch'esso toscano. Nel suo CD "Mussorgsky - Pictures At An Exhibition And Other Piano Works" di Universal-Decca ci troviamo invece di fronte a un suono più nervoso, che in più di qualche momento diventa veramente violento, travolgente, soprattutto nei fortissimi contrasti dinamici. Ascoltate di seguito gli ultimi due quadri, "The Hut On Fowl's Leg Baba-Yaga" e "The Great Gate Of Kiev" e capirete subito di cosa sto parlando. Baglini recupera in pieno la sofferta profondità e insieme la forza barbara di una partitura tra le più originali e potenti che abbia mai concepito mente umana. Le doti dinamiche del Grandinote fanno la differenza e, se il finale di potenza è in grado di stargli dietro, renderanno quest’ascolto impressionante. Concerto a Venezia al tempo di Vivaldi con i Solisti Veneti diretti da Claudio Scimone è un doppio LP che possiedo da quando ero un ragazzo, ha dalla sua un nitore timbrico invidiabile, con una resa degli archi tersa e trasparente.

I frangenti orchestrali mahleriani sono sottolineati con lucidità, nelle rarefazioni tipiche della sua poetica come nelle apocalittiche esplosioni. Significativa in tal senso è la vecchia registrazione vinilica "Gustav Mahler - 5. Symphonie - Kindertotenlieder", con Christa Ludwig e i Berliner Philharmoniker diretti da Herbert von Karajan. Il Proemio sviscera il tessuto sinfonico facendo leva su un approccio analitico, la precisione non manca ma non sconfina mai nell'iperdettaglio. Questa è una costante che ritroveremo in ogni ascolto, nessuno escluso. Tra le sue doti riconosciamo la musicalità augusta e distesa, non basata sull'estremizzazione di certi parametri ma piuttosto sulla loro armoniosa integrazione. Nessuna forzatura infastidisce lo scorrere delle note, i suoni nascono, vivono e si spengono stabilmente intrisi del loro naturale respiro. L'organo in "Friedhelm Flamme - Organ Works" è maestoso, luce pura nel registro medio. Qui è evidente che per colpire nel segno occorrono quelle doti di cui il Proemio è ricco, scena ampia e ben sviluppata nelle tre dimensioni, resa eccezionale del registro basso, che scende con sicurezza sino agli inferi. L'assenza di limitazioni si traduce in una comprensione più profonda del messaggio musicale, a tutto vantaggio della sua interiorizzazione. Caldi bagliori provengono dal registro superiore, nitidissimo e cristallino, dalla trama comprensibile anche nei pianissimo, dove il Grandinote è costretto a lavorare su segnali di basso livello. La sua pulizia e silenziosità lo avvantaggiano nettamente in questi frangenti rispetto a elettroniche meno prestanti.

Nei due CD dei Weather Report, Procession e Night Passage, gli schizzi di genialità armonica conservano la loro efficacia nella selettività, altra dote del Grandinote, cioè la capacità a non impastare ma presentare immacolate le trame armoniche negli intrecci, omogenee ma che non perdono un loro individuale riconoscibilità. Questo preamplificatore suona in maniera semplicemente grandiosa, tra tutti quelli che sono passati nella mia sala d'ascolto, è quello che con più efficacia ha consentito ai miei due finali di rendere al meglio: corposo e coerente il Rotel, trasparente ed equilibrato l'EAM Lab. Il Proemio nel Frank Zappa di Jazz From Hell sfodera una rimarchevole neutralità, non privilegiando alcuna parte della banda audio, I torrenziali assoli di chitarra in "Shut Up And Play Yer Guitar" vivono di una liquidità tutta particolare. Nelle tre regioni principali dei bassi, medi e alti, conserva inalterate le sue qualità di coerenza e bilanciamento timbrico, in modo tale lasciar trasparire, se ci sono, eventuali caratterizzazioni che saranno però esclusivamente da addebitate agli oggetti a monte e a valle. Il Rock-Progressive della Premiata Forneria Marconi, Jethro Tull e Genesis, non avevo dubbi, esalta per la qualità del basso, rotondo e profondo. Tanta è l'energia che si sprigiona in questa gamma; dove altri apparecchi mostrano la corda, lui sembra non soffrire di alcuna restrizione, né di energia né tantomeno di estensione. Il Proemio mostra altresì una grande padronanza del centrocampo, l'abilità a intagliare immagini centrali stabili e granitiche, ma non esageratamente protagonistiche, sempre solide e ben corredate di armonici sia in alto che in basso. Da buon "padre di famiglia" tratta tutte le frequenze nello stesso modo.

Il registro alto merita una piccola disamina a parte. Dalla grana impalpabile, serba una dolcezza inusitata, da valvolare di razza. L’ha già dimostrato nel riprodurre il liuto in tutta la sua delicatezza timbrica ( e qui mi piace ribadirlo), consentendo di apprezzarlo ancora una volta in Watermark di Enya, album poetico e trasognato dove non risulta operazione complessa incasellare sensorialmente il raffinato gioco espressivo. Il Grandinote è un preamplificatore schietto, solare, con lui non bisogna sforzarsi d'interpolare, basta lasciarsi andare facendosi investire dai suoni. Un'altra delle sue potenzialità è la profondità del nero infrastrumentale, ma non bisogna dimenticare l'efficacia delle incendiarie performance "Live" dei Van Halen nell'album "Tokyo Dome In Concert". Paradossalmente potremo scoprire che, nella raccolta Van Halen II (Remastered), le evoluzioni virtuosistiche di Eddie Van Halen nel brano "Spanish Fly" hanno forse dei punti in comune con il liuto di Yasunori Imamura. Suono da stato solido di classe, magnifico mix tra l'espressività delle valvole e la fermezza dei transistor, il Proemio mostra grande fiducia nei propri mezzi pure nel genere Jazz, lontano dagli eccessi di aggressività di certa musica Rock. Le aspettative di un sound elegante e lucido non vengono deluse nell'ascolto degli album di Michel Petrucciani, Keith Jarrett, Modern Jazz Quartet e Miles Davis, il quale mi fa rivivere i misteriosi fasti di "Kind Of Blue".


CONCLUSIONI

Le misure dicono molto ma non tutto. Non sono abili a tratteggiare, per esempio, la personalità di un oggetto come il Grandinote Proemio, non possono rievocare le sue fascinazioni acustiche, la sensazione di possanza, delicatezza e libertà che emanano da quest'elettronica. Questo è un Grandinote verace, nella migliore tradizione dell'azienda pavese reca traccia del peculiare marchio sonoro di fabbrica. Nelle recensioni audio spesso si abusa del termine "naturalezza", lo si attribuisce a qualità come la liquidità, musicalità o eufonicità. Nel caso del nostro Proemio questi termini da soli temo sarebbero riduttivi. Qui la naturalezza fa il paio con la completezza, vale a dire la non esclusione dalla riproduzione di tutti quegli elementi costituenti la complessa fenomenologia della fedele riproduzione audio. Nulla viene omesso. Il Grandinote fornisce una fotografia perfetta, non ridotta in sedicesimo, direi piuttosto una gigantografia in 3D dalla definizione perfetta, dai colori vivi, mai sbiaditi o viranti verso tonalità calde o fredde, in cui ognuno conserva la sua giusta gradazione di colore. Non è retorica: non ho mai sentito suonare così i miei due finali Rotel RB 1070 ed EAM Lab PA 2150, a dimostrazione di come la qualità della preamplificazione sia essenziale per la massima resa di un finale di potenza. In virtù di queste qualità mi sento di dare la massima votazione al Grandinote Proemio, una valutazione che risente forse dell’affezione che ho per il marchio pavese. Non ho nessuna intenzione di nasconderla. Ma questo poco importa, l'essenziale è che solo così, senza limiti o costrizioni, la musica può davvero respirare...

Il Grandinote Proemio viene venduto al prezzo di 8700 € IVA compresa

Ringrazio Massimiliano Magri della Grandinote per avermi concesso un Proemio in prova!


Alfredo di Pietro

Settembre 2016


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