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martedì 23 aprile 2024 ..:: FiiO E10K Olympus 2 ::..   Login
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 FiiO E10K Olympus 2 Riduci


 

 

INTRO

L'alta fedeltà si adegua ai tempi con un nuovo modo di fruizione musicale. È ormai un dato di fatto che, per svariate ragioni, si trascorre sempre più tempo seduti davanti al computer. Perché allora rinunciare al piacere di ascoltare musica mentre lo si usa? Si potrebbe dire che è perfettamente inutile adoperare un dispositivo come il FiiO, posto che la totalità dei PC dispone di un'uscita cuffia. A questo punto però dovremmo anche chiederci qual è la qualità audio ottenibile con quest'opzione, non tanto utilizzando auricolari o cuffie di basso costo, ma nell'impiego di oggetti di un certo livello. Il "gap" risulta parimenti evidente (forse di più) se vogliamo fornire un segnale di buona qualità da somministrare all'impianto, quello che abbiamo in salotto e che ci piace tanto ascoltare dopo una giornata di lavoro. Io stesso, mentre scrivo queste note al PC, sto ascoltando della buona musica in cuffia proprio con l'oggetto della mia recensione: Il FiiO E10K Olympus 2, un piccolissimo, formidabile DAC/Amplificatore per cuffia. Ecco che questo nuovo modo di concepire l'ascolto ha portato all'autentico dilagare nel mercato di tali oggetti, tutti connotati dall'agevolissima portabilità, dalla notevole versatilità operativa e la possibilità di essere inseriti senza troppi patemi d'animo anche in un buon impianto. Oggi l'Hi Fi diventa tascabile, grazie al progresso tecnologico degli IC acquista quella dignità qualitativa necessaria per un ascolto di ottimo livello. In questo ragionamento sto probabilmente sfondando una porta aperta, ché basterebbe semplicemente osservare ciò che accade nel mercato audio.

Attualmente assistiamo a una vera e propria invasione di DAC con amplificatore per cuffia, molto spesso dotati anche di uscita linea. Gli "Online store" come i negozi fisici ne sono ormai pieni, si va dalle schedine da pochi euro sino a oggetti di una certa pretesa, sia estetica che tecnologica. Come sempre avviene, la scelta si è rapidamente differenziata in modelli dal più diverso valore. Ma cosa giustifica questa valangata di apparecchi che spuntano continuamente come funghi in autunno? Un piccolo richiamo alla situazione della musica liquida può certamente chiarire questo "trend" in costante ascesa. Se diamo un'occhiata al Global Music Report 2016 ci accorgiamo che, tra ascolto in streaming da piattaforme come Deezer, Qobuz, You Tube, Spotify e download di musica liquida, nel 2015 per la prima volta il digitale cosiddetto "liquido" supera il fisico a livello mondiale. Da un'analisi della situazione si evince che i ricavi derivanti dal digitale contribuiscono per il 45% al totale, superando quelli dovuti al supporto fisico, i quali si attestano al 39%. Il dato più eclatante è comunque l'ascolto in streaming, in forte ascesa. Sempre appuntando l'attenzione ai ricavi economici, quelli provenienti dallo streaming crescono del 45,2%, sostenendo fortemente la crescita globale del + 3,2%. Quindi, nel mercato musicale internazionale del 2015 il settore digitale diventa prima fonte indiscussa di proventi per il mercato discografico e supera per la prima volta quelli derivati dalla vendita dei formati fisici.

 



Sempre nel G.M. Report 2016 di IFPI (International Federation of the Phonographic Industry) si registra una crescita del 10,2% dei ricavi digitali (6,7 miliardi di dollari), in questo quadro emerge il progressivo declino del download e del formato fisico. Detto questo, a un oggetto come il FiiO non è certo preclusa la gestione dei supporti fisici digitali, con un Player Software come Foobar o JRiver Media Center (ma ce ne sono tanti...) è possibile riprodurre direttamente un CD, piuttosto che ripparlo stipandolo in un disco rigido. A dispetto della sua apparenza inoffensiva, questo apparecchietto si pone come uno dei candidati a costituire un centro di "gravità" digitale che può fare veramente di tutto.


FIIO E10K OLYMPUS 2.
UNA PICCOLA MERAVIGLIA AL PASSO COI TEMPI

 



Caratteristiche tecniche:

Alimentazione: Standard Micro USB Port
Potenza d'uscita sezione cuffia: 200 mW su carico di 32 Ohm
Frequenza di campionamento (USB Decoding): Massima supportata 24bit/96kHz
Rapporto Segnale/Rumore: >= 105 dB
Uscita digitale coassiale: Stereo PCM
Risposta in frequenza: 20 Hz - 20 kHz
Impedenza Cuffia (raccomandata): 16 - 150 Ohm
Dimensioni: 79 mm x 49,1 mm x 21 mm
Peso: 78 grammi

 



Minimale nella taglia, tanto da poter essere definito "taschinabile", quest'oggettino pesa 78 grammi, è alto 2,1, largo 4,91 profondo 7,9 centimetri. Le piccolissime dimensioni non hanno però portato a trascurare le finiture. La solida enclosure metallica in alluminio spazzolato ha un aspetto semplice ma non dozzinale. Nel frontalino, a destra, troviamo la piccola manopola dai bordi zigrinati (per una buona presa) che comanda l'accensione dell'apparecchio e la regolazione del volume dell'amplificatore per cuffia. Uno scatto e una luce blu segnalano la messa in funzione, ai bordi sono presenti otto tacche che ne indicano la posizione e l'"Off". Il nero del cabinet forma un bel contrasto con l'illuminazione blu della manopola. A fianco, un minuscolo selettore a levetta (Bass) consente di scegliere tra un ascolto lineare o uno "pompato" sui bassi: il cosiddetto "Bass Bost", che ha dimostrato di avere alle misure un intervento piuttosto deciso, com'è giusto che sia. Utile se si utilizzano auricolari o cuffie poco prestanti in quella regione di frequenze. Infine, a sinistra, c'è l'uscita Mini-Jack 3,5 mm per la cuffia. Sul retro troviamo la presa Micro USB, per il collegamento al PC, l'uscita digitale coassiale, un selettore a levetta (Gain) a due posizioni (L e H) che consente di regolare il guadagno dell'amplificatore cuffia su due livelli e l'uscita linea (fissa). Sui fianchetti del case decorre una zigrinatura, anche questa atta a favorire una migliore impugnatura dell'oggetto. A corredo dell'Olympus 2 ci sono il cavetto di collegamento con il PC, terminato Micro USB--->USB A, e sei bottoni paracolpi autoadesivi in gocce di silicone, da applicare al fondo del cabinet con funzione antiscivolo e per non rischiare di graffiare la superficie d'appoggio.

 



Com'è facile intuire dalle connessioni, l'E10K è dotato di uscita cuffia e di un'uscita di linea separata, a voltaggio fisso, per il collegamento a un amplificatore integrato o anche un finale di potenza, in tal caso la regolazione del volume si può effettuare dal Player o dal Mixer di Windows. Le due uscite possono funzionare contemporaneamente. Purtroppo l'amplificatore non è indipendente dall'uso con il computer. Con il Sistema Operativo del mio PC (Windows 8.1 64 bit), di una semplicità assoluta è stata la fase preparatoria prima dell'utilizzo, cioè l'autoinstallazione della periferica. Non c'è alcun driver da scaricare, basta aspettare pochissimo tempo e il nostro FiiO apparirà nella finestra "Sound" (Playback e Recording) sotto il nome SPDIF Interface FiiO USB DAC-E10, nelle "Properties" è possibile conoscere la versione dei driver, nel nostro caso la 6.3.9600.16490. Sempre nelle Proprietà, possiamo vedere i vari formati di decodifica supportati: DTS Audio - Dolby Digital - Microsoft WMA Pro Audio e le frequenze di campionamento: 32,0 kHz - 44,1 kHz - 48,0 kHz - 96 kHz. Nelle Proprietà Avanzate ci sono le varie opzioni, selezionabili tra FM Radio Quality (due canali, 16 bit, 32.000 Hz), seguite da "CD Quality", "DVD Quality" e le più avanzate "Studio Quality". In "Recording" le opzioni si moltiplicano, aggiungendosi la "Telephone Quality" e "Tape Recorder Quality". Molto importante la possibilità dei 24bit/96kHz, massima frequenza di campionamento che rende il FiiO perfettamente in grado di gestire file audio in alta risoluzione. Un'uscita digitale coassiale permette di avere un segnale S/PDIF dalla lettura dati USB.

 

 

Il FiiO ha delle notevoli doti di resistenza, grazie alla robusta enclosure metallica di discreto spessore. Favorisce un uso molto versatile, nell'abbinamento con un PC nell'impianto, così com’è perfetto per l'uso portatile, insieme a un Notebook o un Mini. Da precisare che non possiede una batteria interna, ma è alimentato esclusivamente tramite il cavo USB del computer.


I CHIP

Per mettere a nudo l'unica PCB è necessario prima rimuovere la manopolina frontale, facendo leva con un piccolo cacciavite, e poi svitare le quattro viti sul pannellino posteriore. La scheda è tenuta stabilmente in sede tramite un sistema a slitta, alloggiata in due scanalature longitudinali che decorrono nel senso della profondità. Nella piccola scheda si è fatto naturalmente largo uso di componenti SMT (Surface-Mount Technology), compresi gli otto condensatori elettrolitici in Alluminio BEC RVT da 100μf 16V. Nell'Olympus 2 ci sono due apprezzabili novità rispetto alla precedente versione riguardanti i chip. Sono cambiati sia il DAC, passato dal WM8740 al PCM5102A, che l'Op-Amp di amplificazione della sezione cuffia, un LMH6643 al posto dell'AD8397. Secondo la FiiO i vantaggi si traducono, nel primo caso, in un aumento della linearità del filtro digitale interno, nella riduzione del ritardo, assenza di rotazioni di fase e diminuzione del tempo di pausa tra una traccia e l'altra. Nel secondo, invece, la presenza di un progetto con buffer assicura una notevole capacità di pilotaggio e superiore risposta ai transienti. Cuore pulsante dell'E10K è il PCM5102A, convertitore digitale/analogico stereo che implementa un filtro digitale selezionabile nella latenza e nelle prestazioni. Non richiede la presenza di condensatori di blocco della corrente continua e assicura una notevole silenziosità di funzionamento, essendo dotato di un controllo interno di cambiamento della frequenza di campionamento e degli stop del clock privo di rumori (Pop).

 



Silenziosità assicurata anche da un sistema di muting "intelligente". Integra un PLL (Phase Locked Loop) ad alte prestazioni che elimina la necessità del master clock. Tra le specifiche troviamo un egregio rapporto segnale/rumore e range dinamico: 112 dB con un livello di THD+N molto basso: -93 dB, misurato con un segnale di 1 dBFS. Tradotti in percentuale i -93 dB corrispondono allo 0,002%. Il massimo voltaggio in uscita assicurato dal PCM5102A è di 2,1 Volt RMS a 0 dBFS, con una tensione di alimentazione di 3,3 Volt. Per quanto riguarda le frequenze di campionamento, viene coperto un range che va da 8 kHz a 384 kHz, con dati a16-24-32 bit, ricevitore S/PDIF permettendo. Questo circuito integrato vanta la tecnologia CMOS (Complementary Metal–Oxide–Semiconductor). Oltre a queste notizie, leggendo il suo datasheet, possiamo vedere come tutta la famiglia PCM510x offra un ottimo SNR, il modello PCM5102A si comporta particolarmente bene in questo parametro, superando i consanguinei 5100 e il 5101. In un sistema digitale, il ricevitore audio ha il compito di separare, estraendoli, il clock e i dati dal flusso S/PDIF in ingresso, per poi inviarli al convertitore vero e proprio. Nel FiiO questa funzione viene svolta dal Tenor USB 2.0 TE5022L, un controller del flusso audio di alta qualità che supporta la USB Audio Class 1.0, quindi una risoluzione massima di 16/24 bit, con frequenze di campionamento di 8/16/32/44,1/48/96 KHz. Può gestire i flussi audio S/PDIF e AES/EBU e opera a una tensione di alimentazione di 3,3 Volt. L'E10K quindi, grazie all'uscita digitale coassiale, può essere utilizzato come interfaccia USB/SPDIF.

 



Tutti i formati supportati sono visibili nelle SPDIF Interface Properties di Windows. In ultimo, L'Op-Amp LMH6643, dedicato al pilotaggio delle cuffie, fa parte della famiglia LMH664X della Texas instruments. Ha un elevato Slew Rate, pari a 130V/μs, bassa distorsione e un'uscita in corrente particolarmente elevata: circa 75 mA. Il voltaggio di modo comune accettato in ingresso si estende in range che va da 0,5 Volt (V−) a 1 Volt (V+). Molto buone le prestazioni dinamiche. L'elevato Slew Rate assicura un'ampia escursione di uscita picco-picco che può essere mantenuta anche a velocità più elevate, con conseguente eccezionale larghezza di banda a piena potenza, di ben 40 MHz con una tensione di 3 Volt. Insomma, il piccoletto promette bene...

 




LE MISURE

Setup

Scheda Audio Creative Professional E-MU Pre Tracker USB 2.0
Multimetro digitale PCE UT-61E
Partitore di tensione (Attenuazione 20 dB)
Cavi schermati autocostruiti più vari

USCITA LINEA

Uscita Massima: 1,453 Volt (0 dBFS)

Impedenza d'uscita:
Canale Destro: 217,63 Ohm
Canale Sinistro: 217,63 Ohm




Si parte con i grafici di risposta in frequenza, ricavati nei tre Sample Rate "Hi Fi" di 44,1, 48 e 96 kHz. Ho evitato quelli inferiori di 8, 16 e 32 kHz perché esulano dall'ambito dell'alta fedeltà. I grafici sono rappresentati singolarmente e in Overlay, per dare una visione individuale e d'insieme del comportamento di questo FiiO E10K Olympus 2. Alla frequenza più bassa di 44.100 Hz si apprezza una buona linearità e un'ottima estensione sulle basse frequenze, dove i 5 Hz sono attenuati rispetto ai 1000 Hz di un irrisorio 0,16 dB. Tenendo come riferimento il centro banda, notiamo come i 20.000 Hz si trovino a -0,22 dB. A questa frequenza di campionamento la differenza tra canale destro e sinistro è di appena 0,11 dB, segno di un ottimo bilanciamento. Passando ai 48 kHz la situazione è altrettanto rosea. I 5 Hz sono a -0,14 rispetto al centro banda, a -0,27 dB i 22.108 Hz, mentre la differenza di livello tra i canali è di 0,10 dB. A 96 kHz/24 bit, massima frequenza di campionamento gestibile dal FiiO, il lievissimo roll-off sull'infrasuono (5 Hz) è sostanzialmente confermato con un -0,56 dB. In questo caso l'estensione utile arriva intorno ai 44.000 Hz, attenuati rispetto ai 1000 Hz di  -0,97 dB. Il punto a -3 dB è centrato sui 46.900 Hz. La differenza di livello tra canale destro e sinistro è in questo caso di 0,12 dB.

 

Anche le spettrali confermano la qualità di questo piccolo DAC/Amplificatore per cuffia. I tre livelli di tensione prescelti per il test di THD/THD+N sono di 0,5 - 1 e 1,453 Volt, massimo livello quest'ultimo ottenibile con un segnale digitale "pieno" (0 dBFS). In tutti e tre i casi non si può fare a meno di notare l'estrema pulizia, quindi la grande silenziosità e completa assenza di ronzii di rete, del "critico" tratto 20-1000 Hz, sino all'ingresso del tono test. A 0,5 Volt la THD è dello 0,0046%, 0,0063% la THD+N, con un contributo di seconda e terza armonica molto equilibrato, rispettivamente -100 dB e -105 dB, a fronte di una fondamentale posta al livello di -11,3 dBFS. L'intermodulazione (IMD) con doppio tono a 13/14 kHz conferma il contenuto tasso riscontrato alla THD, con una percentuale dello 0,0051. Leggermente superiore, ma praticamente appaiato al terzo, è il secondo ordine (DFD2), che si attesta sullo 0,003% contro lo 0,0019% della DFD3. Il quadro si ripete con il doppio tono a 19/20 kHz: totale 0,0053%, DFD2 0,0029% e DFD3 0,0023%. Più alta di un ordine, come prevedibile, la IMD SMPTE a 250/8000 Hz, che raggiunge lo 0,017%, con appaiate la MD2 e MD3 (0,0086% e 0,0080%).




Al valore intermedio di tensione (1 Volt) i tassi rimangono simili: THD dello 0,0052%, 0,0057% la THD+N, ma si verifica un'inversione di tendenza nella distribuzione spettrale delle armoniche poiché è la terza a superare la seconda: -91 dB contro -106 dB. Identico il tasso di IMD 13/14 kHz, dello 0,0052%, mentre un lievissimo rialzo si verifica al doppio tono superiore di 19/20 kHz: 0,0086%. Anche qui l'ordine dispari supera il pari se è vero, com'è vero, che la DFD2 è sullo 0,0011% e la DFD3 sullo 0,0083%. Dello 0,022% e la IMD a 250/8000 Hz, dove la prevalenza della MD3 (0,020%) è ancora più netta sulla MD2 (0,0059%) che non nelle altre misure.



Alla massima tensione consentita in uscita, 1,453 Volt, i tassi distorsivi permangono molto bassi, sintomatici di un utilizzo senza il minimo imbarazzo anche in questa situazione limite. È confortante saperlo se abbiamo intenzione, per esempio, di utilizzare l'E10K direttamente connesso a un finale di potenza, senza l'interposizione di un preamplificatore, ma regolando il volume mediante il mixer di Windows. JRiver Media Center ha un'utilissima opzione che evita brutte "sorprese": spuntando la voce "Volume Protection", all'inizio della riproduzione il livello viene regolato automaticamente sul 20%. Ma parlavamo di tassi distorsivi... ve li elenco sinteticamente: THD 0,0075%, THD+N 0,0076%, IMD 13/14 kHz 0,0086%, IMD 19/20 kHz 0,021% e IMD SMPTE 250/8000 Hz 0,032%. Eccezionalmente contenuti gli ordini pari in tutte le intermodulazioni.

 


Come al solito, le misure di distorsione Vs frequenza sono state effettuate agli stessi livelli di tensione della THD/THD+N, vale a dire 0,5 - 1 e 1,453 Volt. Tutti i grafici appaiono molto regolari e dall'andamento simile. In gamma bassa, dal limite inferiore di 20 Hz sino a circa 50 Hz, si parte da valori più elevati, che però scendono rientrando progressivamente nella media dei rilevati. Così a 0,5 Volt annotiamo una THD dello 0,03% a 20 Hz, a 30 Hz siamo già sullo 0,01% mentre a 50 Hz si raggiunge lo 0,0067%. La seconda armonica parte più bassa della terza, ma le due s'incrociano a 50 Hz, limite oltre il quale c'è una piccola inversione di tendenza, con la seconda che supera, sia pur di un soffio, la terza. A 1000 Hz troviamo dei valori di THD sostanzialmente concordi con le precedenti misure: 0,0047%, la seconda armonica (D2) si fa vedere con lo 0,003%, lievemente superiore alla terza (D3), che è di quasi 0,002%. Questi ottimi valori si mantengono costanti sino al limite superiore di frequenza, dove non si verifica alcun aumento, come talvolta è dato vedere. A 1 Volt il dato che salta all'occhio è il superamento della terza armonica sulla seconda: D3 0,0049% e D2 0,0009%, davvero molto bassa quest'ultima. Per il resto si ripete l'andamento molto regolare già riscontrato alla tensione inferiore (e che si vedrà anche al livello superiore), La massima frequenza di campionamento accettata dal FiiO è di 96 kHz/24 bit, per cui il test è stato condotto a questa. A 14.285 Hz la THD è dello 0,0044%, la seconda armonica si attesta sullo 0,0027% e sullo 0,0034% la terza. Alla tensione massima di 1,453 Volt la seconda armonica ha un andamento particolare, leggermente in salita sulle basse, poi scende e successivamente risale dopo la zona centrale dei 1000 Hz. Regolarissima la terza, ad eccezione dei valori lievemente più alti che si manifestano in bassa frequenza, nota costante in tutte e tre le misure.



Jitter Test


USCITA CUFFIA

Uscita Massima: 2,630 Volt (0 dBFS), corrispondenti a 0,216 Watt su carico di 32 Ohm.
Impedenza d'uscita: 1 Ohm per entrambi i canali.



Il grafico è stato acquisito a una frequenza di campionamento di 44,1 kHz e mostra l'intervento del comando "Bass". Se attivato, ha un'azione piuttosto decisa che raggiunge il suo massimo alla frequenza di 26,1 Hz, con un'esaltazione di 5,71 dB. A 100 Hz, importante zona delle basse, l'incremento sulla risposta "flat" è di 4,91 dB. Un bell'aiuto insomma per gli auricolari e tutte quelle cuffie un po' magre sulle basse frequenze o, semplicemente, per chi abbia voglia di sentire i bassi belli "pompati". L'equalizzazione si esaurisce praticamente oltre i 1000 Hz, pur permanendo una piccola differenza di livello (circa 0,4 dB) anche sulle restanti frequenze.



Le spettrali dell'uscita cuffia testimoniano la validità dell'Op-Amp LMH6643. Anche in questo caso sono stati individuati tre livelli di tensione in uscita: 0,5 - 1 e 2,630 Volt. Pulitissima la zona inferiore, che non rivela il minimo rumore di alimentazione. Ottimo anche il range dinamico, evidenziato dalla differenza in dB della fondamentale dal tappeto di rumore nella spettrale (FFT): a 2,630 Volt il divario si mantiene ben superiore ai 120 dB (127 dB in rapporto al Noise Floor a 500 Hz). Solo al di sotto dei 200 Hz circa si verifica un certo aumento del rumore di fondo. Andando ai tassi distorsivi sui tre livelli crescenti di tensione, troviamo una THD dello 0,009% - 0,005% - 0,012% e una THD+N dello 0,012% - 0,0062% - 0,013%. Seguono a ruota le IMD con valori molto simili, tranne la SMPTE a 250/8000 Hz, ovviamente più elevata.



L'andamento della distorsione armonica Vs frequenza mostra anche qui un certo rialzo sulle basse frequenze, da 20 a 50 Hz. A 0,5 Volt, 1000 Hz, c'è un discreto divario tra seconda e terza armonica: bassissima la terza, di appena lo 0,00089%, contro lo 0,0069% della seconda. Dello 0,007% la totale. A 1 Volt, stessa frequenza, si verifica un "compattamento", con valori molto simili: D2 0,0027% - D3 0,0022% - THD 0,0041%. Al livello più alto (2,630 Volt) la terza supera la seconda, contribuendo in larghissima parte alla distorsione armonica totale (praticamente coincidenti THD e D3). In quest'ultima rilevazione i valori sono, sempre misurati a 1 kHz, dello 0,012% per la totale, 0,0013% la seconda e 0,011% la terza. Come già visto nell'uscita linea, i grafici si presentano molto regolari su tutto l'ambito audio, senza variazioni di rilievo, indice di un comportamento molto omogeneo su tutta la gamma.


NEL PICCOLO IL GRANDE
L'ASCOLTO

 



Qualche passo indietro prima di iniziare. Era il novembre 2011 quando recensii un DAC FiiO D3, oggettino abbastanza simile all'odierno nella filosofia e nelle dimensioni. Dopo un attento esame lo ritenni valido per rivitalizzare un CD Player appannato dagli anni o rinvigorire le prestazioni audio di un DVD player economico. Pur riconoscendo in questo un suono corretto, essenziale e concreto, non lo riconobbi però in grado di esprimere una grande raffinatezza, i suoi limiti erano nella riproposizione del dettaglio più fine, che latitava. Oggi, con l'E10K Olympus 2 questi limiti sono decisamente superati. Ho voluto sondarne le potenzialità prima nell'utilizzo come DAC Linea, collegato alternativamente ai finali Rotel RB 1070 ed EAM Lab PA2150, senza preamplificazione esterna, poi in abbinamento a due dei miei classe T: Il Trends Audio TA 10.2 e l'ottimo Lym Audio 1.0T Upgraded Linea. Discretamente ampia anche la rosa dei diffusori, ingranditasi nel tempo, con le Canton LE 109, Dynavoice Definition DF-6, King Sound Queen II, Openitem Cocaine S-40 Improved e due eccellenti mini "di passaggio", le Aliante Catheram 7 Executive e i sorprendenti monitor attivi HEDD Type 05. Anche la mia collezione musicale si è evoluta nel tempo, non mancando praticamente nulla, vinili, CD, vecchi CD-R masterizzati da Mp3, File Audio in alta risoluzione. Si, Mp3, non tiratemi le uova marce ma servono anche quelli se si vuole valutare la capacità discriminante di un DUT. Ho già incontrato sulla mia strada un chip convertitore PCM5102A, mi resi conto delle sue qualità nell'ambito dell'M2Tech hiFace DAC 384/32.

In quel caso il ricevitore USB XMOS aveva consentito anche la gestione 192 kHz/32 bit e del formato "estremo" dei 384 kHz/32 bit. Anche l'ascolto in cuffia è stato particolarmente lungo, facendo emergere uno dei maggiori vantaggi del FiiO e degli altri dispositivi di questo tipo, vale a dire la grande versatilità d'uso che include anche l'utilizzo in combinazione di un PC e cuffia, l'ideale per superare le limitazioni qualitative delle "normali" schede audio dei computer Notebook o Mini. In questo caso mi sono avvalso delle mie Nakamichi NK 780M, Sony Digital Reference MDR-CD270 e delle ottime Beyerdynamic DT770 Pro 80, modello da 80 Ohm, quindi perfettamente pilotabile dal FiiO. È proprio l'amplificatore per cuffia è stato il primo a meravigliarmi per le sue capacità di pilotaggio, per il suono mai affaticante, avvolgente e caldo. Una specie di quadratura del cerchio dove sono state convogliate la sopraffina capacità d'analisi del PCM5102A e la generosità in corrente dell'LMH6643. Ascoltando questo DAC/Amplificatore per cuffia ho avvertito subito un qualcosa di familiare, già ascoltato con la "pennetta" della M2Tech, parlo di quella straordinaria liquidità, competenza nel cesellare il tessuto musicale. Una grande precisione di ricamo si percepisce nell'album "Love Drum Talk" di Babatunde Olatunji (96 kHz/24 bit), rivelatore della velocità ai transienti di ogni DUT. Ha un comportamento molto civile questo FiiO, le voci femminili sono naturali e composte, profonda e ricca di armonici quella di Fabrizio De Andrè.

Carico di aspettative mi approccio all'ascolto di "Badia" dei Weather Report, un brano ricco di atmosfera, ben registrato e con una gamma ampia di colori e timbriche diverse. Convince l'Olympus 2 nello sbalzo dinamico, nella scolpitura plastica degli strumentini e in una grande accuratezza generale. Il messaggio che si percepisce è quello di una munificenza sonora che stride davvero con il piccolissimo cabotaggio del FiiO. Per noi vecchi audiofili, abituati a collegare l'imponenza fisica con la qualità, quest’oggetto obbliga a riparametrare la nostra visione dell'Hi Fi. Voglio esagerare e vedere sin dove le sue qualità osano spingersi. Ascolto il testamento di Claudio Abbado, la sua ultima - toccante - registrazione, la sinfonia N. 9 di Anton Bruckner con la Lucerne Festival Orchestra. Qui c'è il mondo, la vita, i più tenui ricami sonori, le sensazioni più eteree e le grandiose esplosioni orchestrali con le quali il grande musicista espresse il suo profondo senso della fede in una concezione timbrica del tutto particolare. Il FiiO è potente, incisivo, veloce e dettagliato, compliante con una ricostruzione sonora, anche prospettica, del tutto convincente. Mostra grandi qualità nell'album "Nearness" di Brad Mehldau e Joshua Redman, il brano "Old West" è una vera goduria, con quel pianoforte melanconicamente disegnato e la voce del sax che prorompe con gran presenza in un'atmosfera di alto camerismo jazz. Proseguo con la discografia del pianista statunitense in un'incisione più datata: con "Introducing Brad Mehldau" si torna indietro di ben ventuno anni.

Le atmosfere in "It might as well be spring" sono più sbarazzine, più "swingheggianti", si accostano a una visione più solare del jazz, in qualche modo lontane dalla malinconia di "Nearness". Tutto è al suo posto, il suono incede ritmico e luminoso, eccellenti i piatti della batteria che, grazie a un'ottima registrazione, hanno il corpo e lo scintillio giusto, mai troppo appuntiti non spengono la loro eco bronzea precocemente, ma seguono un esemplare comportamento nell'"attack, decay, sustain e release". Non seguo un filo logico nella successione degli ascolti, mi guidano certe intuizioni e la voglia di soddisfare la mia curiosità sulle capacità d'indagine di questo sorprendente apparecchietto. Approdo quindi al bellissimo album "Lute & Guitar music of Renaissance Holland, Germany, England, France, Italy, Spain" di Andrei Krylov. Una rassegna di deliziosi brani rinascimentali mi convince definitivamente sulle virtù timbriche del FiiO. Emerge una visione sempre composta della musica. Non vorrei produrmi in un ossimoro, ma in questo peso piuma ci sono le qualità del peso massimo, nella serenità con cui affronta ogni cosa. Sontuoso nell'orchestra sinfonica tardo-romantica, luminoso e dinamico nel pianoforte, veloce nei transienti, vispo dove serve, in ogni frangente consapevole di poter andare con sicurezza dritto al cuore della musica.


CONCLUSIONI

Fedele al concetto di mobilità, ma non solo, il FiiO si affaccia in un mercato oramai affollato da oggetti di questo tipo, distinguendosi però per un rapporto Qualità/Prezzo estremamente favorevole. L'attenzione del marchio si concentra, oltre che sulla cura costruttiva, sull'evoluzione della "specie". In quest'ottica l'E10K Olympus 2 rappresenta il miglioramento dell'E10 Olympus. Le sue sembianze non devono ingannare, non si tratta assolutamente di un oggetto da sottovalutare, anche in previsione di un utilizzo nell'ambito di un buon impianto Hi Fi. Non scopro nulla di nuovo nell'affermare che la "Chip Hi Fi" ha da tempo raggiunto un livello di dignità tale da consentirne un valido utilizzo in impianti di qualsiasi censo. E questo FiiO ne è l'ennesima testimonianza. Sembra definitivamente tramontato il tempo delle elettroniche che alzavano la voce, che mostravano i muscoli per gridare al mondo che loro si erano "Hi Fi"! Dal punto di vista sonico è difficile attribuirgli dei difetti, così come da quello strettamente tecnico/strumentale. Tutto procede nella più totale correttezza. Il FiiO raggiunge la giusta misura fondendo insieme una notevole capacità di analisi, eccellente bilanciamento tonale e una generosa quanto naturale musicalità.

È acquistabile sul sito della PlayStereo al costo di 85,99 euro.

E non dimenticatevi di mettere i piedini in gocce di silicone sotto il case... :-)

 

Ringrazio la Audio Azimuth per avermi messo a disposizione un esemplare di FiiO E10K Olympus 2 per la recensione!


Alfredo Di Pietro

Febbraio 2017


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